Inquinamento, Alternativa Libera: "Valdarno maglia nera, ma sindaci assenti"

Massimo Artini

Il presidente Alessio Cardelli: "Mancano misure concrete per contrastare lo smog"


"Un silenzio assordante delle amministrazioni, mentre mancano misure concrete per contrastare lo smog e controlli nel Valdarno Aretino, sprovvisto ancora di stazioni di rilevamento". E' quanto afferma Alessio Cardelli, presidente di Alternativa Libera Valdarno sui livelli di inquinamento del territorio.

"La centralina di Figline ormai da oltre due mesi sta registrando sforamenti quasi quotidiani di Pm 10, ma le amministrazioni comunali non prendono provvedimenti. L’unica soluzione momentanea è quella di sperare continuamente nella pioggia” sottolinea l'esponente di Alternativa Libera: "Solo a dicembre e a gennaio la centralina di Figline ha superato la fatidica soglia dei 35 superamenti della media giornaliera di Pm10. I dati sono tra i peggiori della Toscana, con valori quotidiani spesso superiori anche a Firenze, tanto che gli sforamenti quotidiani sono più elevati della centraline di Signa e Firenze Gramsci".

"La situazione appare allarmante- prosegue Alternativa Libera Valdarno - le misure adottate con i piani di azione comunale appaiono insufficienti e privi di risultati tangibili, come dimostrano le ordinanze dello scorso dicembre. I comuni cercano di scaricare tutta la responsabilità sui privati e le misure che propongono i PAC sono al momento tutte a carico dei cittadini, senza interventi strutturali. Questo è inaccettabile".

"E' paradossale che, mentre il Valdarno sta a guardare, Firenze e la Piana Fiorentina abbiano adottato misure – seppur limitate – per diminuire il traffico. In questi mesi hanno registrato soglie di Pm 10 inferiori ma le amministrazioni locali hanno optato per misure concrete. Tutto questo a Figline e in Valdarno non è avvenuto I Pac da poco sottoscritti, e nei quali non è inserita Cavriglia con la centrale di Santa Barbara, stanno mostrando tutti i limiti della pianificazione intercomunale, anche per la mancanza di un trasporto pubblico adeguato e l'azzeramento progressivo degli investimenti nelle ciclabili nel Valdarno Aretino. E' necessario un aggiornamento".
Il gruppo di Alternativa Libera ribadisce: "Servono misure concrete. A cominciare dagli edifici pubblici, con piani di efficientamento energetico che garantirebbero anche risparmi in bolletta e quindi per i bilanci pubblici Allo stesso tempo interventi per il trasporto pubblico e sulla viabilità: le strade sono in gran parte in condizioni pessime. Servirebbero fondi stradali di qualità migliore, se non addirittura asfalti fotocatalitici (in grado di assorbire alcuni inquinanti). Prima però – conclude Alessio Cardelli - è necessario che le amministrazioni escano dal torpore e con Arpat valutino approfonditamente le origini dell’inquinamento e i dati giornalieri".

Fonte: Ufficio Stampa

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