
Il presidente Giani ha consegnato il massimo riconoscimento del Consiglio regionale al direttore del Pronto soccorso di Careggi. Grifoni: “Siamo all’avanguardia, risultato da condividere con il nostro team”
“Il riconoscimento che ricevo è frutto di un lavoro di squadra, lo voglio condividere con tutti i collaboratori, medici, infermieri, operatori socio sanitari. Grazie a tutti loro, il nostro team ha potuto realizzare molto riguardo all’umanizzazione dell’accoglienza, elemento fondamentale quando si lavora nell’emergenza”. Stefano Grifoni, il direttore del Pronto soccorso di Careggi (Medicina e chirurgia d’urgenza e accettazione) è emozionato e soddisfatto. Il Consiglio regionale gli ha appena consegnato il Gonfalone d’argento, la massima onorificenza dell’Assemblea toscana. “Sono molto onorato di appartenere al servizio sanitario pubblico della Toscana, una regione che ha dentro di sé una grande solidarietà. La sanità toscana anche quest’anno ha raggiunto tutti gli obiettivi, assicurando, unica in Italia, il mantenimento dei livelli di assistenza”. Il Pronto soccorso di Careggi, “accoglie 320-340 persone ogni giorno, la nuova struttura ci permette di essere facilmente all’avanguardia”, ha detto ancora Grifoni davanti ad una affollata platea di autorità, medici, personalità nella sala del Gonfalone del palazzo del Pegaso.
“Il nostro massimo riconoscimento va solo a personalità che si sono distinte in modo particolare per il loro impegno nella società toscana – dice il presidente del Consiglio regionale Eugenio Giani, con al fianco il vicepresidente Marco Stella –. Ne abbiamo conferiti sei nel 2016. Il servizio che offre e i risultati che raggiunge il Pronto soccorso dell’ospedale più importante della Toscana vengono identificati nella persona di Massimo Grifoni, che si contraddistingue anche per la professionalità e lo spirito umano che lo porta ad accogliere tutti con la stessa attenzione e cura. La partecipazione numerosa di questa occasione, come raramente accade in simili cerimonie, conferma il valore della persona e del medico al quale abbiamo deciso di conferire il Gonfalone d’argento”.
Fonte: Consiglio regionale della Toscana
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