Previsioni meteo a medio termine 10 dicembre- 18 dicembre

Un cordiale saluto a Tutti!

Il potente anticiclone di matrice azzorriana, che da giorni sta proteggendo l'Italia centro-settentrionale e parte dell'Europa centrale, non ha ancora intenzione di cedere del tutto, alle pressioni del flusso depressionario, sia che si tratti della corrente zonale nord-atlantica, neppure per ciò che riguarda l'altra componente, quella artico-scandinava. Nei prossimi 10 giorni quindi, tolti due lievi disturbi, in cui vedremo qualche precipitazioni sparsa, soprattutto nelle zone interne, non si prevedono cambi barici degni di nota, con la tendenza del tutto naturale, verso una progressiva saturazione del campo anticiclonico in essere. Aria stagnante, quindi molto più umida, ed anche più inquinata, soprattutto nelle conche dell'interno, dove la nebbia in più di un caso tornerà insistente e non solo durante la notte.

z500_96

Iniziamo proprio dal primo "peggioramento", quello di domenica, con l'anticiclone sugli scudi, obbligato a retrocedere verso ovest, dal transito di un blando cavo instabile, in cui aria più umida e mite, collegata al flusso zonale nord-atlantico, si mischierà all'estremità dell'altro flusso depressionario, quello più freddo di matrice artico-scandinava. Sulla Toscana, previsioni alla mano, avremo un aumento delle nubi, già a partire da sabato, con localizzati piovaschi sulle zone meridionali della regione. Successivamente nel giorno festivo le precipitazioni, seppur ancora deboli e sparse, si sposteranno sulle zone centrali e settentrionali, in un contesto termico in progressivo aumento.

z500_168

Come già annunciato, si tratterà di un peggioramento fine a se stesso, visto che l'anticiclone azzorriano già da martedì tornerà a proteggere l'intera regione, obbligando le correnti a divenire occidentali, quindi meno secche e molto più miti. Un contesto che addirittura a metà settimana, formazione delle nebbie a parte, potrebbe portare le temperature ben al di sopra delle medie del periodo. Infatti l'unico impedimento al raggiungimento dei 15-16 C°, sarà di fatto imposto dalla probabile persistenza delle foschie e dalle dense nebbie che di fronte ad un quadro barico immobile da circa due settimane, diverranno sempre più presenti e persistenti, almeno fino alla giornata di venerdì, quando inizierà a palesarsi il secondo peggioramento.

z500_240

Stavolta, le cose potrebbero prendere gradualmente una piega diversa, visto che l'elevazione meridiana del cuneo anticiclonico verso le isole britanniche, lascerà scoperta parte dell'Italia centro-settentrionale, aprendo la strada ad una ripresa del flusso depressionario, stavolta di matrice artico-scandinava. I modelli ad oggi, affermano che si tratterà più che di un peggioramento prorompente, piuttosto una progressiva fase di logoramento ai fianchi dell'anticiclone, con un primo inserimento instabile tra venerdì e sabato prossimo, a cui seguirebbe una più breve ma comunque parziale rimonta anticiclonica.

cattura

In conclusione, per smantellare l'intero impianto barico, forse e dico forse dovremo attendere i giorni attorno a Natale, anche se i modelli, al momento, non danno per certo alcuna fase invernale degna di nota, solo il ritorno della neve in Appennino, collegato ad una probabile depressione artica, in discesa verso l'Europa sud-occidentale.

Dati alla mano, il rischio di consegnare l'intero mese di dicembre all'anticiclone è forse scongiurato...ma che fatica veder affermarsi una maggiore dinamicità atmosferica nel catino mediterraneo.

Baldacci Gordon