Rave all'Interporto, sgombero in corso. Capannoni abbandonati e boschi le location preferite

Un rave party inaspettato, come nella migliore tradizione; una location non custodita e via a ballare finché è possibile. O finché non avviene lo sgombero, com'è capitato a San Donato di San Miniato nella notte di ieri, sabato 31 dicembre. L'interporto completato per metà è stato lo scenario perfetto per molte centinaia di ragazzi venuti da ogni parte della Toscana, e forse anche da fuori, per ballare finché il corpo non chiede pietà.

La festa è stata interrotta dalle forze dell'ordine, ma l'amministrazione comunale e i cittadini hanno subito visto quale sforzo serva per un evento di simili dimensioni. Decine e decine di veicoli, tra auto, camper e furgoni, sotto controllo, uno sgombero lento ma forzato dopo l'ordinanza firmata dal sindaco Vittorio Gabbanini. Da tempo San Miniato non conosceva un evento, illegale, di questo tipo.

In Toscana ci sono stati casi anche più eclatanti, neppure troppo tempo fa. Alla ex fabbrica di esplosivi Sipe di Grosseto erano stati occupati i 120 ettari quadrati dell'area. Lo sgombero ha richiesto giorni, con tanto di identificazione dei soggetti coinvolti. Alle Serre del Bulera, nell'alta Valdicecina, furono 120 i denunciati. In quel caso la fuga nei boschi aiutò molti partecipanti a scampare ai controlli. Nella montagna pistoiese invece per la festa estiva furono controllate 276 persone.

Elia Billero

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