Tutto esaurito e boom ‘social’ per la collezione d’arte di Fondazione Cr Firenze

Umberto Tombari

Oltre 7.000 persone tra cui tanti giovani e scolaresche hanno visitato la selezione delle opere più preziose dal ‘200 al ‘900 esposte in via Bufalini


Oltre 7.600 presenze e boom “social” (un milione di visualizzazioni dei contenuti) per la collezione d’arte della Fondazione Cassa di Risparmio di Firenze. L’interesse è stato così grande che l’iniziativa sarà replicata a primavera. Tanti fiorentini e soprattutto molti giovani e scolaresche hanno mostrato un grande apprezzamento del progetto ‘In collezione. Un percorso d’arte dal XIII al XX secolo’ col quale la Fondazione, dal primo ottobre 2016 a ieri, ha aperto la sua sede di via Bufalini per presentare la parte più preziosa della propria raccolta che, tra opere esposte e collezioni conservate nei depositi, vanta più di 900 pezzi tra dipinti e sculture, oltre a diverse migliaia di disegni e litografie degli artisti Pietro Annigoni e Luciano Guarnieri. Le visite guidate erano consentite unicamente nei fine settimana e solo per gruppi e i visitatori sono stati accolti da sei giovani storici dell’arte (tra i 24 e i 30 anni) che hanno accompagnato oltre 300 gruppi formati in maggioranza da persone provenienti dalla Toscana.

Forte l’impatto e il gradimento dell’iniziativa anche sui “social” che ha coinvolto, in particolare, le fasce più giovani della comunità locale (+21% dei visitatori tra i 18 e i 45 anni; un terzo circa dei visitatori è venuto a conoscenza dell’iniziativa attraverso i canali social). Secondo i rilevamenti compiuti dagli uffici della Fondazione CRF si sono verificate un milione di visualizzazioni dei contenuti e ci sono stati 260.000 utenti unici raggiunti dai contenuti e 66.000 azioni generate degli utenti; 13.500 i nuovi fan della pagina dedicata alla Fondazione.

Nell'ambito di InCollezione è stato inserito un modulo di Hands4Work, il progetto di Fondazione CR Firenze e OMA-Osservatorio dei Mestieri d’arte, che mira a sostenere e orientare scuole e studenti nell’avvio di progetti di Alternanza Scuola Lavoro cui hanno partecipato le terze classi dei licei Artistico Statale di Porta Romana e Sesto Fiorentino, Artistico Leon Battista Alberti e Classico Michelangiolo. Sono stati 130 gli studenti coinvolti che, dopo aver partecipato ad un mese di formazione su contenuti, logistica e promozione, si sono organizzati per svolgere praticamente le attività: dalle visite guidate, alla guardiania come addetti di sala, all’organizzazione dei turni di visita dei propri gruppi.

Sono state anche organizzate quattro conferenze speciali, a cura del prof. Carlo Sisi e del dott. Emanuele Barletti, incentrate su alcune opere presenti nella collezione e alle quali sono intervenuti storici noti come Jonathan K. Nelson, Andrea De Marchi, Angelo Tartuferi, Susanna Ragionieri, Fabio Sottili, Giovanni Matteo Guidetti. Questi appuntamenti hanno coinvolto circa 400 studiosi e appassionati del tema.

Formatasi nel corso del Novecento grazie ad acquisizioni effettuate dalla Cassa di Risparmio, tra il 2000 e il 2001 la collezione è stata in gran parte rilevata dalla Fondazione per evitarne la frammentazione impedendo così la dispersione di opere importanti legate alla storia della città. Fondazione CRF ha a sua volta effettuato nuove acquisizioni finalizzate a migliorarne contenuti e qualità, ma sempre strettamente connesse alla storia di Firenze e della Toscana. Il progetto scientifico del nuovo allestimento, a cura di Carlo Sisi, direttore della Commissione Tecnica Arte interna alla Fondazione, ha previsto una selezione delle opere di maggior pregio, accolte negli spazi di rappresentanza degli uffici della Fondazione. Ogni sala racconta un episodio della storia figurativa italiana e in particolar modo toscana, dal XIII al XX secolo: da Giotto, Mariotto di Nardo, Filippino Lippi, Perugino e Vasari, ai pittori macchiaioli e naturalisti come Giovanni Fattori, Odoardo Borrani, e Eugenio Cecconi, fino ai protagonisti del Novecento come Lorenzo Viani, Giovanni Colacicchi e Primo Conti.

‘’Siamo soddisfatti – dichiara il Presidente della Fondazione Umberto Tombari – per il successo e per l’interesse riscontrato dal progetto. Per questo motivo lo replicheremo in primavera anche perchè centinaia di persone ma non hanno potuto accedere alla visita perché i posti disponibili si sono esauriti in pochissimo tempo. E’ un segnale forte di attenzione e di affetto verso la nostra istituzione e il suo patrimonio ed una risposta inequivocabile alla bontà di una scelta con la quale abbiamo voluto aprirci ulteriormente al territorio per intensificare un dialogo che ha radici lontane e che deve proseguire soprattutto in una fase così complessa come quella attuale’’.

Fonte: Fondazione CR Firenze

Notizie correlate



Tutte le notizie di Firenze

<< Indietro

torna a inizio pagina