Inchiesta Consip, Donzelli (FdI): "La Giunta PD ha preso soldi da qualcuno degli indagati?". Bugli (PD) smentisce

Giovanni Donzelli (foto gonews.it)

L’assessore Vittorio Bugli ha risposto in Aula ad una interrogazione presentata dal consigliere Giovanni Donzelli (Fratelli d’Italia) in merito alla pubblicazione, a cura della Giunta regionale, della parte dell’anagrafe pubblica dei consiglieri, del presidente della Giunta regionale e degli assessori regionali, “come da L.R. 61/2012 in relazione a Carlo Russo, Alfredo Romeo e loro eventuali contributi elettorali”.

Nell’interrogazione, Donzelli chiedeva se i componenti della Giunta abbiano rispettato la legge in merito alla dichiarazione relativa a spese sostenute e obbligazioni assunte, nonché ai finanziamenti e contributi ricevuti per la propaganda elettorale. Richiamava la posizione assunta dall’allora assessore comunale Stefania Saccardi, che “ha dato pieno appoggio all’iniziativa di FarExpress ‘Consegna Farmaci a domicilio’ presentata a Palazzo Vecchio il 14 giugno 2013”. Di FarExpress “sulla rete civica del Comune di Firenze Carlo Russo viene definito responsabile della sede di Firenze”. L’interrogazione chiedeva quindi “se tra i finanziamenti e i contributi pubblicati risultano fatture saldate da Alfredo Romeo e/o da società riconducibili alla sua disponibilità, per la campagna elettorale del Presidente della Regione ovvero di uno dei suoi assessori candidato a preferenze come consigliere alle ultime elezioni regionali” e di conoscere “tutti i rapporti intercorsi tra regione Toscana, Usl e FarExpress e quanti soldi pubblici sono stati erogati”.

“Tutte le dichiarazioni a termini di legge regionale sono state presentate sia dal presidente Rossi che dagli assessori Saccardi, Ceccarelli e Fratoni in quanto candidati eletti in Consiglio regionale”, ha spiegato Bugli. Sempre a termini di legge, nella dichiarazione pubblicata dal presidente e dagli assessori “non risultano fatture saldate da Alfredo Romeo. Tutta la documentazione è conservata e consultabile secondo le prerogative riconosciute ai consiglieri regionali”. Quanto al ruolo di Stefania Saccardi, “all’epoca assessore del Comune di Firenze, non ci sono stati impegni a carico del Comune, che si limitò a presentare accordi sottoscritti da altri”.

Il consigliere Donzelli, nel dirsi “solo parzialmente soddisfatto”, ha dichiarato di comprendere che non sia stato possibile rispondere all’ultimo punto dell’interrogazione, aggiunto nell’ultima modifica al testo. La domanda in questione riguardava appunto informazioni su tutti i rapporti intercorsi tra regione Toscana, Usl e FarExpress. Su tutta la vicenda, ha commentato in Aula Donzelli, “è necessario che tutti i cittadini abbiano la massima trasparenza e la massima serenità. Oggi abbiamo chiarito una parte importante: che non c’è nessun finanziamento da parte di questi soggetti alla Giunta in campagna elettorale. Per parte mia, continuerò a fare tutte le verifiche possibili nel mio ruolo istituzionale”.

La nota di Donzelli

"Alcuni personaggi dello stretto giro renziano, i loro amici e faccendieri sono coinvolti in un intreccio poco trasparente che ruota intorno ad un appalto da quasi tre miliardi di euro e ai metodi utilizzati per accaparrarselo. Al di là dell'indagine della Procura di Roma, nella quale abbiamo piena fiducia, il Partito democratico faccia chiarezza sugli eventuali finanziamenti che sono arrivati da personaggi che in queste ore vengono passati al setaccio dalla magistratura: fra questi vogliamo sapere dove sono finiti i '70-80mila euro' destinati una ditta di catering fiorentina che l'amico di Tiziano Renzi Carlo Russo avrebbe chiesto all'imprenditore Alfredo Romeo di saldare per le elezioni regionali". E' quanto afferma il coordinatore dell'esecutivo nazionale e capogruppo di Fratelli d'Italia in Consiglio regionale della Toscana Giovanni Donzelli, che oggi ha presentato un'interrogazione su un presunto finanziamento arrivato in Toscana e di cui parlano nelle intercettazioni Romeo e Russo.

"Alfredo Romeo, arrestato oggi a Napoli, ha finanziato attraverso l'azienda Isvafim la fondazione Open che organizza la kermesse della Leopolda - sottolinea Donzelli - secondo l'inchiesta operava di concerto con Carlo Russo, amico di Tiziano Renzi. I personaggi coinvolti nell'inchiesta Consip, dal padre dell'ex premier passando per il Ministro dello Sport Luca Lotti fino all'amministratore delegato Luigi Marroni, ex direttore della Asl di Firenze prima e assessore regionale alla sanità poi, impongono al Pd e a Matteo Renzi di fare la più totale chiarezza. Le vicende in questione riguardano il più importante appalto pubblico d'Italia - conclude Donzelli - se le accuse venissero confermate si tratterebbe di una nuova Tangentopoli: i cittadini vogliono sapere subito se i favori che sarebbero stati elargiti hanno a che fare con la politica e con i suoi finanziamenti".

 

 

Fonte: Ufficio Stampa

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