
Non possiamo che accogliere con grande soddisfazione l’esito del voto, a coronamento di un lavoro molto impegnativo, durato mesi e mesi, per illustrare i reali contenuti delle modifiche alla Costituzione del 1948 sottoposti al giudizio degli elettori.
La netta vittoria del No – con pochi casi diversi, come in Toscana – è stata la risposta popolare a una ‘riforma’ costituzionale portata avanti da una maggioranza parlamentare fittizia, in quanto non rappresentativa della maggioranza dei cittadini, come sancito dalla sentenza 1/2014 della Corte Costituzionale.
Le dimissioni immediatamente annunciate dal Presidente del Consiglio sono la conferma evidente che si è trattato soprattutto del tentativo di ottenere una legittimazione plebiscitaria; tentativo inequivocabilmente fallito.
Adesso ci aspettiamo che un nuovo governo si occupi dei problemi reali del Paese e dei cittadini, dopo mesi e mesi di occupazione mediatica del premier e del suo esecutivo condotta a colpi di slogan e di tweet, e unicamente dedicata a questo attacco alla Costituzione repubblicana.
La campagna referendaria ha messo in luce, se ce ne fosse stato bisogno, un patrimonio di saperi, passione civile e relazioni che si è organizzato in questi mesi, e potrà ora dare un contributo essenziale alla effettiva realizzazione dei Principi su cui la nostra Costituzione è fondata.
Un sincero grazie va a quante e quanti si sono disinteressatamente impegnati in un lavoro spesso difficile in nome dei loro ideali di democrazia e solidarietà.
Francesco Baicchi Per il coordinamento regionale toscano dei Comitati per il No al referendum costituzionale
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