Sfiducia a Caponi, la risposta dei democratici Petri e Torrini

Il municipio di Castelfranco di Sotto (foto d'archivio)

"All’ultima riunione del coordinamento comunale del Pd di Santa Maria a Monte il segretario Massimo Caponi è stato sfiduciato dalla quasi totalità dei membri del partito, 14 i voti di sfiducia, due soli i voti contrari cosi come gli astenuti. I numeri parlano con forza e descrivono un voto che abbraccia tutte le sensibilità del partito. Ci dispiace umanamente per il segretario Caponi e per il momento difficile che sta vivendo e capiamo la sua necessità di trovare sfogo nella stampa locale ma quanto da lui descritto non corrisponde alla verità". Ad affermarlo è Francesco Petri, segretario protempore nominato all’unanimità dalla stessa assemblea che ha sfiduciato Caponi. "Ridicola la narrazione fatta di un’alleanza tra Renziani e Lettiani per impedire uno spostamento a sinistra del partito, la sfiducia arriva da tutti i fronti, sinistra del partito inclusa, ed è espressione di un disagio che ormai da mesi circonda il partito, complice la totale inadeguatezza del segretario di portare avanti una discussione politica seria. Poca la partecipazione degli iscritti. Nessuna iniziativa efficace".

"La sfiducia a Caponi è stato uno dei pochi momenti dove di sicuro non ha prevalso la logica delle correnti, così come invece vorrebbe far credere l’ex segretario". Ad affermarlo, Antonio Torrini, capogruppo Pd in consiglio comunale. "La sfiducia è imputabile alla sua difficoltà di ascoltare e fare sintesi all’interno del partito.  Una scelta ben lontana da qualsiasi tatticismo tra le correnti. Non è assolutamente vero che il PD di Santa Maria a Monte vuole impedire ai consiglieri di sinistra ecologia e libertà di entrare in consiglio comunale come vorrebbe far credere l’ex segretario, qualora si dimettessero consiglieri del Pd per motivi di lavoro o personali e ne entrassero altri, saremmo onorati di averli al nostro fianco in consiglio comunale, da parte mia massima stima e fiducia verso tutti coloro che mi accompagnarono nella precedente campagna elettorale tra cui Fabio Antichi del quale ho profonda stima e che se un domani sedesse al mio fianco ne sarei orgoglioso. Mi viene da pensare, viste le esternazioni dell’ex segretario, che gli unici tentativi di tatticismi anche un pò grossolani le stia facendo proprio lui nel tentativo di articolare uno scontro politico inesistente. Mi chiedo se tutto questo abbia a che fare con qualche cattivo consiglio di cui forse Caponi ne è semplicemente stato vittima. Sullo stesso avviso il consigliere Lazzerini che sottolinea la necessità di aprire una discussione politica seria e plurale lontana dalle dietrologie e tatticismi dei vecchi arnesi della politica".

Fonte: Ufficio Stapa

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