Non gioca per colpa di una firma sul cartellino, i compagni protestano: "Il divertimento è un diritto"

Prima della partita contro il Santa Maria i ragazzi del Limite si sono resi protagonisti di una protesta pacifica esponendo uno striscione


niccolo_limite_-2-640x264

È costretto a guardare i compagni giocare a calcio senza poter mettere piede sul campo di gioco per colpa di una firma (che non c'è) sul suo cartellino. È la storia di Niccolò, 15enne del Limite Calcio, che attende la firma della madre per essere ufficialmente un tesserato della società giallorossa ( i suoi genitori sono divorziati).

Ieri, presso l'impianto sportivo di S.Maria a Empoli, si è svolto l'incontro valevole per il campionato allievi B tra i locali della Polisportiva Santa Maria  e gli ospiti dell'ASD limite e Capraia calcio.

Prima della partita i ragazzi del Limite si sono resi protagonisti di una protesta pacifica per cercare di sensibilizzare ed accelerare
i tempi. In campo è stato esposto uno striscione con la scritta "Il divertimento è un nostro diritto. Niccolò, il tuo posto è in campo insieme a noi!"

Passa il tempo, passano le partite ma la preziosa firma che consentirebbe al giovane calciatore di partecipare con i suoi compagni alle partite di campionato non arriva.

 

Tutte le notizie di Calcio

<< Indietro
torna a inizio pagina