Giovedì 3 novembre, intorno alle ore 15, i tecnici del Dipartimento ARPAT del Circondario Empolese, attivati dalla Sala operativa della Protezione Civile, sono intervenuti presso la Italcol di Castelfiorentino per l'incendio del silo che sembra fosse iniziato intorno alla mezzanotte precedente.
La Italcol spa svolge attività di estrazione di oli grezzi da semi e frutti oleosi (colza, girasole, vinaccioli e sansa vergine di oliva), nonché produzione di farine per mangimi animali.
Il silo, posizionato a ridosso del deposito di materie prime, conteneva circa 150 tonnellate di semi di girasoli essiccati che non avevano ancora subito le successive fasi di lavorazione.
Il silo è provvisto di un sistema di raffreddamento ad aria dei semi essiccati.
I Vigili del Fuoco hanno irrorato con acqua la superficie esterna del silo per raffreddarlo ed immesso acqua all'interno, dall'alto, per controllare l'incendio.
Le acque di raffreddamento e di spegnimento sono rimaste contenute all'interno dello stabilimento.
La maggior parte di queste acque, infatti, è ricaduta nel piazzale pavimentato e quindi attraverso la fognatura interna recapitate nelle vasche di accumulo del depuratore aziendale. In minima parte le acque sono state sversate sul tratto iniziale del piazzale sterrato retrostante l'edificio A dal quale non sono giunte alla griglia collegata direttamente alla fossa stradale della vicina SR429, né alla fossa stradale della SR249, e neanche al torrente Pesciola.
Per domare l'incendio i Vigili del Fuoco hanno disposto con l'azienda il graduale svuotamento del silo; i semi sono stati depositati su due cumuli:
- la parte interessata dall'incendio e bagnata dalle acque di spegnimento (stimata da Italcol in circa 70÷80 t) è stata posta sul piazzale pavimentato di stoccaggio temporaneo delle materie prime, in attesa del successivo smaltimento;
- la parte di semi che sembrava non esser stata interessata dall'incendio e dalle acque di spegnimento (stimata da Italcol in circa 40÷50 t) è stata collocata nel corridoio pavimentato compreso tra gli edifici A e B, allo scopo di valutare la possibilità di impiegarla nel ciclo produttivo.
I fumi dell'incendio uscivano dai due camini di sfiato posti sulla sommità della copertura ed intorno alle ore 17.30 erano quasi scomparsi.
E' stato informato il gestore della pubblica fognatura Acque SpA della presenza presso lo stabilimento delle acque reflue dell'incendio che dovevano ancora essere trattate e scaricate in fognatura. In serata il personale di Acque SpA ha eseguito un sopralluogo ritenendo compatibili con l'impianto di depurazione finale di Cambiano le acque reflue derivanti dall'incendio.
L'esito degli accertamenti sarà riferito agli enti competenti.
Fonte: ARPAT
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