La Regione presenta la legge 82/2006, testo unico sul sistema turistico

Il dirigente della Regione Toscana Stefano Romagnoli, responsabile del settore Promozione economica, legislazione turismo e commercio, affiancato da Francesco Guardi, funzionario legislativo della Regione, ha illustrato stamani davanti ad un nutrito pubblico di giornalisti, operatori del settore e sindaci, la Legge 82/2016, ovvero il Testo Unico sul Sistema Turistico Regionale, una legge di estrema complessità, sulla quale, ha dichiarato, si sta lavorando col massimo impegno risultando ormai inderogabile mettere mano ad un settore economico di primaria importanza nel nostro Paese, dopo che negli ultimi 5 anni “…si è praticamente assistito alla distruzione del sistema legislativo precedente, con la cancellazione  delle Aziende di promozione turistica (APT) nel 2010 e la riorganizzazione delle province a seguito della legge Del Rio, che tuttavia non avevano competenze in materia di turismo”.

In Toscana si era già provveduto, in parte, con legge regionale n. 25/2016 "Riordino delle funzioni provinciali in materia di turismo in attuazione della l.r. 22/2015 " e poi con la legge regionale 86/2016, entrata in vigore il 12 gennaio di quest’anno, a “riparare alla frantumazione del mercato” che si era creata, prendendo atto peraltro degli enormi cambiamenti intervenuti rispetto alla legge del testo unico del 2000, da riscrivere completamente alla luce dei nuovi mezzi di informazione e gestione oggi esistenti con l’avvento del web.

Gli obiettivi, dunque,  che si prefigge la nuova  legge regionale n. 86/2016, composta da 159 articoli per 5 sezioni, sono molti e complessi.  “Semplificando molto possiamo dire che ci sono dei grandi temi che ci stanno a cuore, perché la legge è la trasposizione delle idee, e la nostra idea è che, fra l’altro,  si debbano introdurre anzitutto 2 concetti: il turismo sostenibile, supportando le imprese nella sua realizzazione, e il turismo accessibile, introducendo come obbligo la compilazione di una scheda descrittiva sull’accessibilità della struttura ricettiva che andrà resa disponibile sul web e sul materiale promozionale, per far sì che le persone con  problemi di mobilità ridotta possano essere correttamente informate in merito.”

Il nuovo sistema normativo indica che i Comuni si facciano carico dell’accoglienza e dell’informazione turistica, prevedendo anche la possibilità per i comuni di associarsi nell’ambito di specifici territori, funzione che al momento, data l’attuale fase transitoria,  è svolta dai Comuni capoluogo.  Il nuovo Testo Unico introduce inoltre il concetto di prodotto turistico omogeneo, col quale si intende l’insieme di beni e servizi di un territorio che rispondono a segmenti specifici, quali ad esempio il termale o la Via Francigena. In questo caso i  Comuni potranno  associarsi per tipologia di prodotto turistico, mediante la stipula di una convenzione.

Un altro punto sono le novità introdotte per gli alberghi, principalmente per la possibilità di ampliamento delle attività per i non alloggiati, rispetto alla somministrazione di alimenti e bevande al pubblico, vendita al dettaglio al pubblico e istituzione di centri benessere. Dato il contesto era di particolare interesse per molti dei  presenti anche la legislazione per i campeggi, che supera  la definizione di facile / difficile rimozione, rinviando al rispetto delle prescrizioni urbanistico-edilizie e, ove previsto, paesaggistiche.

Inoltre le legge toscana consente (oltre al 40% di case mobili) di offrire tende e relativi accessori di proprietà del gestore per un ulteriore  20% delle piazzole. Viene anche introdotta la categoria dei Camping-Village dove è consentita l'installazione di strutture temporaneamente ancorate al suolo allestite dal titolare o gestore in una percentuale ricompresa tra il 70 e il 30% del numero complessivo delle piazzole.

Fonte: Ufficio Stampa

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