Tocca una bimba di 2 anni nelle parti intime e scappa: inseguito e arrestato un 52enne

foto di archivio

È finito in manette per violenza aggravata su minore un 52enne di origine marocchina dopo aver allungato le mani verso una bambina di 2 anni nel pomeriggio di ieri, giovedì 27 ottobre, nel pieno centro di Empoli. Tutto è partito in via del Giglio, alle 15.30 circa. La piccola era in piedi sul passeggino, la madre era assieme alla sorellina di 3 anni, mentre aspettavano che un'amica terminasse gli acquisti in un negozio. L'uomo, noto per i suoi trascorsi alcolici a Siena dove risiede, si è avvicinato al passeggino farfugliando dei complimenti. Poi, nel momento in cui la madre ventenne era distratta, il fatto: l'uomo ha toccato la piccola nelle parti intime.

La bimba ha urlato, la madre si è voltata di scatto e ha cominciato anche lei a urlare. Mentre l'amica della madre è subito uscita in strada, l'uomo si allontanava come se nulla fosse. Il tempo di ricostruire il fatto tra le due donne e subito è partito l'inseguimento in direzione piazza della Vittoria.

L'amica della donna ha subito chiamato il 113, tenendosi in contatto con il centralino della polizia. Nel frattempo l'uomo riusciva a proseguire la sua fuga divincolandosi dalla stretta delle due donne. Tutto è finito in via Roma, dove un ispettore in strada per alcuni controlli ha fermato il 52enne.

Una volta in caserma, la madre, ancora sconvolta dall'accaduto, è riuscita a formalizzare la denuncia verso l'uomo, C.B., questo il suo nome e cognome. Dalla banca dati della polizia si è scoperto come lui fosse una vecchia conoscenza delle forze dell'ordine: denunce, segnalazioni, lesioni, danneggiamenti.

Trattandosi di un fatto gravissimo, gli agenti delle volanti hanno elaborato un lungo lavoro d'indagine, ricostruendo le testimonianze dei passanti e degli avventori, riascoltando le registrazioni della chiamata al 113, ripercorrendo quel terribile momento attraverso le telecamere della videosorveglianza in centro. Tutto questo per dimostrare la flagranza del reato: il gesto è stato ritenuto durante le indagini "inequivocabile". Da qui l'arresto e il trasferimento al carcere fiorentino di Sollicciano in attesa della convalida. Le pene, secondo l'articolo 609 del codice penale, vanno da sette a quattordici anni per le violenze su minori.

La bambina non ha avuto bisogno del ricovero al pronto soccorso ed è potuta rimanere con la sua famiglia, residente nell'Empolese Valdelsa come l'amica-testimone.

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