Legge Regionale sul turismo, Nigi (Confesercenti): "Basta ai furbetti dell'affitto"

Enzo Nigi, presidente Confesercenti Empolese-Valdelsa (foto gonews.it)

"Mancano ormai pochi giorni, dopo il definitivo ok delle Giunta, all’ approdo della nuova Legge sui banchi del Consiglio Regionale della Toscana, e l’attenzione di stampa ed operatori del settore si sta prevalentemente concentrando sulle disposizioni che riguardano i cosiddetti “affitti turistici” e le potenziali conseguenze che le nuove disposizioni potranno avere per il tessuto urbano e ricettivo.

Non poteva essere altrimenti: la nuova normativa contiene tutta una serie di novità importanti per il settore, ma sicuramente la norma che introduce l’obbligo inderogabile di costituirsi impresa qualora si superi il tetto dei tre mesi di locazione annuale, è quella che potrebbe avere l’effetto più dirompente sul turismo toscano.

Noi l’abbiamo sostenuto durante il confronto con la Regione e lo ribadiamo adesso: questa norma, colmando un vuoto normativo di oltre 15 anni, introduce per la prima volta un limite alla diffusione drogata ed irrazionale dei cosiddetti “affitti turistici”, e, come tale, va difesa e sostenuta a spada tratta.

Non è infatti più sostenibile che vi sia, nello stesso territorio, una totale difformità di trattamento tra le imprese turistiche e ricettive che in questi anni hanno regolarmente versato tasse e contributi, creato occupazione, riscosso (per conto dei comuni) la tassa di soggiorno, e soggetti privati che, di fatto, operano senza dichiarare niente, e si guardano bene da presentare un modello F24, costituire una partita IVA, assumere qualcuno (almeno in “chiaro”).

A quest’ultimi è, di fatto, consentito effettuare formidabili investimento a rischio zero,che premiano la rendita e mortificano chi vive del proprio lavoro o investe in imprese destinate comunque a crearlo.

A completare questo ragionamento vorrei fornire due dati a dir poco “illuminanti”.

L’importo (46.000 euro!) che AirBnB (8000 appartamenti solo su Firenze) versa annualmente al fisco italiano (fonte “Sole 24 Ore”).

Il 20% di tasse, che attraverso il meccanismo della cedolare secca, versa il proprietario per l’affitto dell’ dell’appartamento e che corrisponde, di fatto, a circa un terzo del peso fiscale (oltre il 60%) delle attività di impresa del settore.

Per anni abbiamo permesso che si vivesse in questa “Cayman del Turismo” in cui si potevano realizzare grandi profitti senza lasciare niente di niente al territorio e alla collettività: adesso abbiamo finalmente la possibilità di arrestare questa deriva, ristabilendo un minimo di equilibrio tra rendita e residenza, ed adeguandoci a quanto già fatto da alcuni grandi città del mondo come New York, Berlino, Barcellona.

Non possiamo assolutamente perdere questa occasione, per le nostre imprese, ma anche e soprattutto per il nostro territorio!"

Fonte: Confesercenti Empolese Valdelsa

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