
Stanno arrivando i primi rimborsi per gli obbligazionisti di Banca Etruria nell'Empolese Valdelsa. La Federconsumatori ha fatto il punto sui 250 soggetti che si sono rivolti per riavere indietro il denaro perso e sul quale il Fondo Interbancario sta valutando le richieste.
Circa la metà di queste persone al momento ha ricevuto dal 76 al 78% della cifra che gli spettava, anche se c'è qualche ritardo con i pagamenti sui termini previsti. "I cosiddetti 60 giorni di tempo sono stati sforati - spiega Fulvio Farnesi della Federconsumatori Toscana - e siamo già arrivati a 80, 90 giorni".
Si tratta di circa 16-17mila euro (dato medio a persona) già accreditati sui conti bancari dei risparmiatori. In totale i soldi da recuperare nell'Empolese Valdelsa sono circa 4.500.000, dei quali due milioni già restiuiti.
L'obiettivo è quello di arrivare all'intero importo per tutti e 250 i soggetti coinvolti. "Il reato di bancarotta fraudolenta degli amministratori ci autorizza a costituirci parte civile di obbligazionisti e azionisti - prosegue Farnesi - La magistratura ha accertato che la colpa non è dei risparmiatori e proprio per questo anche gli azionisti hanno la possibilità di riavere indietr i soldi persi".
Il passo successivo è la messa in mora della Price Waterhouse Cooper, la società di revisione di Banca Etruria: "Se c'è stata bancarotta fraudolenta significa che chi doveva controllare i conti non lo ha fatto bene - dice Farnesi - In questo modo, se sarà accertata la responsabilità, potremmo reperire i soldi persi dai risparmiatori".
"La situazione è migliorata rispetto a qualche mese fa - aggiunge Farnesi - Intanto qualcuno ha già ricevuto parte dei soldi sul proprio conto bancario. Anche la Regione, con un gesto di cortesia, ha messo a disposizione 100 euro a testa per coloro che hanno dovuto compilare atti e moduli per riavere indietro il denaro".
I tempi della giustizia non saranno brevi, ma: "Nessuna delle nostre richieste è stata ancora respinta ed entro marzo tutti e 250 i soggetti dovrebbero riavere una parte dell'importo. Un processo penale, di solito, è più veloce di uno civile" conclude Farnesi.
Nonostante fino a questo momento non ci siano stati intoppi una situazione particolare è quella della cessione delle obbligazioni. Soltanto il primo firmatario, quello che le aveva stipulate con la banca, può infatti chiedere il rimborso. "Proprio per risolvere questa situazione - spiega Farnesi - la Federconsumatori ha chiesto di inserire un apposito emendamento nel decreto Salva-banche".
Giorgio Galimberti
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