
L’Osservatorio Nazionale Amianto torna ancora sulla questione amianto nelle scuole, e lo fa con una nuova istanza alla Procura della Repubblica di Firenze perché vengano adottati gli opportuni provvedimenti di momentaneo trasferimento degli alunni in altra struttura, per permettere la totale bonifica e decontaminazione ed evitare così inutili rischi per il personale docente e non docente e per gli alunni, non consapevoli dell’effettiva pericolosità delle fibre di amianto per la salute umana.
L’Osservatorio Nazionale sull’Amianto – ONA Onlus, è ormai dal gennaio 2012, che ha realizzato una prima stima dell’amianto presente nei siti scolastici, che ha stimato la presenza dei materiali contenenti amianto in 2.400 gli edifici scolastici con il rischio per circa 50.000 persone tra docenti e non docenti, e circa 350.000 studenti, ed è stato quindi istituito un Dipartimento per l’assistenza rispetto a questa situazione di rischio (https://osservatorioamianto.jimdo.com/dipartimento-scuola-e-universita/).
Le misure adottate non sono sufficienti, per le ragioni tante volte spiegate, e perché comunque tutte le fibre di amianto sono dannose per la salute (la IARC – Monographs supplement 7, Asbestos [group 1][1] riporta tutti i tipi di asbesto come cancerogeni certi per l’uomo – gruppo 1), senza livello al di sotto del quale il rischio di contrarre cancro può dirsi non esistente (IARC Monographs On The Evaluation Of Carcinogenic Risks To Humans, Volume 14, Asbestos, Summary Of Data Reported And Evaluation, Asbestos, Last Updated: 26 March 1998: ‘At present, it is not possible to assess whether there is a level of exposure in humans below which an increased risk of cancer would not occur’[2]). Infatti, tutte le esposizioni, in modo proporzionale all’intensità, aumentano il rischio e diminuiscono i tempi di latenza per la insorgenza del mesotelioma, del tumore polmonare, degli altri cancri e patologie fibrotiche provocate dall’amianto. ‘L’esposizione a qualunque tipo di fibra e a qualunque grado di concentrazione in aria va pertanto evitata’ dice l’Organizzazione Mondiale della Sanità (1986), e quindi tutte le esposizioni a questi minerali cancerogeni vanno evitate.
“La vita umana è sacra, e siccome l’amianto può provocare, anche dopo 20/30 anni e anche più, gravi patologie, quasi sempre mortali, senza che sussista una soglia minima al di sotto della quale il rischio si annulli, non è accettabile che degli alunni, che frequentino la scuola per costruire il loro futuro, e per adempiere anche all’obbligo scolastico, siano invece esposti a tali cancerogeni mortali, senza neanche essere informati e che ciò accada ancora nel 2017 in circa 2.400 scuole è inammissibile e inconcepibile e anche inaccettabile”, continua a sostenere l’Avv. Ezio Bonanni.
Questo impegno dell’associazione è sostenuto per tutti i comparti dove l’amianto è stato largamente utilizzato fino all’aprile del 1993, quando è stato messo al bando in seguito alla L. 257/92, come recentemente affermato dall’Avv. Ezio Bonanni nel corso dell’assemblea pubblica di Rosignano dello scorso 29.01.2017, il cui intervento risulta pubblicato in video (https://www.facebook.com/ezio.bonanni.5/videos/1406993902665001/)
“L’Ona continua a chiedere il prepensionamento dei lavoratori e del personale docente e amministrativo dell’Istituto. La decisione di spostare le classi del biennio dimostra il rischio esposizione e quindi esistono i presupposti per il personale di chiedere i benefici amianto previsti dalla legge”, insiste la Sig.ra Antonella Franchi, Coordinatore Nazionale del comitato Alunni esposti ad amianto, che nel frattempo, lo scorso 27.01.2017, ha depositato un’altra istanza alla Procura della Repubblica di Firenze perché si ponga al più presto e definitivamente in sicurezza il sito dell’Istituto Leonardo da Vinci di Firenze e gli altri siti scolastici con presenza di amianto, in Toscana come nel resto d’Italia.
Fonte: Ufficio Stampa
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