Il partigiano Silvano Sarti ha reso onore alla figura di Scarpellini e ha parlato ai giovanissimi atleti che da oggi avranno un luogo in più per praticare sport
Nel nome del partigiano Gino Scarpellini e della libertà: nel cuore di ogni presente sono risuonate le parole di presentazione dell'impianto per l'atletica leggera per i più piccoli all'interno dell'ex pallaio della Casa del popolo di Fibbiana a Montelupo Fiorentino quest'oggi, sabato 19 novembre. All'entrata la targa di Eugenio Taccini che ricorda l'atleta-operaio che lottò per la libertà è stata scoperta da un importante figura della Resistenza. Ma andiamo con ordine.
Alla grande festa di oggi hanno partecipato tanti nomi delle istituzioni e dello sport: il deputato Dario Parrini, il presidente del Consiglio regionale Eugenio Giani, il consigliere regionale Enrico Sostegni, l'assessore allo sport di Montelupo Andrea Salvadori, il presidente onorario Acsi Italia Atletica Enrico Palleri, il presidente regionale Fial Alessio Piscini, Massimiliano Bartolommei per Acsi Atletica Sport Toscana. E per tramandare i valori della Resistenza verso le generazioni future il presidente Anpi Firenze Silvano Sarti, classe 1925 e ancora con una grinta invidiabile, e i figli di Gino Scarpellini.
Chi era Gino Scarpellini?
Partigiano, operaio ma soprattutto atleta. Fu protagonista dell’atletica leggera, a 17 anni vinse la sua prima gara con la maglia del Club Sportivo Firenze. Combatté negli anni della guerra contro i nazi-fascisti e fu attivo nella Liberazione di Firenze. La sua onorevole storia riassume tre concetti fondamentali: Sport, sentimento patriottico e volontà di collaborazione.
L'Anpi era presente anche nel nome e nel ricordo di Roberto Nistri, presidente dell'associazione di Signa scomparso il 23 ottobre scorso a 64 anni.
A tirare le fila tra passato e futuro c'hanno pensato Dario Parrini ed Eugenio Giani. "Sono onorato Parrini di poter portare un saluto per una pista che fa certamente onore a Montelupo e che porta il nome di un partigiano che ha reso la nostra Italia libera. Bisogna sempre dare un'occhiata al passato per ricostruire i valori del futuro", ha commentato il primo.
"Il Pegaso che porto sulla fascia che vesto - ha esordito invece Giani - è lo stesso simbolo della libertà con cui i partigiani liberarono Firenze, tra cui anche Gino Scarpellini. Nel 1929 Scarpellini andò fino a Parigi per vestire il tricolore nella corsa campestre. Poi il fascismo si fece più duro e Scarpellini si ritirò dallo sport nazionale. Fece il partigiano e dopo la guerra divenne operaio al Pignone, la stessa industria situata alla riva sinistra dell'Arno che porta fino a qui, a Montelupo. Lui fu uno dei 60 lavoratori che occuparono la fabbrica per evitarne la chiusura. Il sindaco di Firenze di allora Giorgio La Pira chiamo Mattei per inserire il Pignone nell'Eni. Dobbiamo quindi ricordare Scarpellini partigiano nella guerra e nella pace con tutti i suoi valori".
E poi l'accorato intervento di Sarti, rivolto soprattutto alle prime file di giovanissimi: "Il paese è in pericolo per la democrazia. Voi dovete portare avanti i nostri valori e quelli di Gino Scarpellini. Con noi a liberare Firenze c'erano anche le donne partigiane, e cantavamo che sarebbe finita la schiavitù e ognuno sarebbe potuto tornare al proprio lavoro. Voi dovete portare avanti i nostri valori. Soprattutto che la politica non si fa per convenienza e per interessi".
"Dobbiamo andare fieri di un simbolo della bandiera italiana e della nazionale come Scarpellini - ha commentato Bartolommei -. Come Acsi portiamo avanti il progetto Disability, un nuovo modo di fare sport dove disabili e normodotati fanno attività sportiva con la stessa maglia. Un'iniziativa per stare uniti nel nome dello sport".
L'assessore Salvadori ha sottolineato come i lavori all'ex pallaio siano stati "il risultato del fare rete tra le associazioni. L'impianto va a favore di tutta la comunità e la nostra amministrazione fin dal primo giorno ha lavorato per questo: creare le basi per fare rete per tutta la cittadinanza. Questa è la concreta realizzazione di un'idea e l'intitolazione a Scarpellini chiude il cerchio con le attività della Casa del popolo".
Enrico Palleri ha invece 'smascherato' la mascotte dell'Acsi, impersonata per oggi dal direttore tecnico Ilaria Marras, per darle un premio per tutto il lavoro che sta portando avanti con i giovani e giovanissimi che da oggi avranno un luogo in più dove allenarsi e regalarle la maglia 'edizione limitata' del 2016 dell'Acsi Atletica Nazionale.
La serata si è conclusa con la grande cena, alla quale erano presenti anche i ragazzi di Cerbaiola.
Elia Billero
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