Alluvione di Firenze, papa Francesco ricorda i 50 anni dalla visita di Paolo VI

Papa Francesco partecipa al ricordo della città di Firenze che il 24 dicembre ricorda la storica visita del Beato Papa Paolo VI la notte di Natale del 1966, 50 giorni dopo la tragica alluvione del 4 novembre 1966.

Nei giorni scorsi, in Vaticano, i giornalisti Franco Mariani e Mattia Lattanzi hanno consegnato a Papa Francesco una copia del loro libro “Firenze 1966-l’Alluvione. Risorgere dal fango”, Giunti Editore, che oltre dell’alluvione parla, con tante nuove notizie inedite, anche della storica visita di Papa Paolo VI.

Mariani e Lattanzi hanno fatto vedere a Papa Bergoglio le foto di quella storica visita (come si vede nella foto acclusa). foto che lo stesso pontefice aveva avuto modo di vedere durante la sua visita a Firenze nel novembre 2015, in quanto nella Basilica della SS.ma Annunziata, dove il Papa si recò per l’incontro con i malati, i due giornalisti avevano allestito la mostra fotografica ufficiale del 50° dell’Alluvione.

Il Papa si ricordava delle foto, soprattutto di quelle che “in modo impressionante – ha detto Papa Francesco – testimoniano quello che è stato il dramma dell’alluvione per Firenze”.

Franco Mariani - che da 20 anni, assieme all’Associazione Firenze Promuove oltre al ricordo dell’alluvione porta avanti anche il ricordo della visita di Papa Paolo VI - ha illustrato a Papa Francesco quello che Papa Montini ha fatto per i Fiorentini: dal dono lasciato alla città, la costruzione della Casa per anziani “Paolo VI”, in via Cimabue, fatta costruire da Paolo VI ex novo in città inviando solo per questo 300 milioni in contanti, tutti inviati in una sola volta al Cardinale Florit, ai tanti aiuti in denaro e materiale vario, tra cui generi alimentari, coperte, vestiario, ecc, inviati alla popolazione alluvionata. Solo in contanti Paolo VI inviò ai fiorentini, dal 4 novembre 1966 al mese di marzo del 1967, oltre 500 milioni delle vecchie lire e, se si aggiunge anche il valore degli aiuti materiali, la cifra si aggira sul miliardo di lire.

Non solo: Paolo VI volle riconoscere il coraggio dimostrato dai fiorentini appuntando personalmente al Gonfalone della città la Medaglia d’Oro del Concilio Vaticano II, unico Gonfalone, e città, al mondo a poter vantare questo privilegio.

E alla messa di mezzanotte celebrata dal Cardinale Giuseppe Betori in Duomo, in via del tutto straordinaria, quest’anno parteciperà anche il Gonfalone del Comune per ricordare appunto il 50° anniversario dell’apposizione da parte di Papa Paolo VI della Medaglia d’Oro del Concilio Vaticano II.

“La presenza di Paolo VI nella notte di Natale di cinquant’anni fa - ha detto ieri il Cardinale Betori ai giornalisti - è un dono prezioso che ricorderemo nella Messa della notte in cattedrale”.

Nell’omelia il Cardinale riprenderà alcuni passi dei due discorsi pronunciati in città da Papa Paolo VI – con la cittadinanza in Piazza Santa Croce, con i fedeli in Duomo – e inviterà non solo a far memoria ma anche a prendere un nuovo slancio nella vita sociale ed ecclesiale come fece Papa Montini 50 anni fa.

Papa Paolo VI così si rivolse ai fiorentini: “Questo caro popolo fiorentino; siamo lieti ed onorati di sentirci cittadini di Firenze, vostro concittadino, vostro amico, vostro fratello”. Parole inusuali 50 anni fa per un Pontefice.

All’omelia – trasmessa in diretta televisiva dalla RAI in mondovisione - volle sottolineare che “siamo qua venuti, sospinti dalla carità del natale, perché la vostra prova ci ha chiamati, ci ha quasi obbligati a venire. Siamo venuti per pregare con voi, siamo venuti per condividere la speranza della rinascita. Non ricordiamo che altri Papi prima di noi, siano venuti a Firenze solo e proprio per Firenze, come noi in questa notte siamo qua arrivati, e non già per nostro godimento o per nostro interesse, ma per vostro conforto”.

Prima di partire per Firenze, ai Cardinali della Curia Romana aveva detto: “Abbiamo deciso di recarci a Firenze, ci ha mossi il desiderio di passare i momenti più alti del dolce mistero natalizio con la popolazione fiorentina che ha sofferto materialmente ed ancor più moralmente per le recenti alluvioni”. È l’ansia del Padre che sente come sue le sofferenze dei figli. “Sarà l’incontro del tutto familiare del Padre, che ha sentito come suoi i pericoli dei figli, le loro pene e le loro perdite”.
La notte di Natale del 1966 passata dal Beato Paolo VI a Firenze, alluvionata – ricorda Franco Mariani che alla storica visita ha dedicato anche un apposito libro nel 1996 oggi ripubblicato da Ludovica Greta Editore - è una tra le più significative nella millenaria storia del Papato ed una delle pagine più commoventi della biografia di Giovanni Battista Montini”.

Mariani da 20 anni custodisce gli audio originali dei due discorsi di Papa Montini – recuperati negli archivi della Radio Vaticana - oltre al discorso integrale di saluto del Cardinale Florit a Papa Paolo VI.

Fonte: Ufficio Stampa

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