Referendum, i commenti politici dall'Empolese Valdelsa il giorno dopo il voto

L'Empolese-Valdelsa si conferma roccaforte del PD e di Renzi: la percentuale del SI è arrivata al 58% e in nessuno degli undici comuni ha prevalso il NO.

Il Comune con la più alta percentuale di Si è stato Montaione con con il 62%, il dato minore è stato a Montelupo Fiorentino con il 56%.

DI SEGUITO I COMMENTI DALL'EMPOLESE VALDELSA:

Il Comitato per il No della Valdelsa.

" L'accozzaglia : Davide vs Golia 3-0"

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Le sinistra nel comitato per il NO - Castelfiorentino: Referendum: oltre i numeri, fantastici, chi ha davvero vinto?

A caldo, dopo la grande inaspettata vittoria, vengono i momenti dell'attribuzione dei meriti. A chi si dedica questa vittoria? Diciamo subito: alla nostra Costituzione, quella della lotta partigiana, alla democrazia, quella vera, di popolo, che è vero che è un’accozzaglia, onesta e libera, ma accozzaglia. Su questo almeno gli diamo ragione a quelli del SI. Non ha vinto la pubblicità tipo prodotto preconfezionato stile mulino bianco che ci arrivava sino a ieri addosso appena si entrava in internet. Hanno vinto -eravamo ai seggi a controllare- quei cittadini del popolo del NO che per paura di brogli elettorali (non ci sono stati!) hanno marcato il NO sulla scheda sino a spezzare le punte delle matite elettorali (per fortuna, quasi nessuno ha avuto la sciagurata idea di portarsi da casa la penna!). Quei NO marcati e ripassati erano la Resistenza, la Resistenza contro il controllo dei giornali e delle tv, il potere delle banche, contro i ricatti, le minacce, le false promesse elettorali.

Domanda: chi ha pagato la martellante campagna del SI? Chi ha davvero tirato fuori tutti i soldi che hanno speso per provare a venderci come un qualsiasi altro prodotto la loro deforma alla Costituzione? Come personaggi politici, chi ha vinto? Si potrebbe dire Grillo, Salvini, D’Alema...

Noi diciamo NO.

Ci vengono in mente altre persone dello Stato. Ad esempio De Gasperi e Togliatti, che le regole della Costituzione le scrissero assieme, con lo spirito unitario del giorno successivo alla guerra ai nazifascisti, non con il calcoletto elettorale immediato, ma per figli e nipoti.

Non si fanno i furbi sulle regole del gioco, mai. Dedichiamo il risultato anche a un altro padre della nostra costituzione, Calamandrei, che diceva: "quando in parlamento si scrive la Costituzione voglio vedere i banchi vuoti del governo".

Noi, nel Comitato per il NO, siamo persone che appartengono a quella sinistra che troppo spesso passa il tempo a farsi del male. Stavolta NO, siamo stati utili, dopo tanto tempo siamo stati di nuovo utili, utili a tutti. Anche a quelli che, è giusto e necessario che sia, la pensavano diversamente da noi. E da noi sono comunque tanti, la maggioranza, circa il 60% dei (bellissimo!) tantissimi votanti. Ci spiace per quelli, soprattutto anziani, hanno votato SI sulla base di due o tre facilmente digeribili slogan ben confezionati (cambiamento, costi della politica, accozzaglia…).

Il risultato di questo referendum è una grande occasione per tutti, per noi ma anche per il popolo del SI. Per il PD, per tornare a essere un partito di centrosinistra che ascolta la base, non il partito personale di Renzi. Altrimenti, la base e i suoi elettori faranno bene a lasciare da sola la dirigenza.

Non vorremmo più vedere i nostri volantini, o quelli di chiunque altro, strappati, com’è avvenuto stavolta (per la cronaca, anche in altre occasioni...) in alcune Case del Popolo della nostra zona.

L'arroganza del potere fa male a tutti, fa male alla democrazia, fa male alla nostra Costituzione.

Il commento del segretario Pd Empolese Valdelsa Sostegni

Il commento del segretario Pd Empoli Mazzantini: "Come alle Europee"

A Empoli, ieri per il referendum costituzionale hanno votato 27.581 persone (maschi 13.349, femmine 14.232) pari al 78.14% degli aventi diritto. Il Sì ha ottenuto il 57,34% pari a 15677 voti, mentre il No si è fermato al 42,66% pari a 11662 voti. La sezione che ha registrato il voto più alto per il Sì è la numero 9 (via Adda) con il 63,86%, mentre quella dove il No ha prevalso è la n.8 (Virgilio) con il 52,92%.

Jacopo Mazzantini, segretario Pd Empoli così commenta: “Il risultato che abbiamo raggiunto nella nostra città non può bilanciare in alcun modo la delusione dell'esito nazionale, anzi. Ma banalizzarlo o, peggio ancora, non rivendicarlo, senza eccessi chiaramente fuori luogo, farebbe un torto innanzitutto a tutti i cittadini empolesi che ci hanno nuovamente dimostrato, con numeri inequivocabili, una rafforzata fiducia. Analizzando attentamente e in dettaglio il voto ad Empoli, infatti, si evince che il SI ottiene pressoché gli stessi voti (15.677) di quanti ne prese il Pd alle europee del 2014 (15.895) ed evidenzia tale sovrapposizione, sezione elettorale per sezione elettorale, con lievissimi scostamenti. Nel 2014, però, il dato nazionale del Pd si attestò sul 40%, mentre i sondaggisti a novembre 2016 (gli stessi che hanno visto giusto sull'esito del referendum) hanno sempre dato il Pd tra il 30% ed il 32%.

Un dato, pertanto, emerge e può essere registrato con ragionevole sicurezza: il Partito democratico empolese ha confermato solidità e radicamento territoriale, anche grazie all'unità del proprio gruppo dirigente e ad un'amministrazione comunale che sta migliorando, giorno dopo giorno, la nostra città, mentre il consenso raccolto dal Sì è andato ben al di là dell'attuale elettorato del Pd e ciò lo si deve ad un Comitato che ha saputo aggregare e parlare a molti, puntando sui contenuti della riforma costituzionale e raccogliendo un risultato di eccellenza rispetto al panorama nazionale. A tutte le persone che ci hanno creduto, seguito, accompagnato e consegnato quei 15.677 voti un immenso GRAZIE. Ce ne faremo carico e ne sentiamo il peso della responsabilità da portare con coraggio sulla strada del riformismo”.

Il commento del Partito Democratico di Fucecchio

Un risultato nazionale che sicuramente lascia l'amaro in bocca, che dispiace per l'opportunità seria che l'Italia ha perso, che ci consegna un futuro politico che si prospetta difficile e pieno di nuove sfide.
Tuttavia con questi dati di affluenza dobbiamo accettare serenamente la decisione popolare, consapevoli che comunque il voto ha fatto discutere l'Italia, ha avvicinato di nuovo alla politica cittadini che da tanto tempo non si presentavano alle urne e ha coinvolto il popolo italiano in tutte le fasce di età. Da oggi si apre una fase nuova, in cui comunque il Partito Democratico sarà protagonista. Abbiamo piena fiducia nel nostro Presidente della Repubblica Sergio Mattarella affinché possa svolgere nel miglior modo possibile il suo compito da arbitro in questo delicatissimo momento della storia repubblicana.

Per quanto invece riguarda l'ambito locale il Partito Democratico di Fucecchio ringrazia vivamente e di cuore i 6714 cittadini che come noi volevano dare una spinta progressista e riformista seria a questo Paese confermando con il loro SI questa Riforma. Una cosa è certa: a Fucecchio ripartiremo da questo 55,5%, il vostro voto non cadrà invano e con tutte le nostre forze continueremo a sostenere le ragioni del cambiamento nella difesa dei principi democratici. Da Segretario ringrazio i tantissimi volontari che in questi mesi hanno dato tutto,  anima e corpo, per conseguire un risultato che purtroppo non è arrivato: a loro il mio abbraccio più grande e la certezza che la Dirigenza continuerà a lottare con la stessa determinazione e volontà che ho letto nei vostri occhi in questa campagna elettorale estenuante, al fine di costruire, a partire già da oggi, un'Italia progressista e riformista, che nel futuro sappia raccogliere con responsabilità le sfide cruciali per il progresso del boatro Paese.

Apriremo una profonda riflessione sul voto a tutti i livelli del Partito, forti del risultato ottenuto e dell'espressione dell'elettorato fucecchiese: non trascureremo alcun aspetto, saremo anche autocritici per alcuni aspetti. Ma faremo tutto a testa alta e con coraggio,  perché questo risultato non può cancellare le speranze e le idee che hanno mosso il nostro operato in questa campagna elettorale, nonostante la delusione iniziale.

Infine volevo ringraziare il nostro Segretario Matteo Renzi per la lezione di Democrazia che ha dato nel suo discorso subito dopo il voto:
in un'Italia dove nessuno mai ammette la sconfitta e dove molti si ergono a difesa dei principi democratici per poi volgerli a loro favore, ha dimostrato il suo profondo rispetto per  il popolo italiano e il suo senso di responsabilità politica che ha pochi uguali ad oggi.  Sono sicuro che saprà gestire al meglio il prossimo avvenire nel Partito e la guida alla fase congressuale che mai come stavolta si prospetta decisiva per il Paese.

Sinistre del Comitato per il NO Castelfiorentino: "Oltre i numeri chi ha davvero vinto?"

A caldo, dopo la grande inaspettata vittoria, vengono i momenti dell'attribuzione dei meriti. A chi si dedica questa vittoria? Diciamo subito: alla nostra Costituzione, quella della lotta partigiana, alla democrazia, quella vera, di popolo, che è vero che è un’accozzaglia, onesta e libera, ma accozzaglia. Su questo almeno gli diamo ragione a quelli del SI. Non ha vinto la pubblicità tipo prodotto preconfezionato stile mulino bianco che ci arrivava sino a ieri addosso appena si entrava in internet.

Hanno vinto -eravamo ai seggi a controllare- quei cittadini del popolo del NO che per paura di brogli elettorali (non ci sono stati!) hanno marcato il NO sulla scheda sino a spezzare le punte delle matite elettorali (per fortuna, quasi nessuno ha avuto la sciagurata idea di portarsi da casa la penna!). Quei NO marcati e ripassati erano la Resistenza, la Resistenza contro il controllo dei giornali e delle tv, il potere delle banche, contro i ricatti, le minacce, le false promesse elettorali.

Domanda: chi ha pagato la martellante campagna del SI? Chi ha davvero tirato fuori tutti i soldi che hanno speso per provare a venderci come un qualsiasi altro prodotto la loro deforma alla Costituzione? Come personaggi politici, chi ha vinto? Si potrebbe dire Grillo, Salvini, D’Alema...
Noi diciamo NO.

Ci vengono in mente altre persone dello Stato. Ad esempio De Gasperi e Togliatti, che le regole della Costituzione le scrissero assieme, con lo spirito unitario del giorno successivo alla guerra ai nazifascisti, non con il calcoletto elettorale immediato, ma per figli e nipoti.

Non si fanno i furbi sulle regole del gioco, mai. Dedichiamo il risultato anche a un altro padre della nostra costituzione, Calamandrei, che diceva: "quando in parlamento si scrive la Costituzione voglio vedere i banchi vuoti del governo".

Noi, nel Comitato per il NO, siamo persone che appartengono a quella sinistra che troppo spesso passa il tempo a farsi del male. Stavolta NO, siamo stati utili, dopo tanto tempo siamo stati di nuovo utili, utili a tutti. Anche a quelli che, è giusto e necessario che sia, la pensavano diversamente da noi. E da noi sono comunque tanti, la maggioranza, circa il 60% dei (bellissimo!) tantissimi votanti. Ci spiace per quelli, soprattutto anziani, hanno votato SI sulla base di due o tre facilmente digeribili slogan ben confezionati (cambiamento, costi della politica, accozzaglia…).

Il risultato di questo referendum è una grande occasione per tutti, per noi ma anche per il popolo del SI. Per il PD, per tornare a essere un partito di centrosinistra che ascolta la base, non il partito personale di Renzi. Altrimenti, la base e i suoi elettori faranno bene a lasciare da sola la dirigenza.

Non vorremmo più vedere i nostri volantini, o quelli di chiunque altro, strappati, com’è avvenuto stavolta (per la cronaca, anche in altre occasioni...) in alcune Case del Popolo della nostra zona.

L'arroganza del potere fa male a tutti, fa male alla democrazia, fa male alla nostra Costituzione.

Rifondazione Comunista Castelfiorentino
Sinistra Italiana Castelfiorentino

Il sindaco di Vinci Torchia commenta il risultato

"Il risultato del Referendum nel Comune di Vinci è molto soddisfacente, il "Si" sfiora il 60% ( 58,45 %). Si tratta sicuramente di uno dei risultati migliori della Toscana e forse del Paese. Il consenso ottenuto dalla riforma costituzionale non arriva a caso ma è legato ad una campagna elettorale fatta di tantissimi incontri ed assemblee organizzate dal Pd e dal comitato dei Cittadini per il Sì. Abbiamo incontrato tante persone e molti ragazzi si sono avvicinati per la prima volta alla politica, appassionandosi ai temi della riforma costituzionale. Abbiamo combattuto una buona battaglia perché convinti che la riforma avrebbe reso il nostro paese più semplice, più stabile e più credibile".

Il commento del sindaco di Montelupo Paolo Masetti

"Gli italiani hanno scelto legittimamente e Matteo Renzi ha fatto bene a compiere, con grande stile, un passo indietro. Quando si vota ognuno di noi si assume una grande responsabilità. Molti hanno votato con l'obiettivo di mandare Renzi a casa e per molti l'obiettivo è raggiunto. Qualcun altro dovrà prendere il suo posto e fare proposte concrete, dimostrare che si può fare di meglio. Resta l'amarezza di un risultato inatteso i cui effetti saranno evidenti a breve. Grazie al governo, grazie a @MatteoRenzi, grazie a @LucaLotti e grazie alle tante persone, molti i giovani, che hanno portato avanti con vera passione politica una difficilissima campagna referendaria. Si perde solo se non si continua a perseguire quello in cui si crede".



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