Raffaello da Montelupo, incontro in occasione del 450esimo anniversario della morte

Il MMAB di Montelupo Fiorentino (foto gonews.it)

Baccio (il padre) e Raffaello (il figlio) da Montelupo: due artisti che hanno portato nel mondo il nome della cittadina alle porte di Firenze.

Anche se a dire il vero Baccio abbandonò presto Montelupo per vivere a Firenze, dove aveva la sua bottega in via Ventura, l’attuale via Laura e dove nacque suo figlio Raffaello il 9 luglio del 1504.

A Raffaello da Montelupo è dedicato l'incontro di mercoledì 7 dicembre al MMAB di Montelupo Fiorentino, a partire dalle ore 15.30, in occasione del 450esimo anniversario della morte: scultore e architetto, operante nel pieno del XVI secolo tra la Toscana, Roma e Orvieto, fu collaboratore di Michelangelo e contemporaneo di artisti come Leonardo da Vinci e Raffaello.  La sua vita e la sua opera saranno oggetto degli interventi degli studiosi che maggiormente  in Italia se ne sono occupati.

Nell'occasione sarà presentata una nuova edizione della Autobiografia scritta dallo  stesso Raffaello, curata dalla casa editrice Nardini e saranno esposte le opere ispirate a Raffaello e alla sua produzione realizzate dagli studenti del Liceo artistico di Empoli.

“Credo che se Raffaello avesse preso a fare opere grandi, come avrebbe potuto, avrebbe fatto molto più cose e migliori che non fece, nell'arte. Ma l'essere egli troppo buono e rispettoso, fuggendo le noie e contentandosi di quel tanto che gli aveva la sorte proveduto, lasciò molte occasioni di fare opere segnalate. Disegnò Raffaello molto praticamente, ed intese molto meglio le cose dell'arte, che non aveva fatto Baccio suo padre.” da: Le vite de' più eccellenti pittori, scultori ed architetti scritte da Giorgio Vasari.

 

Un artista e un uomo, Raffaello da Montelupo, vissuto in un'epoca cruciale della storia italiana come fu la prima metà del Cinquecento:  la Riforma luterana, il Concilio di Trento, il Sacco di Roma, il dominio imperiale esteso a quasi tutto il territorio italiano, i grandi artisti come Leonardo da Vinci, Michelangelo e Raffaello.

Chi è stato allora Raffaello da Montelupo, scultore e architetto nato a Firenze il 9 luglio 1504 e morto ad Orvieto alla fine di dicembre del 1566, figlio di Baccio, nato a Montelupo nel 1469? L'artista e raffinato umanista che avrebbe progettato per conto di Vicino Orsini il sacro bosco di Bomarzo? Oppure lo scultore dagli esiti diseguali che non avrebbe dimostrato una decisa personalità?

L'autobiografia iniziata da Raffaello da Montelupo quando aveva compiuto 60 anni avrebbe probabilmente consentito di rispondere  a queste domande, ma il manoscritto è mutilo, e il racconto si interrompe  quando il suo autore aveva solo 23 anni.

L'incontro organizzato dal Comune di Montelupo Fiorentino intende fare il punto della situazione sugli studi su Raffaello da Montelupo nell'auspicio di stimolare ulteriori ricerche su questa figura per tanti aspetti enigmatica ma sicuramente rappresentativa del Cinquecento italiano.

 

Il programma prevede

15.30 - Saluti  e introduzione , Lorenzo Nesi, vice sindaco del Comune di Montelupo

15.45 - Come cambia il paradigma artistico dopo il Sacco di Roma, nell'età della Controriforma,   professor  Lorenzo Poggi

16.15 -  Raffaello da Montelupo tra Toscana, Roma e Orvieto / Riccardo Gatteschi

16.45 -  Lettura di brani dell'Autobiografia di Raffaello da Montelupo

17.15 - Un artista fra Michelangelo e Raffaello: il caso Raffaello da Montelupo  / dott.ssa Isabella Boari

17.45 – Omaggio a Raffaello da Montelupo. Forme e impressioni / a cura della prof. Antonella Bertelli e degli allievi della IV A del Liceo Artistico "Virgilio" di Empoli

18.15 – Chiusura lavori.

 

L’incontro si inserisce in un progetto più articolato che ha  visto anche il coinvolgimento degli studenti del liceo Artistico coinvolti nella realizzazione di opere inspirate alla produzione dello scultore.

Il commento del sindaco  Paolo Masetti

«Il convegno dedicato a Raffaello da Montelupo scaturisce dalla convinzione che sia opportuno recuperare una memoria storica collettiva anche attraverso lo studio dei personaggi che hanno portato in Italia e nel mondo il nome della nostra città. Baccio da Montelupo e suo figlio Raffaello sono fra gli esempi più rilevanti.  Il taglio scelto è volutamente divulgativo per parlare ad un pubblico vasto, che poco conosce di questa figura, ma che è interessato ad approfondirla.

Il 7 e l’8 dicembre saranno due giorni all’insegna del recupero della storia locale. Infatti, all’indomani del convegno, alle ore 16.30 si terrà la cerimonia di riapertura della Cappellina dell’Erta, dopo l’importante restauro, possibile grazie all'impegno ed al finanziamento del parroco Don Angelo Gorini e della Parrocchia dei Santi Quirico e Lucia all'Ambrogiana »

L’Oratorio dell’Erta, edificato nel 1500 in onore della Vergine dalla Granduchessa Cristina di Lorena attorno a un tabernacolo viario del '400 (attribuito a Paolo Schiavo) e nell'800 decorata da Luigi Catani con dipinti murali, presentava gravi problemi di conservazione.

Con l’intervento realizzato questo piccolo gioiello viene così restituito alla comunità di Montelupo

 

Fonte: Comune di Montelupo Fiorentino - Ufficio Stampa

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