Evasioni da Sollicciano, provvedimenti per comandante e direttore. Il Sappe: "Incomprensibile"

Il carcere di Sollicciano

Si profilano clamorosi provvedimenti per i vertici amministrativi e di Polizia Penitenziaria del carcere di Sollicciano a Firenze. Ne da notizia il Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria SAPPE, che parla di “provvedimenti incomprensibili”.

“Si parla dell’avvicendamento negli incarichi del direttore e del Comandante del Reparto di Polizia Penitenziaria di Sollicciano, forse per le ultime annunciate evasioni che sono avvenute dal carcere. Ma sono dei provvedimenti incomprensibili, visto che gli interventi che si sarebbero dovuti prendere sono di competenza dell’Amministrazione Penitenziaria della Toscana e di quella nazionale di Roma” commenta Pasquale Salemme, segretario nazionale per la Toscana del SAPPE. “Loro non hanno, a nostro avviso, alcuna colpa, tanto più che sono stati catapultati negli incarichi attuali da un tempo relativamente breve. Il Comandante titolare della Polizia Penitenziaria, ad esempio, è distaccato al Provveditorato di Firenze da tempo ed al suo posto c’è un Funzionario provvisorio, che è vice Comandante del carcere di Gorgona.  E’ dal luglio 2015 che denunciamo al Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria ed al Provveditorato di Firenze che il muro di cinta è inagibile (e per questo non c’erano sentinelle di guardia ed è per questo che abbiamo parlato di evasioni annunciate) ma nessuno ha fatto nulla. E nulla hanno fatto i vertici politici del Ministero della Giustizia, tra i quali anche il Sottosegretario alla Giustizia Gennaro Migliore, che pure sono stati informati sulla grave situazione del carcere. Il muro di cinta era inagibile, le sentinelle 6 e 7 non ci sono da mesi e nella I Sezione c’è la vigilanza dinamica, che riduce la presenza dei poliziotti nelle sezioni detentive a favore di un regime penitenziario aperto, ossia più ore i detenuti fuori dalle celle. Se avessero ascoltato le denunce del SAPPE, questo non sarebbe avvenuto”.

I provvedimenti di avvicendamento, se confermati, sarebbero una beffa. Puniscono l’ultima ruota del carro, senza mettere in luce le vere responsabilità, che sono a livello di Ministero della Giustizia, Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria e Provveditorato Regionale di Firenze”, conclude Salemme.

Donato Capece, segretario generale SAPPE, ricorda che “ogni giorno si verificano gravi eventi critici nelle carceri italiane, episodi che vengono incomprensibilmente sottovalutati dall’Amministrazione Penitenziaria. Ogni 9 giorni un detenuto si uccide in cella mentre ogni 24 ore ci sono in media 23 atti di autolesionismo e 3 suicidi in cella sventati dalle donne e dagli uomini del Corpo di Polizia Penitenziaria.  Aggressioni risse, rivolte e incendi sono all’ordine del giorno e i dati sulle presenze in carcere ci dicono che il numero delle presenze di detenuti in carcere è in sensibile aumento. Ed il Corpo di Polizia Penitenziaria, che sta a contatto con i detenuti 24 ore al giorno – anche quando tutti gli altri che si interessano di carcere poche ore al giorno o a settimana dormono - , ha carenze di organico pari ad oltre 7.000 Agenti. A Sollicciano, poi, nel solo 2016 ci sono stati una marea di eventi critici: 420 atti di autolesionismo, 50 tentati suicidi sventati in  tempo dalla Polizia Penitenziaria, 2 morti per suicidio e 2 per cause naturali, ben 199 colluttazioni e 60 ferimenti. Numeri che fanno rabbrividire… Eppure, chi ha gestito il carcere di Sollicciano e chi ha comandato il Reparto della Polizia Penitenziaria, pur non essendo il Funzionario titolare, che hanno entrambi fatto miracoli in questo drammatico contesta, ebbene oggi pagano colpe di altri”.

Fonte: SAPPE

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