
Un morto per un incidente sul lavoro nel Nord della Toscana. I vigili del fuoco di Massa si stanno dirigendo a Carrara in località Torano per un infortunio sul lavoro in una cava di marmo dove un operaio è rimasto sotto del materiale distaccatosi da una parete. I sanitari del 118 inviati sul posto hanno già comunicato il decesso della persona.
Aveva 46 anni
La persona deceduta si chiamava Mauro Giannetti, aveva 46 anni (non 38 come inizialmente riportato) ed era fratello del titolare della cava. Stando alle prime ricostruzioni l'operaio sarebbe morto sul colpo. Per martedì 29 è già stato indetto uno sciopero. E' un lastrone di circa due tonnellate di marmo quello che ha travolto un operaio 46enne in una cava oggi a Carrara. Secondo le prime ricostruzioni l'uomo, che lavora nella cava con il fratello, aveva appena finito il taglio del blocco di marmo e stava togliendo le impalcature sistemate attorno al blocco quando il pesante lastrone si è spezzato travolgendolo. I primi a dare l'allarme sono stati i compagni di lavoro, ma per l'uomo, il cui corpo non è stato ancora recuperato, non c'era più niente da fare.
L'operaio morto in una cava a Carrara si chiamava Mauro Giannetti e aveva 46 anni. Lavorava da anni nella cava in cui era socio con il fratello. I due, secondo quanto appreso, stavano lavorando insieme: sarebbe stata fatale l'operazione di rimozione di una zeppa che teneva la lastra, poi caduta addosso al cavatore. Il pesante blocco di marmo aveva forse una frattura interna.
Franceschini annulla gli impegni
Il ministro per i beni culturali Dario Franceschini ha annullato gli impegni della campagna referendaria oggi a Marina di Carrara dopo la morte di un operaio in una cava di marmo. Il ministro doveva partecipare ad una iniziativa 'Un si' per rafforzare la cultura del marmo nel mondo'. "Esprimo solidarietà alla famiglia - ha detto il ministro - in un frangente simile è giusto rimandare tutto. Ci sarà occasione per discutere delle potenzialità del marmo, ma adesso non è il momento".
Bugliani (Pd): “Capire dinamica, non abbassare la guardia sulla sicurezza”
«Un profondo dolore e una grande amarezza. Quando una vita finisce così drammaticamente, per un incidente che forse si poteva evitare, le parole suonano vuote. Ogni commento ora appare superfluo. Non resta che sforzarci di capire perché queste tragedie accadono ancora oggi e chiedere che la magistratura ricostruisca al più presto la dinamica ed i perché di questo nuovo incidente mortale. Se saranno accertate responsabilità e negligenze bisognerà che qualcuno ne risponda. Lo dobbiamo alla famiglia dell’operaio, ai suoi colleghi, alle ragioni di una civiltà del lavoro che non può essere subordinata ad altri interessi. Noi, come Regione ed istituzioni in generale, abbiamo il compito di non abbassare la guardia e di continuare ad investire sulla sicurezza». Così Giacomo Bugliani, consigliere regionale del Pd, sull’incidente mortale avvenuto oggi a Carrara, in una cava in località Torano.
Aperta un'inchiesta
La procura di Massa ha aperto un'inchiesta sulla morte dell'operaio in una cava di Carrara, travolto da una pesante lastra di marmo. Il corpo del cavatore è appena stato recuperato e portato all'obitorio dell'ospedale di Carrara per l'esame esterno. Gli accertamenti sono condotti dalla Asl e dai carabinieri. Per domani, intanto, i sindacati hanno indetto in tutta la provincia lo sciopero generale del settore marmo ed è stata annullata in segno di lutto la seduta del consiglio comunale di Carrara in programma per oggi.
Confindustria Toscana Nord per l'incidente di Carrara
“La notizia di questo ultimo incidente mortale nelle cave di Carrara ci ha profondamente addolorati e desideriamo stringerci al dolore dei familiari e dei colleghi. Crediamo che sia veramente arrivato il momento di dire “ora basta”: dobbiamo impegnarci tutti quanti affinché vengano azzerati gli incidenti sul lavoro nel nostro settore. Per questo motivo, siamo convinti che il percorso intrapreso con il Comitato Paritetico Marmo della Provincia di Lucca ed ASL possa rappresentare un acceleratore importante del miglioramento della sicurezza sul lavoro. Da alcuni mesi aziende, Comitato Paritetico e Asl si incontrano per la definizione di corrette procedure di lavoro in sicurezza, sia al monte che al piano.
Gli imprenditori di Confindustria Toscana Nord vogliono arrivare più presto possibile alla definizione di regole chiare, che vengano rispettate da tutti e fatte rispettare a tutti. Nonostante dal 2013 ad oggi nella Provincia di Lucca siano stati formati oltre 800 lavoratori, non dobbiamo mollare: il tema della diffusione a tutti i livelli della cultura della sicurezza resta al vertice delle nostre agende e, pertanto, rinnoviamo il nostro impegno nel continuare ad investire in azioni strutturate e capillari”.
Cgil: "Ci sono luoghi di lavoro dove non si rispettano i requisiti minimi per la sicurezza nel lavoro e ci sono lavori dove il rischio è molto alto"
Sull'ultimo drammatico incidente mortale di oggi nelle cave di Torano a Carrara Mauro Fuso segretario regionale della Cgil Toscana e Paolo Gozzani, segretario generale della Cgil di Massa Carrara, hanno rilasciato la seguente dichiarazione stampa congiunta:
“Nonostante le denunce degli ultimi mesi e le iniziative intraprese dalla Regione Toscana, a Carrara si continua a morire nelle cave di marmo.
L'ultimo incidente mortale di oggi ci fa urlare di sdegno. Ci sono luoghi di lavoro dove non si rispettano i requisiti minimi per la sicurezza e ci sono lavori dove il rischio è molto alto. Per salvare il lavoro e la vita dei lavoratori quando mancano i requisiti di sicurezza bisogna avere il coraggio chiudere le attività fino al ripristino non del minimo, ma del massimo di sicurezza possibile.
Di lavoro c'è bisogno per vivere, di lavoro non si deve morire.
Purtroppo gli infortuni sul lavoro si susseguono nel nostro Paese con una frequenza allarmante, è assolutamente prioritario invertire con forza questa sequenza mortale. E' un compito di tutti e in particolare di chi, come il Governo, ha strumenti e poteri per intervenire con messaggi netti così come indicato spesso dal Presidente della Repubblica”.
Morte in cava, Rossi: "Una mattanza a cui bisogna porre fine"
"Nelle cave troppi morti e troppi infortuni gravi in questi anni. E' una mattanza a cui bisogna porre fine. Ora la magistratura dovrà fare luce su questo ennesimo e tragico incidente".
Così il presidente della Regione Enrico Rossi sulla drammatica notizia dell'operaio rimasto ucciso sotto una lastra di pietra in una cava,. oggi, a Carrara.
"Da parte nostra - prosegue Rossi - così come abbiamo fatto a Prato dopo il rogo di Teresa Moda, intensificheremo il lavoro tracciato nel Piano straordinario per la sicurezza nella lavorazione del marmo nel distretto apuo-versiliese, per il quale abbiamo stanziato due milioni e mezzo di euro. Sul fronte delle attività estrattive, stiamo analizzando le dinamiche degli incidenti; formeremo tutti gli operatori del distretto alla sicurezza, a cominciare dai lavoratori; vigileremo ripetutamente su tutte le cave, verificando l'adozione dei dispositivi di protezione individuale e collettiva; verificheremo la conformità delle macchine ai requisiti essenziali di sicurezza. In particolare, per quanto riguarda il settore lapideo, vigileremo sul rispetto dei protocolli sanitari e sulle operazioni di movimentazione".
Questo lavoro è già partito. "Per ora - ricorda il presidente - dieci tecnici, selezionati con concorsi precedentemente svolti, sono già operativi. Estar sta svolgendo i nuovi concorsi per l'assunzione di geologi e ingegneri, che saranno al lavoro in un paio di mesi. Arriveremo così, a breve, alla composizione di un'unità di lavoro di circa 30 professionisti della sicurezza in cava".
Ma non è tutto. "Aumenteremo tutte le misure di sicurezza e i controlli per assicurare il rispetto e l'attuazione del Testo Unico sulla salute e sicurezza sul lavoro".
"Alla famiglia dell'operaio e a tutti i lavoratori del distretto - conclude Rossi - esprimo la vicinanza e la solidarietà mia e della Toscana tutta".
M5s,audizione in commissione
"Oggi un altro cavatore è morto a Carrara mentre lavorava, a soli 46 anni. Incidente tragico che purtroppo in questo settore viene visto quasi con rassegnazione. Il M5S presenterà a breve un'interrogazione parlamentare e ha scritto al Presidente della Commissione di inchiesta sul fenomeno degli infortuni sul lavoro e delle malattie professionali, Camilla Fabbri, per chiedere l'audizione urgente della Lega dei cavatori di Carrara in Commissione Lavoro che ancora non erano stati convocati nell'elenco delle audizioni dopo le ultime due morti del mese di aprile", lo afferma la portavoce M5S Sara Paglini. "Più volte i lavoratori delle cave di marmo si sono lamentati delle condizioni di sicurezza con le quali devono lavorare ed il M5S - prosegue Paglini- si è sempre occupato di riportare le loro voci all'interno delle Istituzioni. È il momento di porre rimedio a questa situazione, immediatamente". "La nostra vicinanza va alle famiglie di questi martiri del lavoro. Auspichiamo che venga subito dato seguito alla mia richiesta e che i lavoratori della cava e chi li rappresenta vengano sentiti al più presto per evitare che tragedie come quella di oggi continuino ad accadere. Carrara sta diventando dalla città capitale del marmo alla città capitale delle morti per marmo, è intollerabile", conclude la portavoce carrarese.