
Ecco le note di Fp-Cgil e RSU riguardo il boom di accessi e i conseguenti disagi creatosi al pronto soccorso dell'ospedale San Giuseppe di Empoli:
Fp-Cgil: "Con la chiusura a Castelfiorentino e Fucecchio servono investimenti"
"Da molto tempo i Pronto Soccorso della nuova USL Centro sono presi d'assalto da un numero sempre maggiore di cittadini, complice anche il clima rigido e i picchi influenzali, mettendo a dura prova il lavoro di tutti gli operatori sanitari, con gravi disagi e lunghe attese per i cittadini che si rivolgono a queste strutture.
Tutti i D.E.A. Aziendali ed in particolare quelli di Prato ed Empoli, hanno vissuto delle situazioni di vera e propria emergenza per poter riuscire a garantire un servizio efficiente e rispondere alle numerosissime richieste d'assitenza da parte dei pazienti, molti con patologie croniche gravi, costringendo tutti gli infermieri e OSS a lavorare in condizioni di elevato rischio clinico.
I pronto soccorso di tutta l'azienda nessuno escluso, stanno vivendo da tempo in una situazione di quotidiano sovraffollamento, con l'aumento dei pazienti in attesa di destinazione, che stazionano nelle barelle nei corridoi di questi servizi, anche per più di 48 ore in attesa di ricovero.
La chiusura dei Pronto Soccorso di Castelfiorentino e Fucecchio con il vertiginoso aumento del bacino d'utenza per il presidio Empolese e l'aumento di più di 6000 accessi registrati nel 2016 per il presidio Pratese, non sono stati affrontati da parte della costituente USL Centro con i necessari investimenti sia per l'adeguamento di queste strutture sanitarie progettate per accogliere minori afflussi di pazienti, sia per il potenziamento di tutto il personale sanitario che invece di auentare ha subito una riduzione (specie nella componente medica), portando di fatto queste strutture nell'orlo del collasso.
La FPCGIL da anni denuncia in tutti i Dipartimenti dell'Emergenza aziendali la sottostima delle dotazioni organiche e l'attuale emergenza organizzativa non può essere imputabile, come piacerebbe alla Direzione aziendale, soltanto agli ormai prevedibili picchi influenzali, ma è invece dovuta sopratutto al fallimento della politica sanitaria regionale per il territorio incapace di imporre ai medici di famiglia, l'apertura degli ambulatori di continuità assistenziali per creare un valido filtro agli accessi impropri nei pronti soccorso, e la creazione di un numero sufficiente di posti letto di cure intermedie per dare una concreta risposta ai molti malati cronici che non possono piu' trovare una risposta negli ospedali per acuti.
La segreteria FPCGIL aziendale della Usl Centro chiede interventi urgenti da parte dell'azienda , a partire da un adeguamento immediato del numero degli infermieri e degli OSS, per impedire che la situazione possa ulteriormente degenerare, visto che la grave epidemia di meningite che ha duramente colpito il territorio amministrato dalla USL Centro, impone di essere affrontata con Dipartimenti dell'Emergenza nel pieno della loro efficienza con dotazioni adeguate per ogni profilo sanitario, e strutture efficenti ed idonee per affrontare nel migliore dei modi possibili tutte le situazioni di iperafflusso che possono verificarsi, senza andare in crisi alla prima prevedibile ondata influenzale".
La nota della Rappresentanza Sindacale UnitariaAzienda USL Toscana Centro
Dall'inizio del mese di dicembre il Pronto Soccorso dell'ospedale S.Giuseppe di Empoli sta vivendo una situazione organizzativa drammatica che sta provocando gravi disagi con lunghe attese per i cittadini che si presentano presso questa struttura.
Il servizio di Emergenza del presidio in questi giorni è stato di fatto “preso d'assalto” da un numero elevato di cittadini causando un sovraffollamento ormai diventato quotidiano, non più dovuto come in passato alle epidemie stagionali, ma vittima di una totale mancanza da parte dei medici di famiglia del necessario filtro per impedire i numerosi accessi impropri, visto che più del 90%di accessi sono presentazioni spontanee.
Dal 2008 anno della chiusura dei Pronto Soccorso di Castelfiorentino e Fucecchio, il bacino d'utenza a cui deve rispondere il nosocomio Empolese è aumentato a dismisura ,senza che vi sia stato un corrispondente aumento del personale sanitario, un potenziamento dei servizi afferenti (come ad es. la radiologia ) ed un adeguamento della struttura progettata per sopperire a ben altri afflussi di pazienti.
La mancanza da mesi di un direttore del reparto è la prova dello stato d'abbandono da parte della Direzione della USL Centro, privo di una figura sanitaria che possa gestire con autorevolezza e competenza una situazione esplosiva come questa, da sempre invaso da barelle e letti aggiuntivi nei corridoi, pieni di pazienti che stazionano anche per più di due giorni per la mancanza di una seria programmazione e organizzazione dei ricoveri nei reparti.
La RSU denunciando questa drammatica situazione chiede l'immediata apertura di un tavolo di confronto per definire fin da subito l'adozione di alcune misure urgenti come:
- l'incremento del personale infermieristico ed OSS
- una maggiore ottimizzazione della gestione dei posti letto ospedalieri
- blocco dei ricoveri programmati nei casi di sovraffollamento del pronto soccorso
- l'attivazione di un appalto per il trasporto dei pazienti all'interno del presidio
- l'adozione di percorsi fast track per gli accessi dei pazienti pediatrici e ortopedici, e del See and Treat per il trattamento dei codici minori.
In caso di mancanza di risposte certe e veloci da parte dell'Azienda, la RSU adotterà tutte le forme di lotta più opportune non ultimo la proclamazione di uno stato d'agitazione con il coinvolgimento della cittadinanza prima vittima di questa situazione.
Fonte: Fp-Cgil Usl Toscana Centro
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