
Oggi, giovedì 17 novembre, il Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali Maurizio Martina ha fatto visita a Empoli. Dopo la tappa a San Miniato, Martina si è recato al Cenacolo degli Agostiniani per parlare del referendum e non solo assieme a Sandro Piccini di Cia, al sindaco Brenda Barnini, al primo cittadino di Montespertoli Giulio Mangani (delegato per l'agricoltura nell'Unione Empolese Valdelsa) e al Presidente della XIII Commissione Agricoltura Luca Sani.
Il ministro ha parlato di come il Sì al referendum costituzionale potrebbe cambiare le cose in meglio in una zona come l'Empolese Valdelsa, conosciuta per il manufatturiero ma prevalentemente agricola. "Con il Sì ci sarebbero modifiche significative, perché ci sarebbe chiarezza nelle competenze delle istituzioni. Penso che non ci sia settore più concreto per sfida referendaria di quello agricolo. Come Governo abbiamo lavorato bene e intrapreso un percorso strategico che vogliamo portare avanti dopo il referendum" ha detto Martina.
Luca Sani ha fatto eco al ministro: "Siamo in una stagione di riforme e l'agricoltura è uno degli esempi della cultura e dell'identità italiana. Se il Sì vincesse allora il settore potrebbe vedere le sue tasse ridotte di un miliardo e trecento milioni. Molte cose verrebbero semplificate anche a livello burocratico".
E proprio della burocrazia ha parlato Mangani: "I produttori piccoli e grandi vengono assimilati al momento e messi sullo stesso piano, con la vittoria del Sì al referendum allora questo potrebbe cambiare e così si promuoverebbero le reti d'impresa". Il primo cittadino empolese Barnini invece ha fatto gli onori di casa e anche lei ha parlato dei possibili cambiamenti dopo il voto: "Abbiamo avuto l'Expo ed è stata una sfida vinta e apprezzata soprattutto sul piano agricolo. Se vogliamo che Expo non sia solo una goccia nel mare e che l'Italia possa organizzare spesso eventi del genere allora bisogna cambiare e una sterzata potrebbe arrivare dal referendum".
Martina a Firenze
"Questo Paese ha bisogno di un cambiamento delle sue istituzioni e il sì cambia da dentro le istituzioni e il sistema pubblico, il no ci fa rimanere esattamente dove siamo". Cosi' il ministro alle Politiche Agricole Maurizio Martina, a margine del convegno 'L'agroalimentare italiano nel futuro' presso l'Accademia dei Georgofili. "Penso che dobbiamo lavorare veramente tutti fino al 4 perche' si capiscano le buone ragioni del sì - ha aggiunto il ministro - penso che ci siano tutte le condizioni perché il sì vinca e credo che sia giusto dire chiaramente ai cittadini che abbiamo bisogno di una mano, abbiamo bisogno che questo lavoro di cambiamento venga sostenuto da tanta gente, non solo da noi. Penso - ha concluso Martina - che più si gira il Paese per raccontare lo sforzo che stiamo facendo, più si capiscono le buone ragioni del sì".
- La visita del ministro Martina a Empoli (foto gonews.it)
- Luca Sani (foto gonews.it)
- La visita del ministro Martina a Empoli (foto gonews.it)
- Giulio Mangani (foto gonews.it)
- Sandro Piccini (foto gonews.it)
- Brenda Barnini (foto gonews.it)
- L’ex ministro Maurizio Martina a Empoli (foto gonews.it)
- (foto gonews.it)
- La visita del ministro Martina a Empoli (foto gonews.it)
- La visita del ministro Martina a Empoli (foto gonews.it)
- La visita del ministro Martina a Empoli nel 2016 (foto gonews.it)
- La visita del ministro Martina a Empoli (foto gonews.it)
- La visita del ministro Martina a Empoli (foto gonews.it)
Gianmarco Lotti
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