Caso Raghi Cioni, il fratello: "Continueremo a scrivere su Facebook per smuovere le acque"

Raghi CIoni

Un Natale a lutto quello passato dalla famiglia Cioni dopo la morte del trentenne Raghi, giovane investito mentre percorreva in bici via Maremmana tra Ponte a Egola e La Serra (San Miniato) quel tragico pomeriggio del 15 dicembre. A 10 giorni dai funerali, tenutisi a Cigoli, le indagini stanno continuando sulle tracce del pirata della strada che ha colpito la due ruote di Raghi e non si è fermato a soccorrere il giovane. Naturalmente c'è il più stretto riserbo sulla pista seguita dai carabinieri: difficile è anche l'identificazione del mezzo coinvolto nell'incidente.

Il fratello di Raghi, dopo aver suscitato commozione con il suo post su Facebook chiedendo testimonianze utili alle indagini, afferma che le comunicazioni a nome della famiglia proseguiranno sui social network. "Abbiamo in mente di continuare a scrivere su Facebook per smuovere le acque. L'ultima volta in tanti hanno condiviso e scritto sui giornali, facendo arrivare a tanti la nostra realtà. Adesso è quello che serve per arrivare a un punto preciso".

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