
"Da recentissime dichiarazioni del Sindaco Casini sugli organi locali di informazione si apprende che il Comune di Bagno a Ripoli in pieno periodo di iscrizioni scolastiche invece di incentivare con orgoglio le sue scuole vuole dare un colpo di grazia alla presenza di alunni nella Scuola Redi, che tanto invece avrebbe bisogno di spazio e supporto ulteriori per continuare il suo ottimo lavoro e la sua ottima reputazione fra i cittadini di tutta l’area territoriale.
Ebbene, a quanto risulta dalle sopracitate esternazioni l’ennesima iniziativa del Sindaco Casini per ridurre il numero di alunni della Scuola Redi è stata tirata fuori dal cilindro con la nuova storiella dei lavori antisismici. Mai fino ad oggi abbiamo parlato di adeguamento sismico della Scuola Redi nè con lui nè con altri tecnici del Comune (MAI!!!), tanto è che recentemente come è stato detto in varie sedi sono state spese ben 340.000 euro dal Comune di Bagno a Ripoli per le facciate e il tetto della scuola medesima. Inoltre negli ultimi tempi il Sindaco Casini aveva concordato con lo scrivente dirigente scolastico di avviare assieme agli studenti del dipartimento di architettura dell'università una progettazione di studio su auditorium e spazi annessi alla Scuola Redi. Cosa che in effetti è poi avvenuta. Ma invece nel frattempo ecco che il Sindaco Casini ha tradito ogni impegno, come già era successo in tante altre occasioni e ad esempio nel corso della riunione in Consiglio di Istituto di inizio anno scolastico, e ha lanciato una sua nuova idea per ridurre drasticamente le presenze nella Scuola Redi. Il Comune di Bagno a Ripoli dichiara infatti da tempo in sede pubblica (su stampa e blog locali ecc) e privata senza essere ascoltato la necessità di ridurre drasticamente il numero degli iscritti della Scuola Redi, e non riesce a farlo con invocazioni dell’assessore, richieste del dirigente comunale ecc ecc. E le motivazioni si possono capire se si vede tutto da un’ottica contabile, con i costi che comportano le tante attività della Scuola Redi. E allora, quale migliore idea per ridurre gli iscritti di questa scuola troppo laboriosa (e quindi i conseguenti costi per il Comune: mensa, scuolabus, sostegni ecc ecc) che nonostante il volere dell’Amministrazione Comunale crescono sempre? E a beneficio addirittura anche di cittadini di altri comuni, Greve in Chianti in testa? Basta fare, o anche forse solo minacciare, dei lavori edili tali da paralizzare legittimamente e senza discussioni la didattica per almeno un anno scolastico! Perfetto. Si rifletta che già la Scuola Redi ha metà degli spazi della Scuola Granacci, ma alla Scuola Granacci il Sindaco ha realizzato nel giardino antistante la famosa “palazzina inutile” che adesso dice negli interventi che sarà disponibile come volano per eventuali lavori edili. Ma alla Redi no! Niente volano. Se voleva era ovviamente il momento giusto per realizzare auditorium e aule aggiuntive, da utilizzare momentanamente proprio come volano per i lavori antisismici. Invece no: si vuole annullare la didattica della Redi e terrorizzare i genitori. Quindi grandi lavori antisismici ma assolutamente non di ampliamento e senza alcun volano E dove metterà il Sindaco i 500 alunni della Scuola Redi durante i lavori? In tenda, nei circoli arci, ecc ecc? Per quanti anni? Nella Scuola Redi non c’è assolutamente spazi di riserva, e nemmeno nelle altre scuole dell’Istituto!. Per inciso in quanto dirigente scolastico non sono a conoscenza di nessuna ricerca del Comune su valori sismici per la Scuola Redi. Nessuno ha mai parlato di questi problemi, che ora in piena di fase di iscrizioni compaiono invece all’improvviso dal cilindro del mago Casini...
Ovvio che non tacerò e non taceremo. Se il Sindaco aveva rilevato questa emergenza antisismica, aveva tutto il tempo di provvedere senza dare allarme e pensare di paralizzare la Scuola Redi, e l’unico modo per farlo era quello di realizzare “prima” una struttura volano per accogliere gli alunni durante i lavori e “poi” ospitarveli. Come infatti ha previsto nella Scuola Granacci. E l’unico volano disponibile e richiestissimo alla Scuola Redi è in un auditorium con aule speciali. Se vuole questa è la via.
Ricordo a chi legge che interrompere o danneggiare un pubblico servizio è un reato. E lo è anche dare un procurato allarme.
Aggiungo poi che fino ad ora il Sindaco Casini ha utilizzato contro le richieste di ampliamento edile della Scuola Redi la storiella della estrema pericolosità del torrente Isone, ma ora il momento era buono per alzare il tiro sull’antisismico. E intanto nelle trattative sull’Isone con l’Autostrada non risulta che l’Amministrazione Comunale abbia fatto cenno al ripristino idrico e messa in sicurezza del torrente, e anzi ha collocato a pochi metri dal medesimo non solo la Protezione Civile ma ora anche la Polizia Municipale....Solo la Scuola Redi quindi è in pericolo con l’isone. L’Isone però torna tranquillo e sicuro appena superata la Scuola Redi, allorchè passa accanto alla Protezione Civile, cinquanta metri dopo. Ma sull’Isone non ci sono mai stati progetti di rifacimento e assestamento di sicurezza. Mai dal lontano 1936, quando esondò accanto al Cimitero di Antella. Niente. Solo spauracchio per la Redi. Sarebbe bene quindi che anche sull’Isone si smettesse di tirare fuori a comodo gli specchi per le allodole. E che se necessario si attivassero adeguate procedure di intervento. Altrimenti anche qui non si deve pensare che la popolazione non pensi e non ragioni all’infinito. Gli insegnanti e i dirigenti sicuramente lo fanno. E lo fanno anche in piena fase di iscrizioni scolastiche, spera, anche i genitori degli alunni.
Il POF, il Piano di Miglioramento e il RAV del nostro Istituto hanno fa i primi e fondamentali traguardi quello di insegnare agli alunni la capacità di pensare, nonchè la pratica della cittadinanza matura e responsabile. Quanto sopra è quindi in coerenza con quanto spero che i nostri alunni acquisiscano nel corso delle loro attività didattiche. Per diventare cittadini del mondo del futuro e non ingenue allodole che non pensano di un un mondo del passato che ci auguriamo sia scomparso per sempre."
Prof. Marco Panti, Dirigente Scolastico Istituto Comprensivo Statale "A. Caponnetto"
Notizie correlate
Tutte le notizie di Bagno a Ripoli
<< Indietro