Previsioni meteo a medio termine 14 gennaio - 22 gennaio

Un cordiale saluto a Tutti!

In questo articolo che va a coprire un lasso di tempo davvero lungo per il contesto barico presente sulla nostra penisola, cercherò di essere il più chiaro possibile, per far comprendere come in questi casi, una previsione a medio termine, deve essere considerata come una tendenza e non come una previsione, termine che oltre le 72 ore, ha in tutta sincerità dell'assurdo.

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Apriamo con il peggioramento che fra la nottata di sabato e le prime ore della domemica, vedrà la formazione di un minimo barico sul Mar Tirreno. La mappa Multimodel (ovvero la media dei principali modelli matematici) va collocando la sua posizione in modo non proficuo dal punto di vista precipitativo. In soldoni, dopo le prime precipitazioni nelle zone interne meridionali, il rapido spostamento del minimo verso le coste laziali, attiverà forti correnti nord-orientali, che favoriranno la rapida fase ritornante verso la Toscana, ma penetrando dai crinali appenninici, si riveleranno molto più secche, quindi meno instabili, alla formazione dei fenomeni. Certo la neve farà la sua comparsa sulla Toscana, ma al momento le zone che potrebbero essere raggiunte dai fenomeni, sono le colline del Mugello, del Chianti, i crinali del Casentino e le vallate orientali, per poi non trascurare le colline centrali e meridionali. Per il Montalbano come spesso accade, queste configurazioni non solo ottimali per il verificarsi dei fenomeni, nella migliore delle ipotesi, ammesso che i fenomeni lo raggiungano, non andremo oltre un sottile velo...quasi certamente non superiore ai 5 cm.  Allo stesso modo le pianure interne ed ovviamente quelle del Valdarno Inferiore, verranno raggiunte dal nevischio, ma senza accumulo. L'invito è a seguire le nostre informazioni in pagina, poichè trattandosi di una situazione molto al limite, le sorprese potrebbero essere dietro l'angolo.Va da se il fatto che il eventi di tipo nevoso, una previsione a 48 ore, va contro ogni credibilità previsionale.

Attendibilità: 70% (Media)

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Se perderemo il treno del peggioramento di domenica, martedì si presenterà un'altra occasione, stavolta con una componente mista artica-continentale, che andrà a rinvigorire il già presente minimo depressionario presente davanti alle coste della Sardegna, riproponendo il solito valzer delle precipitazioni. Anche stavolta, i modelli tendono a spingere per l'ipotesi retrograda, con le precipitazioni che invece che pervenire dalla costa, tenderanno a entrare da est-nord-est, ricalcando più o meno il percorso del peggioramento di domenica. La novità sarebbe che si andrebbe avvicinando la componente anticiclonica verso est, spostando la linea di demarcazione tra l'alta pressione ed la latente lacuna barica presente sul Mediterraneo. Una linea di confine quindi meno stabile molto più vicina anche alla parte occidentale della regione e che  potrebbe favorire l'inserimento di correnti più umide da ovest, creando un contesto più interessante per la neve anche nelle pianure dell'interno soprattutto dal pomeriggio... ma siamo quasi sulla soglia del fantameteo...

Attendibilità: 50% (bassa)

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Superata la boa di metà settimana, l'afflusso freddo verso il Mediterraneo verrà bloccato da una imponente espansione anticiclonica che andrà a occupare la fascia centrale del continente, lasciando la nostra regione bloccata dal vecchio nucleo depressionario presente sul Mediterraneo, che a fasi periodiche, tra mercoledì e venerdì apporterà altre precipitazioni, stavolta ancora più probabili sui versanti orientali, ma vista la permanente colonna d'aria fredda presente fino a 850 hpa, non si escludono altre fioccate, senza accumulo nelle zone centrali, fino anche al piano.

Attendibilità: 20% Molto Bassa

Cattura

I venti dopo la virata verso sud di domani, torneranno forti da nord-est domenica e si manterranno tra il moderato ed il forte anche nei giorni successivi, almeno fino a giovedì. Le temperature minime saranno spesso al di sotto dello zero ma con valori che non scenderanno nelle zone interne oltre i -2/-3 C°. Le massime più basse le registreremo tra martedì e giovedì con valori tra i 3C° e i 4 C°.

Quindi è inutile girarci intorno, per la neve nelle zone interne pianeggianti della Toscana, queste configurazioni non sono ottimali. Se poi cambieranno anche di poco alcuni parametri, l'intera regione potrà rientrare in gioco...ma al momento la peggiore o migliore delle ipotesi a seconda dei gusti sarà vederla scendere senza magari maturare neppure accumulo nella nottata di domenica, mentre su martedì si vanno maturando maggiori possibilità...anche se manca ancora molto...

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Gordon Baldacci