
A 5 anni dal naufragio della Costa Concordia all'Isola del Giglio, il fato e il maltempo hanno dato vita a un altro episodio simile, stavolta a Livorno. Una nave mercantile cargo di 128 metri si è incagliata in mare a 200 metri dalla rotonda di Ardenza, nel capoluogo labronico, intorno alle 9 di oggi, giovedì 13 gennaio.
La nave ha infatti perso la rotta a causa delle forti raffiche di vento, che in mattinata hanno raggiunto anche i venti nodi di intensità. Il mercantile, lungo 128 metri, era alla fonda nella rada livornese ma il mare agitato e il forte vento potrebbero averlo spinto sotto costa.
La nave si è incagliata sul fondale roccioso a poche decine di metri dalla riva in uno dei punti più frequentati della passeggiata a mare livornese. Sul posto stanno operando anche i mezzi nautici della Guardia costiera per liberare lo scafo e consentire al mercantile la ripresa della navigazione. La direzione regionale Toscana ha inviato a Livorno il nucleo sommozzatori di Firenze per le operazioni di soccorso alla nave mercantile Retaj, battente bandiera liberiana, con 18 persone d'equipaggio.
Disagi per il forte vento di Libeccio anche all'interno del porto dove il grande traghetto Metis Leader della Nyk al terminal Sintermar ha rotto gli ormeggi e ora è intraversato. Il forte vento ha anche abbattuto un semaforo lungo il tratto urbano dell'Aurelia.
Numerose le chiamate alla capitaneria di porto, al 112 e al 113. Il sindaco Filippo Nogarin ha commentato: "Stiamo costantemente monitorando la situazione della nave incagliata. Alle 12.30 farò un sopralluogo alla Rotonda".
IL COMUNICATO DEL COMUNE DI LIVORNO
Il Comune di Livorno sta monitorando senza sosta la situazione che si è venuta a creare nelle prime ore di questa mattina quando, a causa del forte vento e del mare in burrasca, un mercantile di 128 metri, la Sigma, battente bandiera liberiana, si è incagliata a poche decine di metri dalla riva, all’altezza della Rotonda di Ardenza.
Il sindaco si è messo in contatto con il comandante della Capitaneria di Porto, Vincenzo De Marco, che lo ha informato sulle manovre che dovranno essere compiute per mettere in sicurezza la nave. Una volta accertato che i membri dell’equipaggio della nave cargo non erano in pericolo e avevano deciso di rimanere a bordo, il sindaco si è recato sul posto insieme alla Polizia municipale e alla Protezione civile.
“Da questo momento in poi - sottolinea il sindaco Nogarin - la nostra attenzione si concentrerà in particolare sul monitoraggio ambientale. Vogliamo essere sicuri che non avvengano sversamenti di in mare. La nave non trasporta merce e dunque l’unico problema può essere rappresentato dal carburante”.
“Ci tengo però a sottolineare un altro fatto - conclude il sindaco -: fermo restando che gli incidenti e i guasti alle imbarcazioni, specie con un vento così forte e un mare così agitato, sono da mettere in conto, bisogna anche rendersi conto che non avere un bacino funzionante rende il porto di Livorno meno sicuro.
Se avessimo avuto il bacino attivo, avremmo potuto evitare di effettuare i lavori in banchina, scongiurando così il rischio che eventuali sversamenti che non potrebbero essere arginati con la stessa rapidità.
Non solo. Livorno sta diventando un hub importante per il traffico Ro-Ro e, visto che le banchine scarseggiano, le grandi navi spesso sostano diversi giorni in rada. Si tratta di navi che soffrono molto le libecciate e dunque, se vogliamo davvero avere un porto attrattivo e sicuro, diventa fondamentale la riapertura dei bacini di carenaggio”.
IL COMUNICATO DELLA GUARDIA COSTIERA
La Guardia costiera di Livorno sta coordinando da questa mattina le operazioni di assistenza alla motonave “Sigma”, un cargo di 128 metri, battente bandiera Liberiana di 6.500 tonnellate di stazza, con 18 persone a bordo, incagliatasi davanti la spiaggia dei “Tre ponti” in località Ardenza. La nave, in rada a Livorno in attesa di entrare in porto il 14 p.v., a causa del forte vento di Libeccio e con l’ancora non più in presa sul fondale, ha cominciato a scarrocciare.
La sala operativa della Capitaneria ha dunque prontamente contattato via radio il comando di bordo, dal quale sono pervenute rassicurazioni sulla non necessità di assistenza. Per cautela, la Guardia costiera ha allertato un rimorchiatore portuale, ed ha inviato una motovedetta della classe 800 “ognitempo” sul posto per valutare la situazione. Nel contempo, è stato disposto l’allertamento di un elicottero della Guardia costiera di Sarzana, rischieratosi su Pisa per l’eventuale impiego in caso d’emergenza.
L’ulteriore avvicinamento in zona di basso fondale e l’impossibilità da parte della “Sigma” di mantenere la posizione, ha impedito ulteriori operazioni via mare e ad ora la nave si trova a pochi metri dalla riva davanti alla spiaggia a sud della “rotonda di Ardenza”. Il Comandante della nave, ucraino di 52 anni, ha asserito di non avere riportato danni allo scafo e di non avere fuoriuscite di idrocarburi.
La Guardia costiera di Livorno, anche con la collaborazione dei Vigili del fuoco, monitora costantemente la situazione e tiene attivo un impianto operativo aeronavale di emergenza, tenendosi pronta all’eventuale evacuazione del mercantile. Con il miglioramento della situazione del mare saranno valutate le condizioni per gli interventi da eseguire. L’armatore è stato già diffidato dalla Capitaneria a porre in essere tutte le azioni necessarie per eliminare i rischi di inquinamento nonché a rimuovere la nave dal punto di incaglio.
La nave battente bandiera liberiana che si è incagliata presso la costa, a Livorno, non rischia di inclinarsi, mentre in serata vento e moto ondoso del mare stanno calando di forza e intensità. Il punto più vicino della nave alla costa è di 57 metri. I vigili del fuoco hanno installato una torre-fari per illuminarla e segnalarla. Sopra la nave ci sono 18 marinai che, secondo quanto appreso, per ora rimangono a bordo dove aspettano che siano attivate le operazioni di disincaglio.
Notizie correlate
Tutte le notizie di Livorno
<< Indietro





