
"Grazie Regione Toscana per aver compreso le nostre ragioni, ma la maggioranza guidata dal sindaco Capecchi non può prendersi la paternità di questa iniziativa": così Damiano Carli, assieme agli altri consiglieri comunali della lista Progetto insieme, affronta il 'punto politico' della 'sanità nelle terre di confine' come a Montopoli. Dopo l'accordo firmato dall'assessore regionale Stefania Saccardi a Empoli, che regola la mobilità dei pazienti della Asl Area Vasta Centro anche nelle aziende territorialmente vicine per chi è ai suoi confini, l'opposizione in Consiglio comunale non ci sta e ripercorre la storia delle 1.500 firme.
"Dall'amministrazione - spiegano - stanno arrivando notizie e dichiarazioni fuorvianti, il sindaco non si era mosso per questo accordo. Anzi: fummo noi il 7 novembre 2015 a mostrare tutte le firme a Saccardi nella riunione regionale a San Donnino. Non dico che è tutto merito nostro, ma noi abbiamo fatto parlare i cittadini, con l'aiuto del comitato intero".
La questione del mancato referendum, che venne bocciato a priori perché riguardava un'iniziativa su cui non poteva decidere l'amministrazione, non ha scoraggiato nel corso dei giorni l'agguerrita minoranza. Che rilancia e annuncia: "Nei primi mesi del 2017 organizzeremo un grande evento sulla sanità per informare i cittadini, far capire la nuova proposta di legge e le opportunità di servizi". Evento aperto a tutti, "anche la Regione Toscana, anche la maggioranza".
A un prezzo per quest'ultima, però: "Che ammetta la paternità della proposta sui territori di confine", visto che, concludono, "l'amministrazione di Montopoli si prende il merito di azioni e obiettivi raggiunti che non sono il frutto del suo lavoro ma del comitato" e che "da parte del Pd e della maggioranza non c'è mai stato in un anno e mezzo uno straccio di incontro per spiegare le opportunità della nuova legge regionale sulla sanità".
Elia Billero
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