Chiusura del nido 'Il Giuggiolo', la cooperativa Arca: "Aperti a soluzioni alternative"

(foto d'archivio)

Riceviamo e pubblichiamo la nota della Cooperativa Arca, gestore del nido d'infanzia 'Il Giuggiolo' di Montelupo Fiorentino, in merito alla decisione dell'Amministrazione Comunale di chiudere la struttura.

La nota intende da una parte precisare che il nido non è "un servizio a ridotto numero di bambini tale da giustificarne la chiusura"; dall'altra mantenere un dialogo con l'Amministrazione Comunale riguardo ad una possibile alternativa.

Il testo completo.

La Cooperativa Arca, gestore del Nido d’infanzia Il Giuggiolo, ritiene opportuno fare delle precisazioni sulla annunciata chiusura della struttura, a seguito delle dichiarazioni uscite sui media e delle iniziative messe in campo dalla cittadinanza a sostegno del servizio.

La Cooperativa Arca ha appreso, dopo alcune interlocutorie comunicazioni telefoniche prima della chiusura dello scorso anno educativo, della scelta definitiva dell’alienazione della struttura da parte del Comune di Montelupo F.no, da articoli di stampa. Ad oggi, pur avendo richiesto in più occasioni un incontro con gli amministratori per valutare eventuali opzioni al fine di evitare la chiusura del Nido, sono avvenuti solamente alcuni passaggi informali, che hanno confermato, senza nessuna possibilità di approfondimento, la volontà dell’Amministrazione.

La cooperativa ribadisce l’interesse a trovare una soluzione, anche con un suo intervento diretto, ma a condizione che qualunque ipotesi debba rimanere dentro una cornice di integrazione pubblico privato, attraverso la forma prevista dalle normative del convenzionamento, che prevede l’acquisto di posti da destinare all’offerta pubblica.

Un’ipotesi di mera privatizzazione di un servizio pubblico storico, quale è il Nido Il Giuggiolo, che la Cooperativa ha gestito per tanti anni con apprezzamento delle famiglie e delle amministrazioni che si sono succedute, non è dal nostro punto di vista né praticabile né sostenibile economicamente.

Pur comprendendo la necessità del Comune di avere uno sguardo ampio e organico rispetto alle scelte da fare laddove le risorse sono sempre più scarse, non ci sembra di poter dire che il Giuggiolo sia un servizio a ridotto numero di bambini tale da giustificarne la chiusura. Infatti negli ultimi anni, pur diminuendo la ricettività, la media dei bambini presenti si è sempre attestata intorno ai 22, con la piena saturazione del modulo di frequenza pomeridiano. Si tratta inoltre di un servizio ubicato nel centro storico che ha la possibilità di essere raggiunto facilmente a piedi da nonni e genitori ed ha una forte integrazione con il contesto territoriale. Gli ambienti interni ed esterni sono stati ristrutturati di recente creando le condizioni per garantire un luogo accogliente e sempre più rispondente ai bisogni dei bambini.

Pensiamo che la chiusura di un servizio all’infanzia, pur consapevoli che non spettano a noi le decisioni, determini in ogni caso una perdita in termini di valore sociale per un’intera comunità, in special modo laddove il servizio sia di lunga data e di qualità accertata. In tal senso non ci stupisce la presa di posizione, spontanea, delle famiglie che hanno negli anni frequentato il servizio e le loro riflessioni sull’opportunità o meno di una scelta politica definitiva. La loro attenzione e la presenza forte verso le scelte che si andranno a fare ci è testimonianza del legame significativo che si può stabilire tra nido e famiglie, legame che si mantiene vivo nel tempo, a memoria di una cultura dell’infanzia e della cura sempre più consapevole, di cui crediamo di essere stati anche noi protagonisti in questi anni di sviluppo dei servizi alla prima infanzia nel Comune di Montelupo.

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