
La cucina come terapia. Parte da qui il progetto ‘La mente serve a tavola’, promosso dalla Società della Salute di Empoli e che vede come partner il Consorzio CO&SO Empoli e in particolare due delle sue cooperative socie, Colori e Minerva.
Il progetto (reso possibile grazie al contributo del Fondo UNRRA di competenza del Dipartimento per le libertà civili e l’immigrazione del Ministero dell’Interno del Governo Italiano) prevede a breve l’attivazione di due percorsi di sei mesi nel mondo della ristorazione, destinati a circa 20 utenti in carico al servizio di salute mentale nella zona Empolese-Valdelsa.
La prima parte del corso sarà dedicata alla formazione teorica/pratica in aula e in una cucina attrezzata. Con il supporto di un educatore, partendo della lista della spesa all'acquisto delle materie prime, i pazienti saranno da subito soggetti attivi del loro percorso. In una fase successiva metteranno in pratica con l'esperto in ristorazione le attività basilari della cucina.
Nella seconda parte del progetto, invece, i ragazzi saranno impegnati nella ristorazione all'interno di due locali come aiuto in cucina o come addetto alla sala.
Le cooperative porteranno avanti il progetto con operatori sociali con funzioni educative supportati da un coordinatore con esperienza nella relazione con gli i pazienti psichiatrici e ovviamente con cuochi professionisti.
La forza del progetto sta nella sinergia tra soggetti pubblici e privati, finalizzata a sviluppare percorsi terapeutico-riabilitativi mirati a interrompere il circuito vizioso delle problematiche intervenendo sull’area delle disabilità del soggetto attraverso l'acquisizione di competenze che siano il fondamento per un eventuale inserimento lavorativo.
Il progetto, cofinanziato dalla Società della Salute di Empoli, è arrivato primo a livello nazionale nella graduatoria del Ministero dell’Interno per l’assegnazione dei contributi del Fondo UNRRA.
Fonte: Sds Empoli - Co&So Empoli
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