
La Fiorentina ha presentato il progetto del nuovo stadio viola. 'Rinascimento Viola' come lo ha definito Della Valle, durante la presentazione di stamani, mercoledì 10 marzo, a Palazzo Vecchio: "Un momento storico, per un progetto di cui siamo fermamente convinti. Ci sono ancora piccoli problemi, ma li possiamo superari". Quattro anni invece per la realizzazione dell'impianto che conterrà 40mila tifosi, oltre al museo e alla hall of fame.
Oltre al patron Della Valle hanno partecipato alla presentazione di stamani a Palazzo Vecchio il presidente esecutivo Cognigni e il sindaco di Firenze, Dario Nardella, oltre all'assessore allo sport Andrea Vannucci. "Primo passo per la città, ma anche per l'Italia. Siamo già più avanti a Roma - spiega entusiasta Andrea Della Valle - speriamo di poter essere d'esempio, Firenze si merita un progetto così importante".
Sugli investimenti il patron ha anche spiegato: "Saremo accompagnati da partner finanziari, anche se ancora non c'è niente di concreto. Il nome dello stadio? Ancora non ci ho pensato" ha concluso.
Daniela Maffioletti, responsabile del progetto, ha parlato durante la conferenza stampa: "Ci siamo ispirati ai tifosi, alla città e all'ambiente fiorentino in generale. Il progetto è stato realizzato con la realtà virtuale, verificando che la visibilità fosse la migliore da qualunque posto a sedere già dalla fase progettuale".
Un impianto compatto con posti a soli 7 metri dal campo, più di qualsiasi altro stadio italiano con la stessa capienza. La struttura sarà attrezzata con wi-fi e molta attenzione sarà dedicata anche all'ambiente con 3mila metri quadri di pannelli solari e sitemi di raccolta dell'acqua piovana per l'irrigazione degli spazi verdi. Materiali moderni garantiranno la sicurezza dei tifosi, mentre la trasparenza l'irraggiamento del manto erboso. Un occhio di riguardo anche per i tifosi con limitate capacità motorie che potranno tranquillamente accedervi.
Il progetto è stato avviato nove anni fa, come ha ricordato Nardella: "Non abbiamo mai bloccato questa storia, facendo sempre passi in avanti, in silenzio e con tutte le difficoltà del caso. Oggi siamo un punto di svolta, abbiamo imboccato una strada di non ritorno che poterà Firenze ad avere un nuovo stadio" ha assicurato il primo cittadino. "Lo stadio non sarà una cattedrale nel deserto, riguarderà la parte nord ovest della città, dove ci sono anche aeroporto, tram e vari aspetti comunicativi. Si potrà arrivare allo stadio in treno, in aereo, in macchina, in bicicletta ed a piedi".
Nardella ha poi aggiunto: "Non è un progetto per la squadra ma per la città, investire 300/440 milioni di euro che vuol dire creare 4000 posti di lavoro. Oggi diamo risposta anche al calcio italiano, le cose se vogliamo si possono fare, con lo stile fiorentino, fatto più di fatti che di parole".
Copertura con forma a fiore per evocare il giglio di Firenze, 700 posti auto con 100 punti ricarica per mezzi elettrici, 1000 posti custoditi per le bici: questi i numeri del progetto.
Il piano di riqualificazione urbana, per un costo complessivo di 420 milioni di euro, riguarda la realizzazione dello stadio ma prevede anche la costruzione di un centro commerciale da 77mila metri quadrati, un hotel con circa 200 camere, un parcheggio esterno con scambio per la tramvia.
Sui tempi, la prima pietra dello stadio, è stato spiegato nel corso della presentazione dovrebbe essere posta nella seconda metà del 2019: i lavori per il completamento, dovrebbero durare poi circa due anni.
Non meno del 40% del lotto dello stadio e non meno del 30% dell'intera area d'intervento saranno dedicate al verde. Nel progetto di riqualificazione dell'area è previsto anche un centro sportivo, il museo della Fiorentina (all'interno dello stadio stesso), ristorante panoramico e circa 7.000 metri quadrati di spazi dedicati ad eventi, mostre. E "durante la settimana lo stadio - ha spiegato Cognigni - potrà accogliere eventi con una capacità di contenimento fino a 1000 persone; ci saranno anche sale collaterali con circa 500 posti aggiuntivi".
All'incontro hanno preso parte anche il ministro per lo sport Luca Lotti e il dirigente responsabile dei rapporti con la proprietà della Fiorentina Giancarlo Antognoni. "Non sarà una cattedrale nel deserto", ha detto Nardella.
Giorgio Galimberti
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