Previsioni meteo a medio termine 7 gennaio - 15 gennaio

Un cordiale saluto a Tutti!

Dopo quasi tre settimane dall'inizio della stagione astronomica, l'inverno quello vero è giunto anche in Toscana, abbassando non solo le temperature minime della notte, ma apportando anche un netto calo a quelle massime del giorno. La componente secca dell'avvezione artica, ha impedito che si venissero a creare le condizioni per tornare a vedere la neve anche a bassa quota su buona parte della regione, confinando alle province orientali e meridionali, le lievi spolverate che nella nottata si sono manifestate. Una situazione barica, che vedrà nei prossimi giorni, la prevalenza di un clima ancora invernale, asciutto, pur leggermente addolcito dall'ingresso di correnti più miti di matrice nord-atlantica, i cui risvolti soprattutto a medio termine, potrebbero rivelarsi interessanti anche per il versante tirrenico.

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Inziamo dal meteo del fine settimana, con la corrente fredda collegata ad una discesa di aria artica scandinava, che inizierà dal pomeriggio di sabato a diminuire la sua incidenza, per due motivi sostanziali. Il primo collegato allo spostamento del minimo depressionario presente oggi sullo Jonio verso il Mar Nero, ed il secondo contestualizzato dall'espansione verso nord-est dell'anticiclone delle Azzorre, che andrà a smorzare il canale artico, favorendo la componente nord-atlantica più mite nella discesa verso sud. Infatti da domenica ma soprattutto lunedì, le temperature diurne torneranno a risalire attorno ai livelli di inizio settimana, mentre le minime notturne, favorite dalla permanenza nei bassi strati dell'aria pellicolare di questi giorni, si manterranno molto fredde, con punte di -4 -5 gradi nelle zone pianeggianti dell'interno.

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La settimana poi, vedrà il ritorno dell'anticiclone, pur sempre sollecitato da un flusso instabile che scorrerà a ridosso delle Alpi e che nella giornata di martedì potrebbe apportare entro sera localizzate precipitazioni, che andranno seguite con attenzione, proprio per capire i blandi fenomeni a quale quota appenninica si riveleranno nevosi. Passato questo timido episodio, l'anticiclone pare avrà campo libero per le successive 48-72 ore, in un contesto invernale per ciò che riguarda le temperature notturne, grazie all'inversione termica favorita dai cieli pressochè sereni e da una residuale circolazione orientale, nelle zone pianeggianti dell'interno.

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Chiusura dello step previsionale, che potrebbe aprire una nuova fase più fredda e stavolta instabile anche sul versante tirrenico. Infatti se tale configurazione troverà nei successivi aggiornamenti conferma, si andrebbe a creare un enorme minimo depressionario sulla Svezia, ove convoglierebbe non solo l'aria artico-scandinava ma anche quella artico-marittima. Una tale dislocazione, sarebbe favorita anche dalla risalita in pieno oceano dell'anticiclone delle Azzorre, che inizialmente agevolerà la discesa della componente nord-atlantica verso la Toscana, attivando le prime precipitazioni tra sabato e domenica prossima. Tutto dipenderà come sempre dalla eventuale tenuta del blocco anticiclonico, visto che i modelli pur fra mille incertezze, darebbero credibilità ad una fase successiva molto più interessante, con la discesa di aria più fredda stavolta a componente mista (marittima-scandinava) e che coinvolgerebbe non solo il lato adriatico della penisola ma anche quello tirrenico.

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Ovviamente una seppur lieve manovra verso est dell'anticiclone, vanificherebbe tutto, spostando o addirittura annullando la possibile fase più fredda, richiamando aria più mite da ovest e confinando le precipitazioni nevose solo a quote appenniniche medio-alte.

Quel che appare comunque interessante, è che l'inverno inizia a manifestarsi per quello che deve essere, e sarebbe anche l'ora, dopo un 2016 in cui l'unica stagione che ha rispettato i suoi canoni è stata quella primaverile...

 

Gordon Baldacci

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