
Cornici intagliate e dorate, scaffalature, porte, tavolini, sedie, specchi, borse e persino un pinocchio in cotto e legno. I piccoli grandi capolavori che nascono dalle mani degli studenti della scuola media Ippolito Nievo di San Casciano sorprendono gli stessi insegnanti, gli artigiani del Chianti, Omero Soffici, Lucia Pucci, Luigi Saccardi, Rosanna Scarpelli, Leonardo Nencioni, Mauro Cavini dai quali i ragazzi imparano i segreti e le tecniche di quei mestieri che rischiano la dispersione dal patrimonio dei saperi made in Italy.
Ceramica, intaglio, restauro, doratura, cucito e ricamo, arte orafa, la cultura del fare è un tesoro da trasmettere e diffondere ai più giovani. E a San Casciano questo è diventato il valore fondante di un progetto “Impara l’arte e mettila da parte”, frutto della collaborazione tra Cna Firenze e Istituto comprensivo San Casciano.
I talenti artigianali del futuro si scoprono nella bottega artigiana aperta all’interno della scuola media di via della Libertà dove gli artigiani del Chianti si alternano e insegnano ad una quindicina di studenti gli antichi mestieri. “Un progetto straordinario - commenta il sindaco Massimiliano Pescini - che valorizza l'artigianato e stimola curiosità, passione, fiducia nei ragazzi”.
Ogni lunedì dalle ore 14 alle ore 16 la bottega artigiana della scuola, ricavata nell’ex aula dedicata alle attività artistiche, si apre ed è un momento di grande fermento culturale e didattico per gli allievi che aderiscono al progetto. I ragazzi indossano idealmente il camice e gli artigiani cominciano a lavorare mostrando abilità, tecniche, conoscenze attraverso l’utilizzo di tutti gli attrezzi del mestiere. Il progetto si avvale della collaborazione del Comune, ChiantiBanca e Unicoop Firenze sezione soci San Casciano.
“E’ un nuovo stile di apprendimento – aggiunge il dirigente scolastico Marco Poli – che vuole promuovere e realizzare processi di autostima negli studenti, favorendo momenti di socializzazione e di condivisione. Il progetto ha un'importante finalità educativa e sociale”. I ragazzi hanno imparato a impagliare le sedie, a decorare e intagliare cornici, a cucire e ricamare tessuti, a realizzare e restaurare oggetti in legno, utilizzando anche le tecniche del finto marmo.
“Il saper fare è un valore che dobbiamo trasmettere alle nuove generazioni perché non se ne disperda la memoria– commentano Daniela Falorni e Omero Soffici di Cna Firenze – un tempo questi mestieri erano visibili, si svolgevano lungo le strade, davanti all’uscio, adesso rischiano davvero l’estinzione, il nostro progetto si pone l’obiettivo di tenere in vita questo importante patrimonio di conoscenze e di rilanciarlo verso il futuro attraverso la creatività degli studenti”.
Fonte: Ufficio Stampa Associato del Chianti Fiorentino
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