Comitati toscani al fianco del SI nei referendum abrogativi sui voucher

(foto gonews.it)

C'è una stretta coerenza fra la vittoria del NO nel referendum costituzionale del 4 dicembre scorso e la sentenza con cui la Corte Costituzionale ha bocciato, anche se parzialmente, la legge elettorale voluta dal governo Renzi e in particolare il suo punto centrale: l'invenzione del ballottaggio fra liste, che rischiava di assegnare la maggioranza della Camera a una forza politica – per voti effettivamente ricevuti - assai poco rappresentativa.

Ma se la volontà espressa in modo inequivocabile dal corpo elettorale è stata sufficiente a bloccare definitivamente il tentativo di stravolgere il nostro sistema democratico, il pronunciamento della Consulta non poteva che rinviare al Parlamento il compito di definire una legge elettorale rispettosa della sovranità popolare.

I comitati toscani ritengono dunque opportuno che elettrici ed elettori esprimano chiaramente e con forza la loro richiesta di una legge elettorale in grado di ripristinare la rappresentanza, garantire l’eguaglianza dei cittadini nell’esercizio del diritto di voto, restituire ai rappresentati il diritto di scegliere i propri rappresentanti, ricondurre i partiti alla loro funzione costituzionale di canali di collegamento fra la società e le istituzioni, piuttosto che di strutture di potere autoreferenziali.

Per questo motivo hanno aderito alla petizione popolare nazionale 'Restituire la sovranità agli elettori!', che verrà presentata ai Presidenti delle Camere, impegnandosi a raccogliere le firme necessarie a dare una voce autorevole al popolo del 4 dicembre. Con essa viene chiesto che si cancelli qualsiasi premio di maggioranza, i capilista bloccati, le candidature multiple

I Comitati toscani hanno anche deciso, come altre centinaia nell'intero Paese in occasione della Assemblea nazionale del 21 gennaio scorso, di proseguire il loro impegno di informazione e mobilitazione della opinione pubblica sui temi istituzionali.

Oltre a proseguire nella loro attività di diffusione, anche nelle scuole, della 'cultura costituzionale', lanciano pertanto, un programma di iniziative pubbliche proprio sui sistemi elettorali, sulle loro caratteristiche e sulla loro efficacia per garantire la rappresentatività degli organismi elettivi ai vari livelli, compresi quindi enti locali e regioni.

A questo proposito intendono proseguire anche con i ricorsi di incostituzionalità già promossi, oltre che contro l'italicum, contro la legge elettorale regionale toscana, e attivando iniziative per il ritorno alla elezione a suffragio universale dei consigli provinciali e delle aree metropolitane.

Inoltre i Comitati sosterranno, nelle forme che saranno definite a livello locale, la campagna per il SI nei referendum abrogativi sui voucher e sulla regolamentazione dei subappalti promossi dalla CGIL, ritenendoli coerenti con l'obiettivo di realizzazione dei Principi costituzionali di giustizia, solidarietà e diritti dei lavoratori. Analogo sostegno verrà assicurato alle iniziative in preparazione per il superamento delle distorsioni e della penalizzazione della scuola pubblica causate dalla recente riforma.

Fonte: Coordinamento toscano dei Comitati per il NO nel referendum costituzionale e contro l'italicum

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