Ddl antitruffe, il Silp: "Opportuno per tutelare le fasce più deboli"

Il SILP per la CGIL Empoli valuta positivamente l’iniziativa dei parlamentari del PD – tra i quali l’on. Dario PARRINI - volta a colmare alcune lacune del vigente art. 640 del codice penale che prevede il delitto di truffa.

Pur trattandosi, allo stato, di un disegno di legge di iniziativa parlamentare (promotore l’on. David ERMINI, responsabile giustizia del PD), l’intento di prevedere una specifica aggravante nel secondo comma dell’art. 640 codice penale che innalzi la pena edittale a cinque anni per coloro che commettono una truffa in danno di persone ultrasessantacinquenni, con la conseguente previsione dell’arresto obbligatorio in flagranza (oggi facoltativo), e l’applicazione della custodia cautelare in carcere, è un segnale di attenzione ad un fenomeno che sta diventando sempre più preoccupante, nonché espressione della volontà di adottare strumenti giuridici sempre più efficaci.

Oggi la pena per il reato di truffa aumenta fino a cinque anni (rispetto ai tre anni del primo comma) se il reato viene commesso “approfittando di circostanze di tempo, di luogo o di persona, anche in riferimento all’età, tali da ostacolare la pubblica o privata difesa: quindi senza indicare un’età di riferimento.

Ancor più opportuna appare, però, la previsione di legare la concessione della sospensione condizionale della pena al risarcimento del danno.

Certo, sarebbe da prevedere in che in modo l’autore della truffa nullatenente possa risarcire la vittima: in questo caso sarebbe, forse, utile pensare ad un lavoro di pubblica utilità, anche in favore dell’anziano vittima del reato, o della collettività, come già avviene per altri reati.

Comunque, al di là dei tecnicismi procedurali che potranno essere sicuramente valutati in sede di lavori parlamentari, il disegno di legge presentato dai parlamentari del PD va nella giusta direzione.

Silp CGIL - Empoli

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