Decreto fiscale, Testai (FI): "Manca l'adesione per le cartelle esattoriali di Equitalia"

Simone Testai

A seguito del Decreto Fiscale collegato alla Legge di Bilancio 2017, per consentire le definizioni agevolate delle cartelle esattoriali, che riguardava anche gli Enti locali, i quali avrebbero potuto recepire con semplice delibera di Consiglio Comunale il Decreto Fiscale, emanato per consentire ai Cittadini morosi di pagare le cartelle esattoriali in quattro rate, senza interessi e mora, vista l'applicabilità a tutti gli Enti locali che si servono (per la riscossione crediti) di Equitalia; mi sarei aspettato un pronta e celere discussione in consiglio comunale al fine di valutare anche per Fucecchio la possibilità di aderire al Decreto pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale lo scorso 2 dicembre dalla qual data gli Enti locali avevano appena sessanta giorni, per aderire alla sanatoria per i tributi locali.

In questo momento di profonda crisi economica per l’intero Paese, sarebbe stato un gesto di attenzione verso i Cittadini che avrebbe consentito di portare anche qualche risorsa nelle derelitte casse comunali andando in aiuto a tutti quei cittadini che per la grave crisi economica che stiamo attraversando non riescono ad ottemperare ai propri doveri tributari, non accanendosi così come viene fatto adesso con loro, perché non si può cercare di ottenere da qualcuno somme che essi non possono dare.

Inoltre si pone un problema di uguaglianza, atteso che per lo stesso tributo i Cittadini di alcuni comuni (i più sensibili alle difficoltà della cittadinanza e più solerti ad aderire) possono estinguere la loro esposizione pagando circa la metà del dovuto mentre a Fucecchio devono (per l’inerzia dell'amministrazione) pagare per intero.

Difatti, recependo la “rottamazione”, i Cittadini avrebbero potuto vedersi dimezzare i propri debiti con il Comune e, conseguentemente, sarebbero stati incentivati a rateizzare per definire le pendenze.
La rateizzazione della somma da versare, infatti, era prevista dallo stesso decreto “anti-Equitalia”.

Gli anni interessati sarebbero stati, a rigor di norma, quelli che andavano dal 2000 al 2015.

Purtroppo anche questa volta la nostra amministrazione non è riuscita a dare un segnale di vicinanza alla cittadinanza in difficoltà, forse troppo presa dai festeggiamenti natalizi, facendogli perdere una ottima occasione per sanare le proprie pendenze, e consentendo alle casse comunali di avere introiti certi, con il conseguente abbattimento del Fondo Crediti di Dubbia Esigibilità, che limita il comune negli investimenti.

Il capogruppo Forza Italia Simone Testai



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