Un cordiale saluto a Tutti!
Stando agli ultimi aggiornamenti che i modelli tratteggiano a medio termine, la tendenza verte verso uno sblocco configurativo attorno all'inizio del mese di febbraio, con una fase perturbata di chiaro stampo nord-atlantico, destinata ad accompagnarci molto probabilmente anche oltre; ripristinando una ripresa delle correnti da occidente, e livellando le temperature su valori più autunnali che invernali.
Partiamo dal meteo del fine settimana alle porte, con l'anticiclone europeo, sempre proiettato verso la penisola scandinava, accerchiato ad ovest dai primi cavi instabili, collegati alla depressione d'Islanda, mentre ad est, le correnti più fredde e secche vanno via via allontanandosi verso i rilievi del Caucaso. Sulla Toscana, deboli infiltrazioni di aria umida e mite, in discesa dalla penisola spagnola e collegate al primo blando cavo depressionario in sfondamento sul Mediterraneo, attiveranno nella giornata di domani localizzate precipitazioni sparse, che al mattino lambiranno la costa settentrionale e le zone adiacenti, per poi spostarsi nel pomeriggio verso la costa grossetana. Fenomeni scarsi, in alcuni casi ridotti a piovaschi, che non penetreranno comunque nelle zone interne, dove il cielo si manterrà a tratti nuvoloso, attendendo le schiarite che nella giornata di domenica, complice un rialzo dei geopotenziali da nord-est, si estenderanno all'intera regione, coste comprese.
Primi timidi cenni di cambiamento, che l'anticiclone frazionato in vari promontori, tenterà di arginare, stavolta proteggendoci con la sua componente mediterranea, obbligata dal compattamento del vortice depressionario sempre sull'Islanda a penetrare verso est, unendosi all'altra componente altopressoria, quella europea, ridimensionata sulla Polonia da una timida ripresa del flusso scandinavo verso le regioni del Baltico. Sulla nostra regione, quindi permarranno fino a martedì condizioni nuovamente stabili, con temperature in graduale rialzo, ed una prima rotazione delle correnti che andranno a provenire da ovest, cenno di quel cambiamento che a breve andrà a manifestarsi.
Per smantellare l'esteso campo anticiclonico, i modelli prediligono un attacco in due step distinti. Il primo tra mercoledì e giovedì prossimi, quando dal Golfo di Biscaglia aria ulteriormente mite ed umida andrà a creare i presupposti per la nascita di un minimo barico davanti alle coste francesi, che farà da spartiacque dividendo l'anticiclone in due. In questo caso, sulla Toscana torneranno le prime precipitazioni, molto probabilmente ancora deboli dal punto di vista degli accumuli, ma sarà interessante capire dove si andrà a collocare esattamente il minimo depressionario, visto che non potendo traslare verso est, a causa del blocco anticiclonico, si potrebbe rivelare localmente pericoloso. Il rischio infatti è che in alcune zone tipo del centro-sud della regione, si vadano a creare le condizioni per fenomeni violenti e reiterati. Serviranno altri aggiornamenti per valutare dove e se un tranquillo peggioramento stagionale si potrà trasformare in qualcosa di più importante.
Parlavamo di due step distinti, ed ecco che verso la chiusura del periodo preso in considerazione, un'ulteriore peggioramento del tempo, stavolta dettato dall'inserimento di altra aria umida ma più fresca, in discesa sempre dal vortice islandese, che richiamerà una parte di quella componente artica, da giorni obbligata a stazionare sull'Europa settentrionale. Stavolta le precipitazioni potrebbero farsi più importanti, soprattutto tra la giornata di venerdì 3 e sabato 4, permettendo poi una tregua dei fenomeni attorno alla giornata della domenica.
Le nevicate al momento, sembrano escluse, se non a quote veramente alte oltre i 1800 metri in Appennino, ed anche se i dettagli li scopriremo solo avvicinandosi all'evento, possiamo asserire che dopo quasi un mese, assisteremo ad un cambio di pattern anche sul Mediterraneo, sopratutto lungo il versante tirrenico della nostra penisola. A dire il vero, osservare all'inizio di febbraio un peggioramento i cui connotati appaiono autunnali, può sorprendere, ma vista la fisiologica siccità che da due mesi attanaglia la Toscana, non possiamo che attenderlo volentieri, anche se a lungo termine, non si intravedono per il momento altri episodi invernali degni di nota.
Gordon Baldacci