
"Gli assegnatari delle 70 licenze per taxi a trazione elettrica, meritano di cominciare a lavorare subito con l'infrastruttura di ricarica fast charge.
Chi pensasse, soprattutto nel Palazzo, che le attuali colonnine dislocate in tutta la Città, possano fungere da appoggio a chi ne abbisogni per uso professionale, non sa davvero di cosa parla. E questo lo diciamo, perché se, come promesso, a febbraio/marzo l'Amministrazione avesse dotato la Città di colonnine di ricarica fast charge, oggi avremmo già avuto nella flotta – prima città in Italia – 15 taxi elettrici, per i quali stava per essere investita da parte dei tassisti una cifra di quasi mezzo milione di euro.
Quell'investimento non fu fatto nonostante tutte le rassicurazioni provenienti dal Palazzo, perché "qualcosa" ci diceva che non potevamo rischiare se prima, "non vedevamo cammello". Quel ragionato timore, portò ad evitare un danno economico di tanti tanti soldi. Ma oggi ci sono 70 persone pronte ad un investimento di circa 200mila euro, con mutui e case da ipotecare.
L'Amministrazione sia rispettosa di questi futuri piccoli imprenditori e non li sottoponga al medesimo rischio di buco finanziario a cui rischiava di sottoporre una Cooperativa e la sua dirigenza, perché qui ci sono in ballo case da ipotecare e famiglie".
Claudio Giudici, presidente Uritaxi Toscana
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