Imprese e innovazione, l'Asev diventa gestore del Distretto tecnologico sui Nuovi Materiali

L'Agenzia di Sviluppo dell'Empolese-Valdelsa (ASEV) ha vinto il bando per la gestione unica del Distretto Tecnologico Regionale per i Nuovi Materiali (MATE). Quest'ultimo è un network di cui fanno parte soggetti differenti tra loro per natura e che vuole mettere in contatto la ricerca tecnologica col mondo delle imprese.

A presentare le novità ci hanno pensato questa mattina, mercoledì 9 novembre, il presidente dell'Asev Tiziano Cini, il respondabile innovazione Lorenzo Sabatini, e il professore di chimica all'Università di Firenze Andrea Caneschi. Giovanni Baldi (Colorobbia), che era assente stamani, è invece il presidente del Distretto.

Al Distretto MATE aderiscono ad oggi 90 Imprese (tra cui Colorobbia, Solvay, Nuovo Pignone, Revet, Irplast e Sesa), 18 organismi di ricerca, inclusi gli ateni della Normale e della Sant'Anna di Pisa, 10 centri servizi e 29 infrastrutture pubblico-private. L’adesione al Distretto è gratuita e si può aderire in qualsiasi momento compilando un apposito form sul sito www.distrettomateriali.it di prossima apertura.

"Svolgeremo le attività per tre anni, dal 2016 al 2019, e la Regione Toscana ci ha affidato un finanziamento al cinquanta percento di 192mila dei 384mila necessari - spiega il presidente Asev Tiziano Cini - Fungeremo da raccordo tra le esigenze di innovazione delle imprese e il mondo scientifico della ricerca. Prima le dette si rivolgevano alle università, ma il tutto accadeva senza una struttura portante. Noi faremo da tramite e indirezzeremo le aziende verso i laboratori".

A spiegare cosa fa esattamente il Distretto dei Nuovi Materiali è il responsabile Asev Sabatini: "La Regione Toscana ha istituito i distretti tecnologici come reti organizzate di soggetti. Il tutto per favorire l'incontro tra le nuove soluzioni tecnologiche e le aziende, avviando così progetti anche tramite finanziamenti pubbliche".

Quando le esigenze dell'azienda trovano riscontro nella ricerca di un laboratorio o dell'Università allora i due soggetti possono mettere in piedi dei progetti di natura economica. Si tratta di ricerca su materiali innovativi per quelo che riguarda la produzione e che possono creare un circolo economico. L'azienda paga l'istituto di ricerca per l'innovazione e così quest'ultimo ha nuovamente i fondi per proseguire nel lavoro scientifico.

"Il campo dei materiali è vastissimo - spiega il professor Caneschi - l'obiettivo del Distretto è fare rete delle competenze regionali. Ci sono molte eccellenze nella ricerca toscana che non sono abituate a parlare con le aziende e qui entriamo in gioco noi come tramite. Attraverso un databese facciamo il matching tra chi ha esigenze di produzione e il ricercatore. Cerchiamo però di stare attenti - prosegue - dev'esserci quantomeno una ricaduta. Anche perché tra la ricerca scientifica e il processo industriale c'è la cosiddetta 'valle della morte'. Non è detto che ogni innovazioni sia conveniente in termini economici. Selezioneremo i progetti dove l'effetto leva sarà più grande".

Le iniziative Europee del Distretto Materiali

MATE sarà affiancato da due nuove iniziative Europee del programma INTERREG EUROPE presentate e vinte dall'Asev nel biennio 2015-2016: NMP-REG - Delivering NMP to REGional manufacturing”, finalizzato a migliorare le politiche regionali in materia di innovation delivery ed integrazione di materiali avanzati nei processi produttivi manifatturieri, e TANIA - “TreAting contamination through NanoremedIAtion” finalizzato a coniugare le politiche regionali in materia di innovazione con quelle ambientali attraverso l’impiego di materiali avanzati.

 

 

Giorgio Galimberti

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