Ex Opg, il direttore Tuoni: "Montelupo ha perso una grandissima opportunità"

Antonella Tuoni (foto gonews.it)

Due lettere in seguito alla chiusura dell'ospedale psichiatrico giudiziario nella Villa dell'Ambrogiana


Riportiamo due comunicazioni concernenti l'ex Opg di Montelupo Fiorentino. La prima firmata Fabrizio Ciuffini, segretario generale Fnp-Cisl, inviata al ministro della giustizia Andrea Orlando, a tutti i deputati e senatori eletti in Toscana, alla giunta ed al Consiglio della Regione Toscana. La seconda, dal gusto amaro per la fine di un lunghissimo percorso, del direttore reggente Antonella Tuoni, rivolta al personale e alle organizzazioni sindacali.


"Piano piano è arrivato il giorno in cui i “Baschi Azzurri” dopo oltre 150 anni lasceranno Montelupo Fiorentino, una presenza da alcuni forse ritenuta ingombrante, una presenza invece che per la maggioranza degli Abitanti del Paese era considerata nei decenni parte integrante della Comunità.

In tanti anni di presenza di un Istituto Penitenziario a Montelupo Fiorentino non sì è mai registrato un problema di sicurezza per i Cittadini, anzi questa realtà era fonte di interessi diffusi nell’economia generale del Territorio, un indotto che per decenni ha avuto positivi rapporti di forniture nel sistema Pubblico/Privato.

Non chiude l’OPG come tutti si sono indaffarati negli anni a voler dire ai Cittadini, chiude l’Istituto Penitenziario di Montelupo Fiorentino, perché di questo si tratta. OPG era solo l’acronimo di una tipologia d’Istituto che gestiva il Ministero della Giustizia ( C.C. Casa Circondariale, C.R. Casa Reclusione, OPG Osèpedale Psichiatrico Giudiziario, I.P.M. Istituto Penale Minorenni…. e così via) e che solo a Montelupo Fiorentino vedrà la Struttura Penitenziaria non cambiare “acronimo” e funzioni, ma bensì chiudere ! Insomma intorno alla Riforma della gestione delle Persone autori di reati, ma non imputabili per problemi psichiatrici, l’Empolese Valdelsa ha favorito la chiusura ben 2 Istituti Penitenziari.

Mentre altre realtà in Italia si propongono affinché lo Stato investa anche sui loro Territori, in questo si è spinto al massimo per allontanare la presenza del carcere, un po’ come avviene per le discariche rifiuti che nessuno vuole vicino a casa propria; per questa importante Istituzione della Società sì è presentata agli occhi dei Cittadini, probabilmente per arrivare all’obiettivo e non per altro, come un rischio da evitare assolutamente. Eppure dovrebbe essere chiaro a Tutti che se il Carcere deve essere quello che ognuno rivendica debba essere, quindi una “casa” trasparente, è perché il Carcere appunto non può essere un pezzo della Società se poi lo scacciamo dalla Società stessa. In questi giorni stiamo gestendo – con gravi difficoltà – la ricollocazione del Personale che presta servizio a Montelupo Fiorentino, al quale va aggiunto quello di Empoli che è nella stessa identica situazione.

Tutti verranno assegnati “provvisoriamente” in altre Sedi Penitenziarie, alcune vicine a Firenze ed altre nelle provincie della Toscana, Tutti senza certezza alcune sul fatto che queste provvisorie assegnazioni si trasformino in Assegnazioni definitive. Sì perché la “mobilità di questi Lavoratori” passa per una normativa nazionale, che indipendentemente dalle tante dichiarazioni di chi ignora le regole, non è così scontata come si è voluto far credere. In questo fa rumore l’assordante silenzio del Ministro della Giustizia, chiamato in causa moltissime volte e dei vertici del Dipartimento Amministrazione Penitenziaria, che hanno gestito ed ancora fanno gestire questi problemi al Provveditore Regionale, che però su questi aspetti della mobilità poteri non ha !

Questo Sindacato, così come le altre Sigle Sindacali, continuerà a mettere in campo ogni possibile azione di tutela prevista dalle norme vigenti per questi appartenenti ad un Corpo di Polizia dello Stato, i Baschi Azzurri della Polizia Penitenziaria. Ad oggi ringraziamo – e lo facciamo pubblicamente – il Direttore di Montelupo Fiorentino, una Donna che per quanto possibile ha fatto il meglio che poteva. Alleghiamo la Sua “Lettera di Saluti” che apprezziamo e alla quale rispondiamo con l’augurio di un futuro positivo, anche per Lei dr.ssa Antonella Tuoni".


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