
Dopo gli ovi ora tocca alla fontana. Per la seconda volta dal suo insediamento, la Giunta Barnini smantella ‘motu proprio’ un'importante opera pubblica ereditata dal passato. E' notizia fresca, infatti, che la fontana di piazza della Vittoria sarà presto un ricordo. Oddio, è bene precisare subito che, al pari degli ovi, nessuno ne sentirà la mancanza visto che è forse l'opera pubblica meno azzeccata degli ultimi 50 anni a dir poco. Non a caso sia chi aveva avuto la possibilità di ammirare la piazza prima dello ‘scempio’, sia chi l'aveva sempre vista così non poteva fare a meno di notare come quella fontana proprio fosse un cazzotto nell'occhio, specie dopo che ha pure smesso di funzionare. Senza andare alla fontana di Trevi a Roma, infatti, di fontane (magari meno 'faraoniche') son piene le piazze dei paesi e tutte fanno senza grossi problemi quello che devono fare, ovvero zampillare acqua. Risulta quindi difficile anche capire perchè, estetica a parte, quella lì abbia avuto così tanti problemi anche solo a fare questo (si dice che il vero problema siano stati i filtri), senza dimenticare poi gli oltraggi che ha dovuto subire negli anni: da chi ci faceva il bagno o ci si lavava i piedi la sera mentre frescheggiava (forse, in fin dei conti, il male minore) a qualche mente illuminata che ogni tanto pensava bene di buttarci detersivo o roba simile creando problemi a non finire, a qualcun'altro che invece si divertì a svuotarla notte tempo togliendo i tappi. Insomma, un'odissea senza fine al punto che ormai non era più utilizzabile nemmeno per la gavettonata dell'utimo giorno di scuola, non a caso dirottata sul parco di Serravalle. Per farla breve, nemmeno gli studenti se ne giovavano più.
E' stata la stessa Brenda Barnini a motivare il perchè della scelta, ovvero gli elevati costi economici che la fontana ha per il Comune. Una determina dirigenziale del febbraio del 2014, nell'affidare il servizio di manutenzione per lo stesso anno ad una cooperativa sociale, fissava in 32mila e 940 euro il costo annuo per le due fontane, ovvero piazza Farinata e piazza della Vittoria. Facile pensare poi agli interventi straordinari causati dai danni avuti di continuo e quindi, da qui, la decisione di smantellarla 15 anni dopo la sua realizzazione al tempo della giunta Bugli. Di sicuro, quella vasca, ha ingoiato più soldi pubblici che acqua.
Resta ora da capire cosa ne sarà, al momento le dichiarazioni ufficiali parlano di <trasformazione di quello spazio in un'area verde, ancora da progettare, ma che sia meno impattante dal punto di vista economico e allo stesso tempo più funzionale a chi vuol frequentare e godere della piazza>. In attesa di vedere come tutto questo sarà trasformato in fatti, due le certezze: di peggio sarà difficile fare e nessuno la rimpiangerà.
Marco Mainardi
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