
Nel 2016 gli automobilisti toscani hanno speso 183,6 milioni di euro per eseguire le revisioni obbligatorie delle loro auto presso le officine private autorizzate.
Questi dati derivano da un’elaborazione dell’Osservatorio Autopromotec (che è la struttura di ricerca di Autopromotec, la più specializzata manifestazione fieristica internazionale delle attrezzature e dell’aftermarket automobilistico) su dati Istat e del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti.
La cifra comprende il pagamento della tariffa fissata per le revisioni per complessivi 59,7 milioni di euro ed il costo delle operazioni di manutenzione e riparazione necessarie per porre gli autoveicoli in grado di superare i controlli previsti, cioè la spesa per la cosiddetta attività di prerevisione, che ammonta a 123,9 milioni di euro.
È Firenze la provincia della Toscana che registra con 46,5 milioni di euro la spesa più alta per revisioni e prerevisioni eseguite nel 2016. Seguono le province di Pisa con 20,3 milioni, Lucca con 19,6 milioni, Arezzo con 18,7 milioni, Livorno con 16,4 milioni, Siena con 14,7 milioni, Pistoia con 12,4 milioni, Prato con 13,3 milioni, Grosseto con 11,7 milioni e Massa-Carrara che con 9,9 milioni chiude la graduatoria delle province toscane.
Sempre secondo l’elaborazione dell’Osservatorio Autopromotec, nel 2016 in tutta Italia gli automobilisti hanno speso 2,86 miliardi di euro per far revisionare i loro autoveicoli presso le officine autorizzate.
Rispetto al 2015, vi è stato un calo dell’1% della spesa totale per le operazioni di revisione. Il lieve calo è dovuto essenzialmente alla diminuzione del numero delle vetture chiamate a revisione, che nel 2016 sono state 13.949.808, contro le 14.371.111 del 2015 (-2,9%). Il calo delle revisioni registrato nel 2016 ha determinato anche una diminuzione del fatturato delle officine.
La spesa sostenuta dagli automobilisti per le operazioni di revisione vere e proprie è calata invece soltanto dell’1,2% perché vi è stato un aumento del costo degli oneri accessori (nello specifico sono aumentati i diritti per la Motorizzazione).
La spesa per le prerevisioni, invece, è calata in misura leggermente inferiore rispetto a quella per le revisioni per effetto dell’incremento dei costi di manutenzione e riparazione che risulta dagli indici Istat. Il risultato di questa dinamica dei costi ha fatto sì che la spesa complessiva per gli automobilisti sia passata dai 2,89 miliardi nel 2015 ai 2,86 miliardi nel 2016.
La revisione degli autoveicoli, sottolinea l’Osservatorio Autopromotec, è un importante strumento per la corretta manutenzione del parco circolante e, di conseguenza, per la tutela della sicurezza stradale e per la riduzione delle emissioni nocive.
È bene ricordare, inoltre, che la revisione auto è un controllo obbligatorio previsto dal Codice della Strada. Chi circola senza aver sottoposto il proprio veicolo a revisione è soggetto al pagamento di una sanzione amministrativa e al ritiro della Carta di Circolazione, che viene spedita all’ufficio della Motorizzazione Civile competente sul luogo in cui è stata accertata l’infrazione e restituita soltanto dopo che la revisione è stata effettuata.
Fonte: Autopromotec - Ufficio Stampa
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