Centrale del Latte d’Italia, i primi 9 mesi del 2016 dopo la fusione

La centrale del latte di Firenze

Il Consiglio di Amministrazione della Centrale del Latte d’Italia S.p.A. - società quotata al segmento STAR di Borsa Italiana, attiva nella produzione e commercializzazione di latte fresco, derivati e prodotti ultrafreschi con stabilimenti a Torino, Firenze, Vicenza, Rapallo (Ge) e Casteggio (Pv) - ha approvato oggi i risultati consolidati al 30 settembre 2016.

Operazione di fusione

Come previsto nel Progetto di Fusione, in data 16 settembre 2016 è stato stipulato l’Atto di fusione per incorporazione di Centrale del Latte di Firenze, Pistoia e Livorno S.p.A. (CLF) in Centrale del Latte di Torino & C. S.p.A. (CLT).

In data 29 settembre 2016, la Consob, con provvedimento n. 0086846/16, ha rilasciato il giudizio di equivalenza ai sensi dell’art. 57, comma 1, lettera d) del Regolamento Consob n. 11971/1999 sul documento informativo relativo alla Fusione.

Con decorrenza dal 30 settembre 2016 hanno avuto efficacia gli effetti civilistici, contabili e fiscali della Fusione, ai sensi e per gli effetti di cui agli articoli 2501-ter e seguenti del Codice Civile.

Conseguentemente CLT ha dato attuazione all’aumento del capitale sociale da Euro 20.600.000 a Euro 28.840.041,20, mediante l’emissione di n. 4.000.020 nuove azioni ordinarie da nominali Euro 2,06 ciascuna aventi le medesime caratteristiche di quelle in circolazione e destinate ai Soci di CLF e al cambio della propria denominazione sociale assumendo quella di “Centrale del Latte d’Italia S.p.A.” (CLI).

Successivamente con decorrenza 1° ottobre 2016 ha avuto poi luogo il conferimento da parte di CLI del complesso aziendale già facente capo a CLF (“Azienda Mukki”), in una nuova società, interamente posseduta da CLI ed avente sede legale ed operativa a Firenze denominata “Centrale del Latte della Toscana S.p.A.”.

Situazione contabile al 30 settembre 2016

In applicazione dei principi contabili internazionali (IAS/IFRS) la situazione patrimoniale – finanziaria della Centrale del Latte d’Italia S.p.A. al 30 settembre 2016 comprende i valori patrimoniali dell’incorporata CLF, in particolare i valori delle immobilizzazioni materiali e immateriali e delle attività e passività sono stati assunti in linea con i valori derivanti dalla perizia di stima redatta da un perito indipendente, pertanto la situazione patrimoniale – finanziaria al 30 settembre 2016 non è confrontabile con quella dello stesso periodo dell’anno precedente.

Il conto economico, viceversa, comprende solo i valori economici dei nove mesi fino al 30 settembre 2016 relativi al perimetro del Gruppo ante fusione.

Al 30 settembre 2016, l’utile netto per effetto della business combination è pari a 12.3 milioni di Euro, il patrimonio netto di Gruppo ammonta a 63,6 milioni di Euro e l’indebitamenti finanziario netto risulta essere di 60,5 milioni di Euro con un incremento dovuto principalmente ai finanziamenti a medio lungo termine stipulati per la costruzione dello stabilimento di Firenze in via dell’Olmatello 20, inaugurato nel 2005.

Nei primi nove mesi del 2016, a perimetro costante ante fusione, CLI ha registrato ricavi netti consolidati pari a 71,7 milioni di Euro in aumento dello 0,2% rispetto ai 71,6 milioni di Euro registrati al 30/9/2015. Il margine operativo lordo (EBITDA) passa dai 4 milioni di Euro del 30/9/2015 a 1,9 milioni di Euro al 30/9/2016 e il margine operativo netto (EBIT) dai positivi 1,4 milioni di Euro al 30/9/2015 passa a -746 mila Euro al 30/9/2016.

La tenuta del fatturato conferma che la qualità dei prodotti e le attività per sostenere i marchi consentono di affrontare al meglio l’andamento di un mercato che non presenta segnali di ripresa. I risultati operativi invece risentono prevalentemente dell’aumento dei costi per le attività a sostegno dei brand del Gruppo, per l’ampliamento delle aree di vendita e per quelli connessi all’operazione di fusione, oltre a significativi oneri di manutenzione sostenuti per il continuo efficientamento degli stabilimenti del Gruppo.

A livello prospettico successivamente al 30 settembre 2016 il Gruppo ha continuato a presidiare positivamente i rispettivi territori di riferimento rafforzando ulteriormente le proprie quote di mercato. È proseguita inoltre l’azione di inserimento di nuove referenze commerciali prodotte negli stabilimenti del Gruppo sia nel segmento latte che nelle bevande vegetali che stanno continuando a riscontrare l’apprezzamento dei consumatori. Il Gruppo continuerà poi ad operare nella ricerca di efficienze industriali, di controllo dei costi e di ottimale gestione della posizione finanziaria.

In un quadro congiunturale deflattivo e poco reattivo agli stimoli monetari e fiscali, l’andamento della gestione nell’ultimo trimestre dell’esercizio sarà prevalentemente caratterizzato dal consolidamento delle attività facenti capo a Centrale del Latte della Toscana S.p.A..

Il dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari Vittorio Vaudagnotti dichiara ai sensi del comma 2 dell’articolo 154 bis del Testo Unico della Finanza che l’informativa contabile contenuta nel presente comunicato corrisponde alle risultanze documentali, ai libri e alle scritture contabili

Fonte: Centrale del Latte d'Italia S.p.A.

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