
Il Consiglio regionale ha listato a lutto le proprie bandiere. Come già in occasione dell’attentato di Nizza, il presidente del Consiglio regionale,
Eugenio Giani, esprime “cordoglio per le famiglie e orrore per l’accaduto”. “Dobbiamo essere determinati – ha aggiunto – nel contrastare ogni forma di violenza e fondamentalismo”.
Per Giani “Occorre maggiore cura nei controlli e sempre più forte condivisione dei valori che fondano le nostre comunità, in primis i principi della religione cristiana. Per questo mi sento di criticare, seppure laicamente, la tendenza a non valorizzare e delle volte a dimenticare le nostre tradizioni”.
Agenzia regionale di sanità: via libera al bilancio di esercizio 2015
L’aula ha approvato a maggioranza il bilancio di esercizio 2015 dell’Agenzia regionale di sanità (Ars), che presenta un utile pari a 35mila 687,14 euro. Fatta eccezione per il 20 per cento (7mila 137,43 euro) destinato a riserva straordinaria indisponibile, in applicazione della normativa vigente, l’avanzo di bilancio dovrà essere impiegato per la realizzazione di investimenti o per finanziare le funzioni di ricerca proprie dell’Ente per attività scientifiche e nuove progettualità. La decisione è nella facoltà del Consiglio Regionale. La proposta arriva direttamente dalla commissione Sanità che ha individuato quattro progetti, nei quali dovrà essere suddivisa la cifra disponibile: 28mila 549,71 euro (pari, appunto, all’80 per cento dell’avanzo di bilancio).
L’Ars dovrà effettuare una valutazione con metodo scientifico degli effetti della riorganizzazione del sistema sanitario toscano; un monitoraggio delle liste di attesa e delle prestazioni non ambulatoriali con scadenza trimestrale a partire da gennaio 2017; una indagine sull’attività di prevenzione in particolare ai fini vaccinali e oncologici; attività di osservazione del raggiungimento dei livelli essenziali di assistenza (Lea) per individuare eventuali variazioni nei territori. Le indicazioni della commissione sono allegate all’approvazione del bilancio di esercizio 2015 dell’Ars, votato a maggioranza, con il voto di astensione dei gruppi di opposizione, nella seduta di questo pomeriggio.
Alcune cifre del bilancio dell’Ars: il valore della produzione è pari a 4milioni e 238mila euro, in diminuzione del 3,07% rispetto all’anno precedente (circa 4milioni arrivano dalla Regione, contributo corrispondente al 94,45 per cento). Il totale dei costi della produzione ammonta a 4milioni 060mila euro, in diminuzione del 2,38% rispetto al 2014. Il costo del personale, pari a 2milioni e 564 euro è pressoché invariato, sono ridotti i costi per acquisto di beni e servizi.
Studenti infermieri, unanimità per il recupero di forme di sostegno
“In commissione Sanità abbiamo davvero fatto un bel lavoro, partendo dall’ascolto delle problematiche di tanti ragazzi e tirocinanti, che hanno protestato davanti al Consiglio regionale e arrivando ad un atto che tiene conto delle istanze di tutte le forze politiche”. Così il presidente della commissione Sanità Stefano Scaramelli (Pd), illustrando in aula la proposta di risoluzione sulle forme di sostegno per gli studenti iscritti ai corsi di laurea delle professioni sanitarie.
L’atto, proposto da Scaramelli e già approvato all’unanimità dalla commissione Sanità, dopo che sono stati accolti emendamenti dei gruppi di minoranza, rappresenta il passo annunciato per il recupero della cosiddetta ‘Borsa degli infermieri’, finora riconosciuta dalla Regione, ma non più prevista per i prossimi anni, in favore degli studenti che seguono i corsi di infermieristica e svolgono tirocini gratuiti negli ospedali e nelle strutture sanitarie della Toscana. “Interessa oltre tremila giovani in Toscana, per oltre mille e ottocento ore di attività svolte in tre anni negli ospedali”, ha sottolineato il presidente.
La risoluzione impegna la Giunta regionale “a valutare, anche confrontandosi con la commissione consiliare, il mantenimento o l’attivazione di nuove forme di sostegno o rimborso per gli studenti iscritti al corso di laurea delle scienze infermieristiche in particolare per coloro che si stanno misurando con il tirocinio formativo negli ospedali toscani”. A considerare “attentamente la possibilità di estensione di tali misure anche ad altre professioni sanitarie” e tenere conto “di elementi di merito, nella predisposizione di tali forme di sostegno o rimborso, rivolgendosi agli studenti “con una media voti adeguata”, e, anche, “valutando strumenti come rimborsi mensa, trasporto, parcheggio laddove necessario”, o l’implementazione delle azioni previste dal programma regionale GiovaniSì, “per il sostegno dei tirocini anche mediante l’utilizzo del fondo sociale europeo”.
Scaramelli (Pd): “La Regione continui a sostenere la loro formazione e il loro apporto alla sanità toscana”
Dopo gli impegni assunti dalla commissione Sanità, che aveva ricevuto i rappresentanti degli studenti di scienze infermieristiche durante la loro protesta dovuta alla sospensione degli assegni di studio, arriva anche il via libera con voto unanime alla risoluzione, che vede come primo firmatario il presidente della Commissione sanità Stefano Scaramelli (Pd) e sottoscritta da tutti i membri della Commissione, con la quale si interviene sulla questione impegnando la Giunta regionale a valutare il mantenimento degli assegni o l’attivazione di nuove forme di sostegno economico.
“Questi studenti, che stanno ultimando il loro percorso con il tirocinio, passano otto ore al giorno all’interno dei nostri ospedali. E anche se lo fanno a titolo formativo, rappresentano un prezioso contributo al buon funzionamento delle strutture ospedaliere della nostra Regione. Tutta la commissione, quindi, in maniera trasversale tra tutte le forze politiche, ha ritenuto doveroso dare una risposta rapida alle loro proteste”. – ha dichiarato Stefano Scaramelli (PD), intervenuto in Aula per illustrare l’atto.
“Non è giusto che non ricevano più alcun sostegno, e che debbano pagarsi anche servizi come la mensa e il parcheggio. Alla Giunta, chiediamo quindi di verificare la possibilità di ripristinare l’assegno, oppure di introdurre altre forme di sostegno o di rimborso, anche implementando le azioni previste dal progetto GiovaniSì e mediante l’uso delle risorse del Fondo Sociale Europeo”. - ha aggiunto Scaramelli.
“Insomma, non possiamo dire agli studenti che la Regione non è più al loro fianco nel percorso di studio e formazione, e non riconoscere il loro contributo alla sanità toscana. La nostra sanità è un’eccellenza a livello nazionale, e se vogliamo essere i primi della classe dobbiamo esserlo anche nel modo in cui ci prendiamo cura di quelli che sono i nostri operatori sanitari del futuro. Questo indipendentemente dal fatto che poi lavorino o meno nella sanità toscana, anzi, deve essere per noi motivo di orgoglio il fatto che tanti studenti anche da altre regioni vengano a formarsi da noi nelle professioni sanitarie”. – ha proseguito Scaramelli (PD).
“Questi giovani sono una risorsa, e rappresentano un investimento non solo per il futuro, ma anche per il presente, visto che già svolgono attività negli ospedali toscani, e sono un patrimonio prezioso che non possiamo disperdere, perché la nostra sanità, per restare a livello d’eccellenza, ha bisogno di nuovi professionisti preparati e capaci, energie nuove da far entrare nel sistema sanitario. Adesso, insieme alla Giunta regionale, ci occuperemo degli sviluppi e di individuare insieme le soluzioni migliori in grado di dare agli studenti le risposte che attendono” – ha concluso il presidente della commissione sanità Stefano Scaramelli (PD).
Bilancio e atti finanziari: Defr 2017, ecco la nota di aggiornamento
Il Consiglio regionale non ha ancora il nuovo Piano regionale di sviluppo 2016-2020 e quindi la parte programmatica nell’aggiornamento del Documento di economia e finanza 2017 è molto ridotta, rinviando la definizione delle priorità strategiche ad una fase successiva. La parte finanziaria ricalca le scelte del Bilancio di previsione 2017.
Una parte consistente della Nota di aggiornamento è ripresa dal Piano di razionalizzazione delle società partecipate, in attuazione del decreto legislativo 175/2016 previsto dalla riforma Madia. La pronuncia della Corte costituzionale sulla riforma non ha toccato i decreti attuativi già approvati. Tuttavia, per prudenza, la società di certificazione di componenti e sistemi ferroviari Italcertifer e la società di esercizio dell’aeroporto della Maremma Seam sono tenute sospese e lasciate fuori dal progetto di razionalizzazione, in attesa che venga ritoccata la legge. Le altre partecipate sono state invece classificate.
Ci sono quelle interessate da un processo di liquidazione o cessione, in particolare le tre società di gestione delle terme di Chianciano, Casciana, Montecatini. Altre, come le società nell’ambito dell’energia, sono oggetto di fusione o messa in liquidazione, con contestuale cessione dei rami di azienda all’Agenzia regionale recupero risorse spa. Esse sono: Agenzia fiorentina per l’energia srl, Artel Energia srl (Arezzo), Agenzia energetica provincia di Pisa srl, Apea srl (Siena) Ealp srl (Livorno) e da razionalizzazioni, con presentazione di un piano industriale, come Fidi Toscana spa e Cet Società Consortile Energia Toscana scarl.
Un emendamento approvato all’unanimità dalla commissione Affari istituzionali, primo firmatario Antonio Mazzeo (Pd), punta a dare una tempestiva operatività al Piano strategico per lo sviluppo della Costa toscana, messo a punto dalla commissione consiliare. A tal fine si prevede che con la nota di aggiornamento del Documento di economia e finanza regionale 2017, che sarà approvata contestualmente o subito dopo il Piano regionale di sviluppo 2016-2020, sia individuato il sostegno finanziario a tre progetti prioritari: all’iniziativa pilota sull’economia circolare, con l’obbiettivo di definire una politica di medio-lungo termine per la creazione di una filiera industriale; alla costituzione di un Polo unico per il trasferimento tecnologico; alle bonifiche dei siti di interesse nazionale per promuovere la transizione verso ipotesi di sviluppo sostenibile.
Bilancio e atti finanziari: legge di stabilità 2017, il collegato
Ecco le principali disposizioni finanziarie contenute nel Collegato alla legge di stabilità 2017.
Per i collegamenti aerei con l’Isola d’Elba, aeroporto di Marina di Campo, sono disponibili 350 mila euro per l’accordo con Enac, l’Ente nazionale per l’aviazione civile.
Le entrate dei Titoli di efficienza energetica (Tee), noti anche come ‘certificati bianchi’, ottenuti con la messa in esercizio commerciale di nuovi treni regionali di ultima generazione, saranno destinati alla mobilità sostenibile.
Per la salvaguardia della laguna di Orbetello 1 milione e 120mila euro serviranno a stipulare specifici accordi con le amministrazioni interessate.
Per la manutenzione straordinaria dell’invaso di Bilancino e delle aree adiacenti sono previsti 105.000 euro per ciascuno degli anni 2017, 2018, 2019.
Le attività dell’Osservatorio del paesaggio, istituito con la legge per il governo del territorio, potranno contare su 50.000 euro nel 2017, 40.000 euro nel 2018, 34.000 nel 2019.
La giunta regionale è autorizzata ad erogare un contributo straordinario di 200 mila euro al comune di Castagneto Carducci, chiuso dal 5 marzo dopo che il forte vento ha danneggiato il tetto e le alberature.
Il brigadiere Giuseppe Giangrande e Gianmichele Gangale, che non possono più lavorare dopo le lesioni personali gravissime causate da atti di criminalità, potranno contare su 20mila euro ciascuno per ognuno degli anni 2017 e 2018. La provincia di Pistoia potrà contare su un contributo massimo di 50.400 euro per estinguere i mutui gravanti sugli immobili destinati al trasferimento in proprietà alla Regione.
Bilancio, Anselmi (PD): “Oltre 1milione di euro per garantire la continuità territoriale dell’Elba”
“L’aeroporto di Campo nell'Elba, come più volte ribadito, è cruciale per la qualità della vita, lo sviluppo e le prospettive economiche dell’intero territorio elbano e come gruppo PD abbiamo sostenuto con forza e votato il prolungamento al prossimo triennio il contributo straordinario destinato all’Ente nazionale per l’aviazione civile per garantire la continuità territoriale dell’Isola con il territorio regionale.
Lo stanziamento complessivo ammonta ad 1.050.000 euro, così suddivisi: 277.203,62mila euro nel 2017, 350mila euro nel 2018 e 350mila euro nei 2019, ai quali si aggiungono 72.796,38 euro per il 2017, che corrispondono al 20% del contributo previsto per il 2016 che sarà liquidato a rendicontazione delle spese sostenute per l'effettuazione dei collegamenti aerei. Nel 2020 sarà assicurato il saldo relativo al 2019 fino a 72.796,38 euro. Investire nelle infrastrutture e, in questo caso, contribuire concretamente all’efficienza dello scalo garantendo, con finanziamenti dedicati, collegamenti aerei regolari, continuativi ed adeguati al flusso di passeggeri, è una priorità della Regione e un segno chiaro della rinnovata attenzione per l'offerta turistica e la mobilità in generale da e verso l’Elba”.
Così Gianni Anselmi, consigliere regionale PD e presidente commissione Sviluppo economico, commentando lo stanziamento di 1.050.000euro in tre anni per garantire la continuità territoriale dell’Elba attraverso l’aeroporto di Campo.
Bilancio e atti finanziari: legge tecnica in attesa definizione risorse nazionali
La legge di bilancio 2017 è da considerarsi ‘tecnica’, nel senso che fa fronte, a legislazione vigente, alla richiesta da parte dello Stato di concorrere agli oneri della finanza pubblica. La legge di stabilità 2016 prevede un contributo complessivo a carico delle Regioni a statuto ordinario pari a circa 2,7miliardi di euro, che per la Regione Toscana significa una minore spesa di 210 milioni di euro.
Tale risultato può essere raggiunto sia con minori trasferimenti statali, che abbassano la soglia della spesa regionale possibile, sia con un obbligo di avanzo di bilancio, cioè spese finali minori delle entrate finali.
Il bilancio regionale, per queste ragioni, è costruito per realizzare un avanzo di 80 milioni di euro e prefigura fin da ora la possibilità di rinunciare a 130 milioni di trasferimenti statali, assegnati dalla legge di bilancio statale, per raggiungere il risparmio complessivo di 210 milioni di euro.
Viene garantita la copertura finanziaria integrale delle spese di funzionamento e delle spese incomprimibili, che tengono conto delle obbligazioni giuridiche in essere, dei contratti, dei mutui, degli oneri per il personale, delle altre spese a carattere rigido.
L’accantonamento di 80 milioni di euro è determinato da una grossa riduzione della spesa libera ‘comprimibile’, pari a circa 41 milioni di euro su un totale di 140 milioni, e da un importante risparmio sulla spesa per il personale di circa 24 milioni di euro. Per il resto da una serie di risparmi su altre voci di spesa, come la riduzione del cofinanziamento regionale dei fondi europei, a recupero delle anticipazioni fatte nei primi anni della nuova programmazione.
Un criterio simile a quello seguito per la parte corrente è stato adottato per gli investimenti. Tutti quelli in itinere sono coperti, mentre sono in stand by i nuovi, in attesa della destinazione del fondo nazionale di circa 400 milioni di euro. Si discute, inoltre, di un fondo di 3 miliardi per gli enti locali, di cui alle Regioni dovrebbero essere assegnati 1,7 miliardi di euro.
Altre partite aperte riguardano la possibilità di utilizzare l’avanzo vincolato di esercizi precedenti ed alcune voci di spesa per gli interessi. Con la legge di stabilità, il Fondo sanitario nazionale è stato aumentato di 2 miliardi, che si traducono per la Toscana in 160 milioni in più in bilancio. Su altre voci devono essere conclusi specifici accordi tra Stato e Regioni entro il 31 gennaio.
Il bilancio finanziario di previsione 2017 registra una competenza dell’entrata e della spesa pari a 16miliardi e 735milioni, con un disavanzo di 2miliardi e 655milioni. Il quadro generale dell’entrata e della spesa nel 2017 è pari a 11miliardi e 632milioni di euro, di cui 8 miliardi e 363milioni di entrate correnti di natura tributaria, perequativa e contributiva; 259milioni di trasferimenti correnti; 52milioni di entrate extratributarie, 244milioni di entrate in conto capitale; 6milioni di entrate da riduzione di attività finanziarie; 2miliardi e 707milioni da accensione prestiti. Sul lato spesa, ci sono 2miliardi e 658milioni di euro quale componente passiva di amministrazione, 8miliardi e 560milioni di spese correnti, 297milioni di spese in conto capitale, 6milioni e 550mila di spese per incremento attività finanziarie e 113milioni di euro per il rimborso dei prestiti. Le contabilità speciali di competenza (partite di giro) ammontano a 3miliardi, 300milioni e 597mila euro. La spesa è stata ripartita in ‘missioni’, che rappresentano le funzioni principali e gli obbiettivi strategici, a loro volta disaggregate in ‘programmi’, cioè aggregati omogenei di attività per perseguire gli obbiettivi indicati dalle missioni.
Crisi Sanac: mozione unanime per salvaguardia occupazione e indotto
Mozione unanime in aula per la salvaguardia dei livelli occupazionali dell’Azienda Sanac, il cui destino è strettamente correlato a quello della controllante Ilva spa, poiché il 60 per cento della produzione del gruppo Sanac è destinato all’azienda controllante. Come illustrato dalla consigliera Irene Galletti (M5S), prima firmataria dell’atto, gli ultimi sviluppi della vicenda risalgono all’assemblea pubblica del 19 dicembre, indetta dai lavoratori dello stabilimento massese davanti ai cancelli aziendali, per chiedere un intervento urgente della Giunta regionale, al fine di scongiurare la messa in vendita del gruppo Sanac entro il 31 gennaio 2017.
Una data troppo prossima e insufficiente a maturare una soluzione condivisa tra Governo, lavoratori e creditori – recita la mozione – considerata anche l’assenza ad oggi di manifestazioni di interesse verso il gruppo. Con questa mozione, per scongiurare una crisi aziendale così pesante per il territorio di Massa Carrara, che registra un tasso di disoccupazione del 34 per cento superiore a quello medio toscano, si impegna la Giunta regionale “ad attivarsi tempestivamente per ottenere una positiva soluzione della crisi di Sanac, salvaguardando gli attuali livelli occupazionali e l’indotto – ha concluso Galletti – e richiedendo da subito una proroga della messa in vendita del gruppo, attualmente fissata per il 31 gennaio 2017”.
Adesione alla mozione è stata espressa dai consiglieri Giacomo Bugliani (Pd) e Tommaso Fattori (Sì-Toscana a sinistra), che hanno auspicato un segnale unanime del Consiglio regionale, che non è mancato.
Piano Casa: il Consiglio approva proroga a tutto il 2018
Le “misure urgenti e straordinarie volte al rilancio dell’economia e alla riqualificazione del patrimonio edilizio esistente” sono prorogate fino a tutto il 2018. Lo ha deciso il Consiglio regionale della Toscana che nella mattinata di oggi, mercoledì 21 dicembre, ha approvato a maggioranza (astenuto solo il Movimento 5 stelle) la proposta di legge di proroga del termine per la presentazione dei titoli abilitativi.
La consigliera Meucci (Pd) aveva chiesto la proroga dei termini di presentazione della Scia con una mozione alla Giunta. “Riqualificazione del patrimonio edilizio esistente, più trasparenza e procedure più snelle con l’obiettivo preciso di andare incontro alle necessità abitative delle famiglie toscane, ma anche sostegno al settore dell'edilizia. Questi gli obbiettivi del primo "piano casa " ma che continuano a rimanere validi ancora oggi, specialmente dopo la recente riforma della normativa urbanistica " Così la consigliera regionale del Pd Titta Meucci è intervenuta oggi in aula a nome del gruppo per dichiarare il voto favorevole alla proposta di legge che proroga per due anni ,fino al 31.12. 2018 il Piano Casa (legge regionale 24 del 2009).
La consigliera Meucci aveva già presentato come prima firmataria e fatta approvare dal Consiglio una mozione rivolta alla ulteriore conferma delle disposizioni del "Piano casa" proprio in virtù delle valutazioni positive dei suoi effetti provenienti da tutti i soggetti interessati anche durante quest'ultimo anno. “Siamo concordi non solo sulla proroga- spiega Meucci - ma apprezziamo l’ulteriore arricchimento delle originarie disposizioni rivolto a favorire il conseguimento delle finalità di incentivo al recupero del patrimonio edilizio esistente." In effetti, entrando nel dettaglio si vede che la legge oggi approvata oltre a prorogare le misure della legge regionale 24/2009 stabilisce nel contempo che, qualora i Comuni definiscano ampliamenti volumetrici a titolo di premialità nell'ambito della disciplina per il recupero del patrimonio edilizio esistente dei propri strumenti urbanistici, tali comuni possono escludere l'applicazione della lr24/2009 nei propri territori.
“Con questa proposta di legge – conclude Meucci - si è fatto un buon lavoro. Si arriverà infatti anche ad un miglioramento e ad una riqualificazione del tessuto urbano perché le disposizioni del piano casa hanno già dimostrato negli scorsi anni di avere effetti positivi anche sul piano del riefficentamento e il raggiungimento di obiettivi di sostenibilità del patrimonio edilizio privato. Possiamo e dobbiamo dunque continuare a coniugare il rilancio dell’edilizia con la riqualificazione del patrimonio. Due esigenze che possono essere tenute insieme nel segno e in linea con i principi della normativa urbanistica in vigore".
“Questa legge è da votare – ha esordito Elisa Montemagni (Ln) – non solo perché va incontro alle esigenze del settore, ma anche dei Sindaci”. Astensione invece per Giacomo Giannarelli (M5S), “perché la misura non ha raggiunto gli obiettivi sperati”
Manovra finanziaria: il dibattito
“La Nota di aggiornamento al Documento di economia e finanza regionale 2017 è il presupposto della complessiva manovra finanziaria per il triennio 2017-2019, di cui fa parte ”ha rilevato il presidente della commissione Affari istituzionali, Giacomo Bugliani (Pd), illustrando gli atti relativi. In particolare Bugliani ha ricordato che il Defr ha come contenuto minimo l’indicazione delle politiche da adottare, gli obbiettivi della manovra di bilancio regionale, il quadro finanziario unitario di tutte le risorse disponibili, gli indirizzi agli enti strumentali e alle società controllate e partecipate. Il Defr, inoltre, aggiorna il contesto strutturale del Programma regionale di sviluppo e definisce le priorità programmatiche per l’anno successivo. “Dal punto di vista finanziario tutta la manovra di bilancio ha ‘carattere tecnico’,- ha sottolineato il presidente - perché composta a legislazione vigente, con i tagli previsti dalla legge di stabilità dello Stato per il 2016 ed in attesa della nuova legge di bilancio per il 2017. E’ stata adottata per evitare la gestione provvisoria”. Sarà, quindi, in sede di prima variazione al bilancio 2017 che potrà essere recuperata quella parte della spesa a cui non è possibile dare oggi copertura. In questo quadro la Regione Toscana ha la disponibilità di 11.632 milioni di euro.
“Il quadro finanziario non si discosta da quello previsto nel bilancio di previsione 2017-2019 – ha affermato Bugliani – Ci sono inoltre alcuni indirizzi
agli enti strumentali e alle società in house sui principi contabili e sui tempi di adozione dei bilanci preventivi, sull’indebitamento, sull’assunzione di partecipazioni in società e sugli atti di gestione del patrimonio. Elementi questi, che saranno oggetto di una specifica delibera della Giunta per ciascuna società”.
Bugliani ha precisato che sul piano di razionalizzazione delle società partecipate incide la sentenza della Corte costituzionale 251/2016 su alcuni articoli della legge Madia, che ha imposto alcune correzioni prudenziali all’impianto complessivo rimasto sostanzialmente immutato.
“Nell’ambito di attività della commissione abbiamo introdotto nel Defr un emendamento promosso dalla Commissione istituzionale per la ripresa economico sociale della Toscana costiera – ha aggiunto il presidente - per inserire nel prossimo Programma regionale di sviluppo il Piano strategico per la costa, finanziando tre progetti: l’iniziativa pilota per l’economia circolare, il polo unico per lo sviluppo tecnologico, la bonifica dei siti di interesse nazionale”.
Sulla legge di stabilità e sul relativo collegato Bugliani ha sottolineato che essenzialmente introducono una diversa articolazione temporale di interventi già previsti, come sul sistema tangenziale di Lucca, con la conferma del contributo di 15 milioni di euro ripartito in 2 milioni nel 2018 e 13 nel 2019. Lo stesso per gli interventi sulla Darsena Europa nel porto di Livorno, con l’impegno della Regione previsto a partire dal 2017 e fino al 2036, e la copertura delle spese fissata nell’importo annuo di 12 milioni e 500mila euro. L’impegno della Regione per il pagamento delle rate del mutuo contratto dall’Autorità portuale per il piano regolatore del porto di Piombino, partirà dal 2017 e si estenderà fino al 2036. L’importo è di 3 milioni l’anno.
Viene confermato anche l’intervento per il rilancio economico e culturale della città di Pisa con un finanziamento di 9 milioni di euro ed una diversa articolazione temporale. Per il 2018 sono previsti 3 milioni e 500mila euro e per il 2019 4 milioni di euro. Sugli interventi per la piantumazione della piana fiorentina, per complessivi 1 milione e 126 mila, l’arco temporale di riferimento diventa quadriennale. Con 420mila euro nel 2017, 350mila nel 2018 e 461.500 nel 2019.
Per garantire la continuità territoriale con l’isola d’Elba, la Regione paga ad Enac oneri di servizio pubblico per i voli sull’aeroporto di Marina di Campo sulla base di un contratto di servizio. L’accordo sarà sottoscritto nel 2017 per cui si verserà un acconto di quanto dovuto annualmente pari all’80% nel 2017 ed il restante 20% sarà imputato nell’esercizio 2020. Nel 2017 saranno quindi garantiti circa 277mila euro. Negli anni 2018 e 2019 sarà erogato il normale contributo annuale di 350 mila euro. Per gli interventi sulla sicurezza sismica sono invece previsti 500mila euro nel 2017.
I proventi della vendita dei Titoli di efficienza energetica, ottenuti per interventi sui mezzi pubblici, saranno destinati alla mobilità sostenibile. La gestione della laguna di Orbetello potrà contare sul sostegno regionale per un milione e 120mila euro per ciascuno degli anni 2017, 2018 e 2019.
In vista dell’acquisizione dell’invaso di Bilancino, si sono stimati i costi ‘anno zero’ da sostenere per riportare l’invaso a condizioni di efficienza. Si tratta dei costi di struttura, in capo al gestore, e dei costi per la funzione turistica ambientale, in capo al comune di Barberino di Mugello, che saranno in parte pagati dalla Regione con un importo forfettario di 100mila euro l’anno.
Viene garantito il finanziamento dell’Osservatorio per il paesaggio con una somma annuale di 50mila euro nel 2017, 40 mila nel 2018, 34mila nel 2019.
E’ previsto anche un contributo straordinario per il cimitero monumentale di Castagneto Carducci. La provincia di Livorno è stata inserita nella delibera della Regione per le calamità del 5 marzo 2015, ma non nel decreto ministeriale. Per questo sono stati concessi 200mila euro per ricostruire l’ala nord.
Un contributo di solidarietà a testa di 20mila euro l’anno per il 2017 e per il 2018 verrà garantito al brigadiere Giuseppe Giangrande e a Gianmichele Gangale, vittime di atti criminali che li hanno resi inabili al lavoro. Il fondo regionale per la prestazione di garanzie integrative alle banche per la concessione di mutui potrà operare fino al 31 dicembre 2019.
“L’unica modifica introdotta in commissione – ha dichiarato quindi Bugliani – riguarda un contributo alla provincia di Pistoia non superiore a 50.400 euro per l’estinzione di mutui collegati ad immobili in trasferimento di proprietà alla Regione”.
Altri due emendamenti introdotti dalla Commissione riguardano agevolazioni fiscali per l’uso di gas naturale e per i titolari di concessione statale per gli ormeggi. Nei grandi impianti di cogenerazione situati nelle aree a crisi complessa (Livorno e Piombino) non si applicherà l’addizionale regionale limitatamente alla componente di utilizzo dell’energia termica per dieci anni fino a 550 mila euro. Per quanto riguarda i titolari di concessioni statali del demanio e patrimonio uso ormeggio di durata non superiore ai sei mesi, invece, si introduce la possibilità di dilazionare sia il canone dovuto per gli anni 2016 e 2017, sia la differenza tra il canone dovuto per il 2016 e quanto versato come acconto, in cinque rate annuali con l’applicazione di interessi pari allo 0,2% annuo. Dal 2017 è inoltre prevista la riduzione al 25 per cento dell’aliquota dell’imposta regionale sul canone dovuto.
“Stiamo discutendo su cifre oltraggiose, scritte sulla sabbia - ha dichiarato il portavoce dell’opposizione Claudio Borghi – E’ sbagliato parlare di ‘bilancio tecnico’. E’ una bozza provvisoria, con contenuti appena delineati”. A suo giudizio è particolarmente grave lo scarso riconoscimento delle necessità del settore sanitario. “A fronte ci sono venti miliardi per un danno fatto dallo stesso governo con la normativa sul bail in – ha osservato – Se ci sono per le banche, ci devono essere anche per la sanità”. Per questo ha annunciato che l’opposizione di centrodestra non parteciperà alle votazioni sui singoli articoli.
“E’ un bilancio tecnico, che prende atto della situazione determinatasi con la legge di stabilità 2015 - ha rilevato il capogruppo Pd Leonardo Marras, anche in riferimento alla risoluzione presentata dal Pd – La Toscana non farà ricorso al fondo nazionale vincolato, che però prevede misure di cui la Toscana non farà a meno: autosufficienza, contributo agli affitti, interventi socioeducativi sugli asili nido, diritto allo studio e così via”. A suo parere tutto questo si vedrà nel momento in cui a livello nazionale sarà ripartito il fondo di tre miliardi destinato alle Regioni inserito in legge di stabilità. “Variamo il bilancio in questi termini per non cadere nella gestione provvisoria – ha osservato – Sarebbe addirittura peggiore dell’esercizio provvisorio. Non saremmo in grado neppure di gestire i fondi strutturali”. Marras ha osservato poi che il ritardo con cui si affronta il nuovo Programma regionale di sviluppo nasce dalla necessità di affrontare temi come il riordino istituzionale, il legame con i territori, le linee di un nuovo welfare, il sostegno all’economia, le politiche del credito.
Atti “composti di piccole gabelle, poveri e scarni”. Questo il giudizio fornito da Gabriele Bianchi (M5S), secondo il quale “così il presidente della Giunta viene meno agli impegni presi con i suoi elettori e a tutelare il bene comune”.
Nel dettaglio, Bianchi ha avanzato dubbi sulla riduzione dei costi legati ai doppi vitalizi. “19 consiglieri su 26 hanno presentato ricorso contro il divieto di cumulo, e alla fine i costi rischiano di essere maggiori dei risparmi”. Per quanto riguarda l’autorità per la partecipazione, i fondi assicurati, 400 mila euro, sono giudicati esigui. Per quanto riguarda la legge di stabilità e i collegati “tante opere in Toscana che i cittadini aspettano da decenni vengono prorogate”. Bianchi ha inoltre criticato il taglio alle spese per la polizia provinciale “perché si tolgono risorse per la tutela del territorio”. Infine, per il consigliere pentastellato, “è assurdo parlare di ripresa generalizzata basandosi su percentuali dello zero virgola. La verità è che c’è un aumento esponenziale dei disoccupati e i cittadini toscani sono in forte difficoltà”.
Tommaso Fattori (Sì – Toscana a Sinistra) ha nuovamente stigmatizzato i tempi con cui gli atti vengono trasmessi dalla Giunta al Consiglio, “tempi che comprimono le capacità di intervento e di indirizzo politico”. Per Fattori la legge di stabilità e il collegato “sono provvedimenti poveri in ogni senso: ci sono poche risorse e ci sono orizzonti limitati. Si tratta di canovacci in attesa che il governo centrale faccia le sue scelte e, sarebbe meglio dire, quantifichi i nuovi tagli”. “L’economia è in fase di stagnazione, il mercato del lavoro è stato drogato dalle decontribuzioni del Jobs Act e da una valanga di voucher, servirebbero scelte diverse – ha proseguito Fattori -. Siamo davanti a atti di bilancio di lacrime e sangue, in cui si assicura solo di coprire le spese incomprimibili e di funzionamento. Non si può ottenere strangolando le Regioni dal punto di vista economico quello che non si è riusciti ad ottenere con il referendum. Sono a rischio gli investimenti regionali. Solo in Italia il peso degli obiettivi nazionali di bilancio gravano così tanto sui livelli di governo”. Servirebbe, ha concluso Fattori, “un’inversione di rotta con politiche di investimento e di espansione”.
Enrico Cantone (M5S) ha avanzato alcuni rilievi sul bilancio consiliare, fra cui la spesa per la Festa della Toscana (350 mila euro), giudicata eccessiva. Per quanto riguarda gli altri atti, Cantone ha sottolineato “che abbiamo subìto 210 milioni di tagli da parte del governo centrale, tagli che agiscono pesantemente sulle spese per la sicurezza, per l’istruzione, per la formazione, per le politiche sociali”. “Bisogna che i cittadini sappiano – ha proseguito – che i finanziamenti che sono stati promessi in campagna elettorale poi non arrivano. E questo vale, ad esempio, per l’aeroporto dell’Elba, per la Piattaforma Europa a Livorno, per il proto di Piombino”. “A fronte di tagli pesanti – ha concluso Cantone – come sempre a rimetterci sono i cittadini. Ci sono 155 mila famiglie in Toscana in grave difficoltà. Noi abbiamo rinunciato alla metà dei nostri stipendi, se gli altri consiglieri facessero lo stesso, e rinunciassero con i parlamentari ai vitalizi, potremmo togliere tante famiglie dalla povertà”.
Il “capitolo lavoro” al centro dell’intervento del consigliere di Sì – Toscana a sinistra Paolo Sarti. “Negli atti di indirizzo, poco o nulla si fa per questo settore” ha rilevato denunciando un uso “improprio” dei voucher. “Ricordo a tutti che nel 2013 erano due milioni e 400mila, nel 2014 sono saliti a quattro milioni e 400mila, nel 2015 si sono superati gli otto milioni e che nel solo mese di gennaio 2016 se ne contano 624mila”. “Questa odiosa legalizzazione di un salario minimo non contrattualizzato deve essere combattuta” ha detto annunciando atti affinché vengano impediti sostegni e incentivi alle aziende che usano i voucher.
Nella sua replica l’assessore a Bilancio Vittorio Bugli ha voluto porre attenzione su “aspetti non sufficientemente valorizzati nel corso del dibattito”. Tra questi, e riferendosi alla nota di aggiornamento al Defr 2017 definito un “documento di affiancamento al bilancio”, l’assessore ha evidenziato “l’analisi sulle partecipate”. Bugli ha ricordato gli impegni presi dal precedente Governo e ancora da confermare. “Dovremo comunque compiere impegni non indifferenti. Credo però che avremo un po’ di margine per gli investimenti” ha detto confermando il lavoro fatto con “responsabilità e coraggio”.
Le dichiarazioni di voto
“Sono canovacci, atti poveri e minimi anche se compromessi dai tagli del Governo”. Così Tommaso Fattori (capogruppo Sì – Toscana a sinistra) ha manifestato il voto contrario a tutti gli atti di indirizzo finanziario.
Stessa dichiarazione è stata espressa da Giovanni Donzelli (capogruppo Fdi): “Siamo convintamente contrari e contestiamo metodo e merito” ha detto riferendosi, in particolare, alla tempistica troppo stessa che ha “impedito un’analisi degli atti”. “Mi auguro non capiti mai più”.
“Ricordo a tutti che la commissione Ambiente si è rifiutata di esprimere un parere. Prova che il metodo utilizzato è inaccettabile” ha detto Giacomo Giannarelli, capogruppo del Movimento 5 stelle che ha rivolto un appello al governatore, Enrico Rossi, quale candidato alla segreteria del partito democratici: “Spero voglia cambiare l’indirizzo politico e lavorare per le vere priorità del Paese”.
Un no secco è stato espresso anche da Manuel Vescovi (capogruppo Lega Nord). “Per affrontare meglio questi atti – ha detto – sarebbe stato meglio spostare la discussione e l’approvazione del Testo Unico sul Turismo a gennaio”.
Di rilievi “in parte comprensibili” ha parlato Leonardo Marras (capogruppo del partito Democratico). “La manovra è stata presentata con grande onestà, mettendo in mostra i limiti e non solo le speranze” ha rilevato. “Si tratta di un passaggio responsabile. C’è del buono sotto il sole” ha conluso.
Legge di stabilità: via libera a maggioranza
Via libera alla legge di stabilità per l’anno 2017. Il Consiglio regionale della Toscana ha votato l’atto a maggioranza (22 voti a favore e 12 contrari). L’Aula consiliare ha approvato anche l’ordine del giorno collegato e presentato dal capogruppo di Fratelli d’Italia Giovanni Donzelli. Nel dispositivo, si impegna l’Esecutivo toscano ad “attivarsi con il comune di Vecchiano, il parco di Migliarino San Rossore Massaciuccoli, la Marina militare e l’Anaim (Associazione nazionale Arditi Incursori) per la conservazione e la ristrutturazione della palazzina Arditi Incursori e la sua destinazione a museo”. Il testo lascia alla Giunta il compito di “individuare le risorse necessarie il capitolo di spesa ritenuto più idoneo”.
Bilancio: respinta questione pregiudiziale che richiedeva sospensione
Respinta dall’aula, prima dell’inizio del dibattito complessivo sugli atti di bilancio, una questione pregiudiziale e sospensiva degli atti di bilancio presentata dal consigliere Giovanni Donzelli (FdI). L’atto ha ricevuto il voto negativo della maggioranza.
Donzelli ha comunicato che la Commissione europea, a seguito di una denuncia di violazione delle norme europee da parte della Regione Toscana nell’affidamento diretto a Fidi di fondi europei senza indire procedura di appalto pubblico, ha aperto un’indagine istruttoria e ha deciso di avviare una procedura di rettifica finanziaria nei confronti delle autorità italiane. “Il rischio – ha detto Donzelli – è che la Regione Toscana debba restituire molti milioni di euro, e attualmente nella legge di bilancio non sembra esserci un fondo di accantonamento adeguato”. Per questo Donzelli ha chiesto che la proposta di legge “sia sospesa e rinviata fino a quando non siano accantonate nel bilancio regionale le risorse finanziarie necessarie a fronteggiare un’eventuale rettifica finanziaria”. “Mi auguro – ha detto in conclusione – che la Toscana per un suo errore non sia costretta a dare altri soldi all’Europa, che già succhia risorse importanti alla nostra economia”.
L’assessore regionale al Bilancio Vittorio Bugli ha rassicurato sul fatto che si tratta di un rilievo come tanti altri, che la procedura è in fase di avvio e prevede tutto un successivo scambio di informazioni e valutazioni, e che, se pure dovesse concludersi negativamente, riguarda fondi per circa 4 milioni e mezzo di euro “ampiamente supportabili nell’overbooking del Por, senza quindi che ci sia bisogno di ricorrere a risorse esterne”.
“Non si deve minimizzare la questione – ha detto Giacomo Giannarelli (M5S) -. Noi siamo molto preoccupati, c’è un’anomalia che il Movimento va denunciando dal primo giorno, e cioè che i fondi europei vengano gestiti da una banca privata, e che si proceda regolarmente con affidamenti senza gara. Questo governo deve cambiare sistema”.
Leonardo Marras (Pd) ha giudicato “sufficiente a fugare qualsiasi dubbio” la spiegazione fornita dall’assessore Bugli e ha ricordato che ha suo tempo la Toscana ha deciso di dotarsi di uno strumento finanziario per l’attribuzione del credito, e per il sostegno dell’economia regionale, “che è stato capace di operare con efficacia in momenti grave crisi”.
Defr, Bugliani e Marras (PD): “Un documento tecnico necessario per amministrare l’ente e che ci dice, però, che la Toscana non rinuncerà ad investimenti importanti”
“Si tratta di un bilancio al momento meramente ‘tecnico’ che deve ancora attendere un intervento dello Stato dal momento che solo pochi giorni fa è stato approvato dal Senato il bilancio di previsione; le risorse per il territorio saranno eventualmente recuperate con la prima variazione di bilancio con l’obiettivo di riacquistare ulteriore capacità di spesa e investire ove sia necessario. – ha spiegato Giacomo Bugliani, consigliere regionale Pd e presidente commissioni Affari istituzionali, illustrando in aula gli atti - Per quanto riguarda la nota di aggiornamento al Defr 2017, questa è invece in attesa delle modifiche della proposta di Programma regionale di sviluppo (PRS) 2016-2020 all’attenzione del Consiglio Regionale per l’approvazione definitiva, perciò è al momento una sostanziale riconferma del documento già approvato lo scorso settembre.
Le priorità strategiche sono: la prima, quella relativa allo sviluppo della competitività economica e del capitale umano ed alla riduzione delle disparità territoriali; la seconda, volta ad attutire gli squilibri sociali generati ed accentuati dalla crisi economica; la terza, dedicata ai temi ambientali, all’uso efficiente delle risorse e alla riduzione delle emissioni di gas climalteranti. La legge di stabilità prevede una rimodulazione di interventi finanziari già stabiliti, impegni già messi in campo per diverse realtà territoriali, dalla laguna di Orbetello, al porto di Livorno e Darsena Europa, l’aeroporto di Marina di Campo, il sistema tangenziale di Lucca, il porto di Piombino, il ponte sull’Arno a Signa e altri ancora. Un tema importante a cui viene data rilevanza è l’agevolazione fiscale per chi consuma gas naturale come combustibile, ovvero la non applicazione dell’addizionale regionale fino ad un importo massimo di 550 mila euro l'anno. Novità importanti riguardano il demanio idrico, dando un incentivo a ricomporre il contenzioso in atto: è stata infatti introdotta in via straordinaria la possibilità di rateizzare il pagamento dei canoni 2016 e 2017 al netto delle sanzioni”.
“Un documento tecnico sì, che però ci dice molte cose – ha detto Leonardo Marras, capogruppo del Pd, illustrando la risoluzione collegata alla nota di aggiornamento del Defr presentata dal Partito Democratico –: innanzitutto ci dice che, se anche tecnicamente non assumiamo il fondo di trasferimento statale, la Toscana nei prossimi anni non farà a meno di interventi in settori rilevanti come le politiche sociali, il diritto allo studio e la valorizzazione dei beni culturali, provvedimenti che saranno inseriti nel documento di programmazione economico finanziaria successivamente alla finanziaria nazionale 2017. Oggi, era importante approvare il bilancio per evitare che dal 1 gennaio la Regione si trovasse in gestione provvisoria, ovvero nell’impossibilità di amministrare anche i cosiddetti fondi strutturali; in coerenza, tra l’altro con un ciclo di programmazione già anomalo, perché non abbiamo ancora potuto approvare il Prs 2016-2020: abbiamo preso il tempo necessario per un esame attento e per elaborare le necessarie modifiche raccolte da noi anche dal confronto sui territori, ad inizio anno andremo in aula e affronteremo temi rilevanti come i tempi del riassetto istituzionale, il nuovo welfare, la sharing economy e l’economia verde.
Con questa risoluzione – ha proseguito Marras – , in linea con le precedenti presentate a corredo degli atti di programmazione finanziaria, rivendichiamo la necessità di implementare i fondi alla viabilità e alle opere pubbliche, di escludere aumenti di tassazione regionale su imprese e famiglie, di dare priorità ai progetti di innovazione territoriale, già dalla prima possibile variazione di bilancio. Impegniamo la giunta anche ad attivare, all’interno della Conferenza delle Regioni, iniziative di approfondimento sulla relazione tra finanza statale e regionale e sulla revisione delle modalità di calcolo del pareggio di bilancio così da poter esercitare al meglio le prerogative della Regione in termini di investimenti pubblici necessari a sostenere la ripresa economica e occupazionale del Paese”.
Defr 2017: via libera a maggioranza
Via libera al Defr 2017 (Documento di economia e finanza regionale). Il Consiglio regionale della Toscana ha votato l’atto a maggioranza (23 voti a favore e 12 contrari).
L’Aula consiliare ha approvato anche la proposta di risoluzione collegata e presentata dal capogruppo del partito democratico, Leonardo Marras.
Nel dispositivo si impegna, tra l’atro, l’Esecutivo toscano ad una “profonda revisione delle politiche di spesa di natura comprimibile, per ridurre eventuali sacche di inefficienza e recuperare risorse utili per le politiche abitative della Regione, privilegiando quelle ritenute prioritarie”.
Bilancio Consiglio: via libera a maggioranza
Via libera al Bilancio di previsione finanziario per il triennio 2017-2018-2019 del Consiglio regionale della Toscana. L’Aula ha votato la proposta di delibera a maggioranza. Astenuto il Movimento 5 stelle.
L’assemblea toscana ha approvato anche la proposta di risoluzione collegata presentata dal partito democratico, primo firmatario il consigliere Antonio Mazzeo.
Nel dispositivo si impegna l’Esecutivo toscano a presentare, entro il 31 marzo, nella commissione competente, una proposta di legge per l’istituzione e la disciplina del garante unico regionale per detenuti, minori e difensore civico; per una riorganizzazione del consiglio delle autonomie locali e per rafforzare tutte le azioni utili ad una revisione complessiva delle politiche di spesa del Consiglio regionale. In particolare la risoluzione chiede una verifica sul possibile contenimento dei costi di funzionamento dell’autorità regionale per la garanzia e la promozione della partecipazione e dell’ufficio stampa regionale, per liberare risorse utili da destinare ad iniziative a favore di cittadini, associazioni, imprese ed istituzioni toscane.
Bilancio del Consiglio Regionale, Mazzeo (PD) "Un bilancio fatto di risparmi per spendere meno e meglio"
Rispetto all’inizio della legislatura il fabbisogno del bilancio regionale è diminuito di quasi 4 milioni ed è rimasto in linea con quello dello scorso anno con una richiesta alla giunta pari a 21.921.000 di euro (a fronte degli oltre 25 del 2015). E’ stato il consigliere regionale PD e membro dell’Ufficio di Presidenza Antonio Mazzeo a intervenire in aula per illustrare il bilancio e la risoluzione collegata.
“Un dato che voglio sottolineare in questo bilancio – sottolinea Mazzeo - è quello di una riduzione di oltre il 50% rispetto al 2015 dell’avanzo di amministrazione: significa che spendiamo meno e soprattutto spendiamo meglio grazie anche all’utilizzo del bilancio gestionale in cui vengono fissati gli stanziamenti e gli obiettivi di ogni settore per misurarne l’efficacia in termini di programmazione e capacità di spesa. Non di meno credo importante sottolineare come l’avanzo sia stato prioritariamente usato per due atti importanti, le proposte di legge per la valorizzazione dell’identità toscana (a partire dalla pdl sulle città murate) e i progetti pilota sulla sicurezza varati dalla giunta proprio grazie ai nostri risparmi”.
“Per quanto riguarda la Proposta di risoluzione – prosegue Mazzeo – questa prevede tre importanti novità. L’Istituzione del Garante unico regionale che svolga le funzioni esercitate attualmente dal Garante delle persone sottoposte a misure restrittive della libertà personale, dal Garante per l’infanzia e l’adolescenza, dal difensore civico regionale.
La riorganizzazione del Consiglio delle autonomie locali, da predisporre con la collaborazione di Anci Toscana, al fine di migliorarne il funzionamento nonché contenere i costi di funzionamento. Il rafforzamento di tutte le azioni utili da metter in atto per una revisione complessiva delle politiche di spesa Consiglio regionale, ed in particolare la verifica della possibilità di contenere i costi di funzionamento dell’Autorità regionale per la garanzia e la promozione della partecipazione e dell’ufficio stampa regionale al fine di liberare risorse utili da destinare ad iniziative a favore di cittadini, associazioni, imprese, istituzioni toscane”.
“Per tutti gli obiettivi raggiunti e per quelli ulteriori contenuti nella proposta di risoluzione - conclude Mazzeo – ringrazio tutto l’Ufficio di Presidenza, gli uffici del consiglio regionale che hanno svolto un ottimo lavoro e tutte le forze politiche che hanno condiviso questo percorso. Razionalizzare ed efficientare la spesa è, per noi, un esempio concreto di quello che significa fare buona politica”.
Regione: il Consiglio approva Bilancio 2017
Con 24 voti a favore e 13 contrari espressi per appello nominale, il Consiglio ha approvato il bilancio di previsione finanziaria 2017-19 della Regione Toscana. L’atto registra una competenza dell’entrata e della spesa pari a 16miliardi e 735milioni, con un disavanzo di 2miliardi e 655milioni. Si tratta di un bilancio prettamente ‘tecnico’, in attesa che siano definite le risorse nazionali destinate alla Toscana.
Con l’approvazione di questo atto, si è conclusa l’ultima seduta del Consiglio regionale del 2016.
Fattori e Sarti (Sì): “In scena fantasmi di bilancio. Nel migliore dei casi numeri aleatori, nel peggiore lacrime e sangue e tagli per 210 milioni tra riduzione di spesa e rinuncia a trasferimenti statali: austerità infinita anziché necessari investimenti”.
“Ancora una volta il governo regionale affoga il consiglio con quattro atti di bilancio arrivati all’ultimo momento con l’obiettivo di comprimere la capacità e la possibilità d’intervento e di modifica da parte del consiglio. Serve un metodo diverso, in un’epoca in cui è fin troppo di moda lo strapotere degli esecutivi”. Dichiarano i consiglieri di Sì Toscana a Sinistra Tommaso Fattori e Paolo Sarti.
“Quelli presentati dalla giunta non sono bilanci ma fantasmi di atti di bilancio: canovacci che, nel migliore dei casi, presentano cifre aleatorie e senza fondamento. Con pochissime risorse e interventi minimi, poveri e insufficienti, anche quando i provvedimenti presentano contenuti condivisibili. Nel peggiore dei casi, qualora le cifre fossero confermate, si tratterebbe invece di un futuro lacrime e sangue: 210 milioni di tagli, tra riduzione di spesa e rinuncia a trasferimenti statali, che colpirebbero soprattutto assistenza sociale e diritto allo studio e poi trasversalmente quasi tutti i settori. Una manovra a oggi quindi totalmente recessiva; dove gli annunci di Rossi e del PD della necessità di nuovi investimenti sono sostituti da tagli su tagli”.
“Ed è la prima volta che la Regione rinuncia a ben 130 milioni di euro di trasferimenti statali per rientrare nelle astruse regole di bilancio imposte dal Governo Renzi e da miopi scelte europee”.
“Si potrà dire che la colpa è stata del governo Renzi, che aveva programmato un taglio così drammatico per il 2017. Un taglio oggettivamente insostenibile per le regioni, l’ultimo di una lunga serie. Vedremo se il nuovo governo cambierà idea in proposito o se vorrà continuare a soffocare le regioni perpetuando l’austerità che sta facendo a pezzi l’economia e il lavoro. Di certo o è colpa di Renzi o è colpa di Rossi, o, alla fine, è colpa di entrambi. Nel frattempo abbiamo un quadro per nulla incoraggiante, con un mercato del lavoro drogato da decontribuzioni del governo alle imprese, da una valanga di voucher che hanno precarizzato il lavoro oltre ogni limite e da una Toscana in cui mancano 34 mila posti di lavoro per tornare ai livelli del 2008 e dove il 20% dei giovani è “neet”, non studia e non lavora.”
“Non diremo, infine, nulla sul fatto che questi atti sono stati scritti con i piedi. Basta pensare che l’“aggiornamento” al documento economico finanziario presenta il 2016 come il futuro, annunciando testualmente che ‘alcuni indicatori lasciano presagire che il 2016 possa configurarsi finalmente come un anno di ripresa’, proprio adesso, a fine 2016. Altrove il medesimo documento di aggiornamento tratteggia ‘un contesto di rilevante innovazione di livello nazionale, incentrato sulla riforma costituzionale’, alcune settimane dopo la sonora bocciatura della riforma da parte del popolo italiano”.
Manovra Finanziaria. Sarti e Fattori (Sì): “Regione non sostenga le aziende che usano i voucher, ma incentivi chi assume a tempo indeterminato, mantiene l’occupazione e non delocalizza”.
"Negli atti d’indirizzo legati alla Finanziaria della Regione Toscana poco o nulla c’è riguardo alle condizioni dei lavoratori” dichiarano i Consiglieri di Sì Toscana a Sinistra Paolo Sarti e Tommaso Fattori intervenendo sull’aggiornamento al Documento di economia e finanza regionale 2017.
“L’uso "improprio" dei voucher è dilagante anche in Toscana: nel 2013 erano due milioni e 400mila, nel 2014 sono saliti a quattro milioni e 400mila, nel 2015 si sono superati gli otto milioni e solo nel mese di gennaio 2016 se ne contano 624mila”. “Il tutto genera lavori sporadici con retribuzioni da fame”. "Quest’odiosa legalizzazione di un salario minimo non contrattualizzato deve essere combattuta".
“Come Sì Toscana presenteremo nel nuovo anno atti affinché la Regione non sostenga le aziende che usano i voucher, andando invece a premiare chi assume con contratti di lavoro a tempo indeterminato, chi s’impegna a mantenere i livelli occupazionali, chi non delocalizza la produzione”.
Fonte: Consiglio regionale della Toscana
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