Va avanti il processo a carico di Giacomo Benvenuti, l'operaio 41enne accusato dell'omicidio di Marinella Bertozzi a Querce, frazione di Fucecchio, il 30 ottobre 2014. Dopo la sentenza di primo grado, che avrebbe di fatto escluso la volontarietà del fatto, il pm di Firenze Sandro Cutrignelli avrebbe chiesto ai giudici di riformare la sentenza conformandola con quanto chiesto nelle imputazioni originarie, ossia 'omicidio volontario aggravato'.
Benvenuti è stato condannato in primo grado a 18 anni per aver provocato la morte della donna a seguito del reato di maltrattamento. Proprio contro questa posizione il Pm ritiene che la mole di calci e pugni inferti alla donna quel giorno andasse oltre il consueto "atteggiamento maltrattante" dell'uomo verso la donna, ma nascondesse volontà di uccidere o quantomeno di provocare "sofferenze straordinarie".
I legali di Benvenuti, però, avrebbero già nel cassetto una corposa difesa per confermare che l'uomo non avrebbe mai avuto intenzioni di uccidere la moglie: in queste pagine si farebbe anche riferimento al fatto che è stato Benvenuti a chiamare il 118 e a preparare una camomilla alla moglie che non stava bene. L'avvocato di Benvenuti avrebbe chiesto anche nuovi rilevamenti del Dna.
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