
E' un progetto teatrale creato insieme a 12 donne dello Spi-Cgil e dell'Auser Filo d'Argento di Empoli, con la guida di Rosa Iacopini. Quindi loro stesse protagoniste della costruzione, così come lo sono della costruzione della loro vita. Esso si muove intorno alla volontà di mostrarci la molteplicità e la ricchezza di ognuna, nel desiderio di ribadire , ancora una volta, quanto ampio e inclusivo sia il termine "donna", metafora di una infinita gamma di variazioni.
E così appare la Donna come solidarietà, come amicizia, come disponibile generosità. E ancora la Donna-Femmina, attratta e disgustata dallo specchio e dal tempo. E infine, ma di certo per prima, la Donna-madre, tra desideri, attese, sacrificio e gioia, tra lavoro e impegno , tra pregiudizi e ribellione, che esige più di tutto la libertà di scegliere .
Queste sono soltanto alcune delle pluralità possibili: ma se, durante lo spettacolo, il pubblico si guarderà intorno, capirà che davvero le donne sono "...grandi come la terra." Non a caso, questo è un verso di Alda Merini.
Inoltre, in questa occasione, concludendo un percorso condiviso iniziato nel 2015 , in collaborazione col Liceo Pontormo, lo SPICGIL di Empoli consegnerà al centro antiviolenza Lilith un contributo per progetti a sostegno di minori ospitati nelle Case-Rifugio.
PROGRAMMA – Alle 19 saluto delle Amministrazioni Comunali di Empoli e San Miniato e letture a cura di Silvia Mozzorecchi – CGIL Empolese Valdelsa; alle 20 apericena. Alle 21.30 su il sipario, comincia lo spettacolo.
Fonte: Cgil Empoli
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