Intitolare i giardini a Fausto e Iaio: la proposta del Progetto Rebeldia

Era il 18 marzo 2007 quando il Laboratorio delle Disobbedienze Rebeldìa occupò e restituì alla città i giardini di via Nino Bixio. Anni in cui ancora la paranoia securitaria non pesava come una cappa sul cielo di Pisa. Allora l'area che costeggia il tratto di mura di via Bixio era una striscia in stato di abbandono parzialmente utilizzata come discarica. Un'area che sorgeva, che sorge, nel cuore del quartiere Sant'Antonio, già ai tempi al centro dell'attenzione e del dibattito cittadino.

Vale la pena ricordare quel giorno di marzo. Molti abitanti del quartiere si rimboccarono le maniche e si unirono alle volontarie e ai volontari per estirpare erbacce, raccogliere la spazzatura e smaltire i rifiuti che per anni si erano accumulati per la colpevole incuria. Da mesi gli abitanti chiedevano a gran voce la pulizia di quell'area, minimi elementi di arredo urbano, una illuminazione adeguata, ma purtroppo per loro Pisa non era ancora la città 'vetrina' che sarebbe diventata. Lontani i tempi di una Pisa esclusiva e per pochi. Lontani i tempi del 'decoro' come ottusa parola d'ordine.

Si scrisse allora "29 anni fa, a Milano, Fausto e Iaio, due ragazzi come noi, venivano barbaramente trucidati. Gli alberi che oggi piantiamo cresceranno per ricordare le loro vite spezzate: a loro abbiamo deciso di dedicare quello che oggi torna finalmente ad essere parco pubblico. Al Comune chiediamo adesso di mantenere e tutelare questo giardino e il nome che gli abbiamo dato".

Cosa rimane di quella civile invocazione? Molto poco. Un tratto di percorrimento pedonale e di pista ciclabile procedono dall'ingresso di Porta a Mare - recentemente restaurato - fino all'ex stazione del Cpt, spezzando in due aiuole la distesa verde di un tempo. Via Nino Bixio è spesso rammentata come una delle arterie del degrado del quartiere adiacente alla Stazione, e anche se non vi è più una discarica a cielo aperto, quel tratto di strada è ancora perduta nella sua solitudine, nel suo essere consumato passaggio. Solitudine aggravata dallo spostamento della storica stazione dei bus e dalla conseguente scomparsa di tutta l'umanità che in quel lembo di città si avvicendava, viveva la sua quotidianità. L'ombra dell'abbandono e dell'incuria si allunga ancora sui giardini che volemmo intitolare alla memoria di Fausto e Iaio.

Ma il giardino della nostra memoria è duro ad appassire. Oggi, lunedì 28 novembre, dopo quasi dieci anni torniamo a piantare nella terra il nome dei nostri compagni, perché il sogno di allora non si è spento. Il 2 dicembre, a partire dalle ore 18.15, il Progetto Rebeldia ha inoltre organizzato in collaborazione con il Cinema Arsenale la proiezione de 'Il sogno di Fausto e Iaio', esempio di cinema civile pensato e realizzato da Daniele Biacchessi e Giulio Peranzoni. Alla proiezione sarà presente proprio Peranzoni che racconterà al pubblico le ragioni di una produzione così coraggiosa, così necessaria. Un evento a noi molto caro, che vogliamo lanciare ribadendo la nostra dedica a Fausto e Iaio.

I giardini di via Nino Bixio sono oggi come allora i giardini 'Fausto e Iaio'. E noi, oggi come allora, sogniamo una città più libera e più bella. E non siamo per nulla intenzionati a smettere.

 

Fonte: Progetto Rebeldia

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