
Due italiani di 21 e 43 anni sono stati arrestati dai carabinieri, in esecuzione di misura di custodia cautelare in carcere, con l'accusa di aver messo a segno diversi furti e rapine tra novembre e dicembre scorsi nelle province di Firenze e Brescia. Nell'ambito delle indagini, coordinate dalla procura fiorentina, una terza persona è stata denunciata. Secondo quanto ricostruito, le vittime dei colpi, solitamente donne, venivano avvicinate mentre salivano in auto e poi aggredite e derubate della borsa. Le indagini sono scattate a seguito di un'aggressione subita da una turista francese, che mentre si trovava nella propria auto a Sesto Fiorentino fu avvicinata dai malviventi che aprirono lo sportello della vettura e la spintonarono violentemente per poi scappare con la sua borsa. In un caso, in località Indicatore nel comune di Signa (Firenze), i rapinatori arrivarono ad investire, ferendola a una gamba, una donna, che si era parata davanti alla loro auto nel tentativo di impedire che fuggissero con la sua borsa dove aveva 8 mila euro. Nel corso delle perquisizioni nelle abitazioni degli arrestati sono stati sequestrati telefoni cellulari e libretti di assegni risultati rubati nei colpi. Sequestrate anche le auto che sarebbero state usate per le rapine.
IL COMUNICATO
Questa mattina i militari della Compagnia di Signa hanno concluso una complessa attività investigativa che ha permesso di trarre in arresto due cittadini italiani S. F. e G., rispettivamente classe ’74 e ’96, entrambi pregiudicati e senza fissa dimora, nonchè deferirne uno in s.l, tutti imparentati tra loro, a vario titolo autori di alcune rapine e furti commesse tra Sesto Fiorentino (Fi), Campi Bisenzio (Fi), Signa (Fi) e Castel Mella (Bs) tra novembre e dicembre del 2016 appena concluso.
L’attività di indagine, diretta dalla Procura della Repubblica di Firenze, pm De Gregorio, è stata avviata dall’aggressione subita da una turista francese la quale, mentre si trovava a bordo della propria vettura in Sesto Fiorentino, veniva raggiunta da due dei tre indagati, che improvvisamente aprivano lo sportello della macchina, spintonavano violentemente la donna e fuggivano con la sua borsa.
Gli altri episodi delittuosi contestati sono caratterizzati dallo stesso modus operandi; la vittima, una volta salita in macchina, veniva avvicinata, rapinata della borsa ed aggredita se opponeva resistenza. una circostanza, una rapina consumata in Signa, in località Indicatore, i sospettati erano ricorsi alla violenza, giungendo ad investire una donna, che per impedire ai malfattori di fuggire si era parata davanti alla loro vettura, venendo però urtata e ferita ad una gamba; in quell’occasione la rapina fruttò oltre 8.000 euro.
Le risultanze investigative raccolte dai militari dell’Arma, ottenute grazie ad un certosino lavoro di analisi degli episodi delittuosi e allo sviluppo di innumerevoli servizi di osservazione e pedinamento, hanno quindi fornito al gip del Tribunale di Firenze i gravi indizi di colpevolezza utili all’emissione delle misure cautelari. L’Autorità Giudiziaria, difatti, concordando pienamente con le risultanze investigative acquisite, ha emesso i provvedimenti restrittivi prima che gli indagati potessero rendersi irreperibili o commettere altri reati della stessa indole di quelli per cui si procede.
Nel corso delle varie perquisizioni delegate sono stati trovati e posti sotto-sequestro numerosi cellulari e carnet di assegni asportati in occasioni delle citate azioni delittuose. Contestualmente si è proceduto a dare seguito al decreto di sequestro preventivo delle vetture utilizzate dai malfattori nel corso dei loro raid.
Dopo le operazioni di rito, gli arrestati sono stati associati presso la casa circondariale di Prato e Modena a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.
Fonte: Comando provinciale carabinieri Firenze
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