Giornata Mondiale del Migrante, Verdi (Frs): "Celebrata nel modo peggiore"

Donella Verdi

“La Giornata Mondiale del Migrante e del Rifugiato è stata celebrata nel peggiore dei modi.
Queste giornate di freddo in Italia e in Europa – commenta Donella Verdi di Firenze Riparte a Sinistra – Sinistra Italiana – ci hanno sbattuto in faccia la cruda realtà dei migranti e delle condizioni in cui sono costretti per cercare di non morire.
Alì Muse aveva trovato rifugio, insieme ad altre persone, in un capannone ed è morto per recuperare quelle carte che gli permettevano di ricongiungersi alla famiglia.
Una situazione nota da tempo che avrebbe dovuto creare sinergia tra le istituzioni locali, per non parlare dello Stato, assente, per dare dignità a queste persone.
Non basta riconoscere il diritto di stare sul territorio se poi non ci creano le condizioni per una reale convivenza e si lasciano queste persone a se stesse, costrette, per sopravvivere a lavorare, nel migliore dei casi, a nero e per pochi soldi o a finire nei circuiti della criminalità organizzata.
La loro protesta per chiedere di essere ascoltati ha avuto come risposta le manganellate. Forse sarebbe bastato che qualcuno dei rappresentanti istituzionali presenti in Prefettura avesse parlato con loro per ascoltarli e rassicurarli.
Alcuni comuni si sono messi a disposizione per accogliere cercando di non dividere i nuclei familiari e le amicizie, Firenze oltre ad accogliere si farà carico dei funerali di Muse.
Mi chiedo, non si poteva intervenire prima che la tragedia si consumasse, quando gli alloggi dismessi occupati sono stati sgomberati senza offrire soluzioni accettabili.
Le immagini di Firenze, insieme a quelle di altre situazioni in Italia, come la morte di Sandrine a Cona ci presenta il quadro drammatico di come, viene gestita l’accoglienza.
La risposta di nuovi CIE, le intese con la Libia divisa e incapace di governare se stessa non rappresentano affatto una soluzione ma un sistema che mette ancora di più in pericolo la vita di chi scappa dalla fame e dalla guerra.
Le immagini di Belgrado dei migranti in fila sotto la neve per accedere a un pasto, le dichiarazioni di Orban che arresterà anche i richiedenti asilo, la chiusura delle frontiere, i migranti bloccati sulla rotta balcanica, sono la vergogna d’Europa: invece di proteggerli, tollera il razzismo e la violazione dei diritti umani.
Eppure tutti dovrebbero sapere, in primis proprio l’Europa che fermare il flusso dei profughi è impossibile e che questo durerà ancora per decenni.
Dipenderà anche da come l’Europa saprà accogliere i profughi e inserirli del tessuto sociale – conclude Donella Verdi – che si creeranno le condizioni per una soluzione dei problemi che li hanno spinti a fuggire dai paesi di origine e l’impegno per far cessare le guerre che le politiche occidentali hanno alimentato”.

Fonte: Comune di Firenze - Ufficio Stampa

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