Slot machine, numeri in aumento alla faccia delle leggi

foto di archivio

Il volume di gioco delle macchinette occupa più di metà del mercato dell'azzardo. Un dominio incontrastato nonostante le nuove legislazioni contro la proliferazione di apparecchi sul territorio


Un mercato che toccherà i 90 miliardi di euro a fine del 2016, con una raccolta nazionale da 50 miliardi. Il gioco d'azzardo non conosce periodi di crisi e anzi continua la propria corsa verso l'egemonia del tempo libero italiano. Una situazione che preoccupa non pochi cittadini, le cui richieste hanno portato a legislazioni particolari in diverse regioni. Molte pensate, ancora poche applicate, con la svolta che può essere dietro l'angolo. Ma intanto il settore guadagna, e le slot machine incassano ancora di più.

I primi nove mesi del 2016 hanno portato il gioco d'azzardo a toccare l'asticella dei 70 miliardi di euro (+9,4 sullo stesso lasso di tempo nel 2015), record assoluto. La proiezione di 90 miliardi può battere ogni risultato italiano, in un settore che dà l'impressione di poter essere accompagnato dal segno positivo per molte altre annate. In questo fasto le slot machine occupano una fetta considerevole, arrivando al 56% del mercato complessivo. Prendendo in considerazione solo le macchinette presenti in casinò e sale da scommesse di ogni genere, perché l'online costituisce di per sé un quinto del volume dei giochi pubblici. A sua volta in crescita per quanto riguarda le slot machine, arrivate a toccare i 400 milioni di euro (+34,5%) nei primi undici mesi del 2016.

Le macchinette distribuite sul territorio sono più di 400.000, circa una ogni 150 abitanti. Molto alta rispetto alle altre nazioni, in cui comunque la tendenza è isolare le slot machine dai centri cittadini. Proprio in questo dettaglio si fonda il paradosso italiano, che consente a chiunque in qualunque grande città di dedicarsi all'azzardo. A Milano sono posizionate il 17% degli apparecchi, a Roma il 12% e a Napoli il 6%. Troppi per non portare tanti giocatori a scommettere denaro, a volte anche esagerando.

L'esempio portato dagli USA non è ancora pronto per essere trasferito in Italia, e non compare nemmeno nelle prossime proposte legislative. L'idea di creare una Las Vegas o un'Atlantic City in cui concentrare il gioco d'azzardo nazionale non pare praticabile, forse perché gli Stati Uniti hanno scelto di posizionare le città delle scommesse nel deserto. Opzione non praticabile per il nostro Paese, che ha cercato di isolare al nord i grandi casinò. Intanto però le riduzioni previste dal governo potrebbero far storcere il naso a molti addetti al settore e alle casse statali. Oltre a migliaia di posti di lavori per impiegati nelle sale scommesse, a perdere una grossa cifra potrebbe essere lo stesso Stato. Si calcola infatti che con la legge di stabilità 2017 l'Erario potrebbe arrivare a ricevere 3,1 miliardi di euro, 1,3 in meno rispetto a quanto avvenuto nel 2015. Una riduzione che non può rendere soddisfatto il governo, che infatti sta prendendo tempo per valutare meglio la situazione.

La fase di stallo non può che aiutare le slot machine online, che intanto stanno perfezionando la loro tecnologia per accogliere tutti gli utenti che saranno respinti dal distanziomentro e dai nuovi provvedimenti. Gli sviluppatori delle principali operatori internazionali hanno ulteriormente migliorato le loro piattaforme con l’implementazione del linguaggio HTML5 e il potenziamento delle caratteristiche audio-video. Tra le novità tecnologiche del momento spicca la gamification introdotta nella slot machine 888casino, che rappresenta l’anello di congiunzione tra i videogiochi classici e i giochi online. Tale approccio si sta rivelando decisivo per incrementare il numero di utenti che dal terrestre si stanno spostando all’online, permettendo alle slot machine di mantenere il loro dominio sul settore gambling.

Re.Pu.



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